Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

venerdì 31 agosto 2012

INSPIRA ED ESPIRA "GRAZIE"


Voglio ringraziare la Madonna per una grazia ricevuta oggi e farne partecipi tutti i fratelli che leggeranno, affinchè sappiate come e quanto siamo assistiti amorevolmente da Lei!
Sono due giorni che mia madre non respirava bene e le era stata diagnosticata una bronchite acuta. Niente di grave, direte voi; sicuramente.
Il fatto è che respirava sempre peggio e mi stavo davvero preoccupando. Oggi, abbiamo scoperto che la sua era una Brochite “Ab Ingestio”, dovuta cioiè al fatto che due giorni fa le era andata per traverso una carota che le stava ostruendo un bronco. Grazie a Dio le è riuscito di espellere l’ostruzione e ora respira benissimo e non corre alcun pericolo!
Questo mi ricorda che ogni cosa noi facciamo durante il giorno, ogni momento trascorso è sotto la tutela amorevole di qualcuno Lassù che ci ama immensamente e che ogni respiro è un miracolo da non sottovalutare mai!
Vi auguro di accorgervi continuamente delle grazie che ricevete...e di ringraziare il Cielo per questo: "Che ogni respiro contenga un grazie!"
Buona Giornata a tutti!
Grazie Maria!

Quando si respira...entra il Cielo!

giovedì 30 agosto 2012

SIATE BELLI


Ci sono persone che sono talmente belle che le devi guardare per sentirti meglio, perché l’anima pare riposarsi nella bellezza. Evidentemente Dio è bellezza. Mentre le guardi, poi, ti auguri che al sentirle parlare tu possa non rimanerne deluso, ma scoprire invece che il loro cuore è pieno di bontà. In realtà vuoi che quel che si vede fuori, ci sia anche dentro: ancora bellezza.
Cos’è che ci aspettiamo di vedere? Il tempio di Dio; il tempio dell’amore. In un bel tempio vorremmo la perfezione: bellezza esteriore e l’amore che abita quella bellezza. Cioè…cerchiamo Dio. E’ a Lui che appartiene tale perfezione.
Quando Gesù nel Vangelo dice: “Siate perfetti com’è perfetto il Padre vostro celeste” è come se ci avesse detto: “Siate case bellissime, abitate da tanto amore”.
Un amore divino: l’amore che si lascia morire per amore, per salvare. Siate dèi, insomma!
Se l’amore abiterà in noi, anche esteriormente si vedrà la nostra bellezza; saremo belli di una bellezza intramontabile.
“Siate bellissimi…”



mercoledì 29 agosto 2012

SUFFLETTE DI VERDURE


Ingredienti:
3 carote
3 zucchine
1 cipolla rossa
1 uovo
2 cucchiai di pan grattato
2 cucchiai di farina
Sale
Olio
Origano
Come si fa:
Si puliscono e fanno a tocchetti le zucchine, carote e cipolla e si mettono a cuocere con un filo d’olio e un po’ di acqua in una pentolina coperchiata per 20 minuti. Si aggiunge sale e origano. Poi si frulla il tutto unendo anche farina, pane e uovo. Ora si scalda dell’olio in una padella e ci si mette dentro il composto a cucchiaini cercando di formare delle palline. Pronte!

martedì 28 agosto 2012

TRIBUTO AI QUEEN!



E dopo un bel pò di tempo per la sua lavorazione, ecco "Another one bite the dust" interpretato, diretto, ideato da mia figlia Margherita! Lei riprende se stessa e...si fa in quattro!!

Che figlia!!!

FRITTELLE CON NIENTE

Volete fare delle frittelle economicissime , veloci, anche quando in casa non c'è niente? Bene! Prendete...
3 Cucchiai di farina
1 Pizzico di sale
Poco latte(1/2 bicchiere circa)
Mettete tutto in un piatto e unite il latte alla farina poco alla volta per non fare i grumi, finchè non diventa densa ma abbastanza liquida: come la pastella per fare le verdurine fritte!
Ora fate scaldare un pò di olio di semi in una padella e quando è caldo versare il composto a cucchiaiate non troppo grandi. Girare una volta ogni frittella.
I ragazzi ne vanno matti!
Talmente tanto che non ho fatto in tempo a fare la foto!!

lunedì 27 agosto 2012

MOMENTI DI GLORIA


...L'ho sempre detto che Dio ci vuole salvare ad ogni costo! Io dico che cammina sugli specchi...Don Fabrizio dice che si attacca...a tutto!

domenica 26 agosto 2012

Angeli di Riserva


-Quando recitiamo l’Ave Maria, ci viene concesso l’onore di avere sulle labbra le parole di un angelo! L’angelo annunciatore di buone notizie. In questo modo è come se noi seguitassimo a fare la parte dell’angelo per Maria! Abbiamo l’onore di dirLe parole di Cielo. Quanto ci considera importanti Dio!


venerdì 24 agosto 2012

LA MIA GATTINA



Questa è la mia gattina! La musica di sottofondo è composta e suonata da mia figlia...

mercoledì 22 agosto 2012

Consolazioni


-Mille volte meglio subire disamore e incomprensione che mettermelo a generare io! Fa molto più male

Perfetta Letizia di San Francesco

martedì 21 agosto 2012

LOVE SONG FOR A VAMPIRE

Questa è una delle mie canzoni preferite. Ogni canzone d'amore mi fa pensare a quanto ci amino Lassù...



Come into these arms again
And lay your body down
The rhythm of this trembling heart
Is beating like a drum

It beats for you
It bleeds for you
It knows not how it sounds
For it is the drum of drums
It is the song of songs

Once I had the rarest rose
That ever deigned to bloom
Cruel winter chilled the bud
And stole my flower too soon
Oh loneliness, Oh hopelessness
To search the ends of time
For there is in all the world
No greater love than mine

Love oh love oh love oh love...
Still falls the rain
Love oh love oh love oh love...
Still falls the night
Love oh love oh love oh love...
Be mine forever
Love oh love oh love oh love...

Let me be the only one
To keep you from the cold
Now the floor of heaven's laid
With stars of brightest gold
They shine for you, they shine for you
They burn for all to see
Come into these arms again
And set this spirit free

(set it free set it free)



lunedì 20 agosto 2012

MEDITAZIONI QUASI SERIE AD ASSISI


Come ho già detto, ho l’abitudine di portare in vacanza sempre un piccolo libricino dove appuntare le comprensioni di quei giorni: il mio Scrigno Magico!
Spesso, infatti, quando si sta in vacanza è più facile trovare del tempo per meditare. Così, ecco che vi apro un momento il mio scrigno e lascio uscire una paginetta.
Ad Assisi quest’anno c’era ovviamente un caldo fuori dal normale ed, essendo il paese arroccato su una collinetta, visitarlo significa fare continuamente tratti in salita e discesa, senza praticamente sosta perché di settori in piano la cittadella ne ha ben pochi (uno o due: le piazze).
Molti vicoli sono all’ombra, ma tanti altri sono inesorabilmente al sole. Credo che già si intuisca qualcosa sul nostro stato durante le belle passeggiate ad Assisi. Ma il primo insegnamento concretamente utile che ho potuto avere è questo: in salita il muscolo che lavora di più è senza dubbio il polpaccio, mentre in discesa se hai delle scarpe scomode che rischiano di uscirti dal piede, quello sotto pressione è il tendine che va dal ginocchio all’alluce. Questo conduce ad una nottata fra acido lattico e crampi assurdi durante i quali le dita dei piedi cercano ostinatamente di scambiarsi di posto!
A parte l’insegnamento scientifico sui muscoli interessati nelle camminate e la rassegnata conclusione che non ho molta furbizia nel scegliermi i calzari, mi è capitata una cosa interessante e più spirituale che vado a raccontare.
Sono stata testimone di una serie di discorsi con fraintendimenti. Non potevo non ascoltare e mi sono resa conto che le persone parlano fra di loro, ma non si capiscono.
Alcuni fraintendimenti erano talmente visibili ai miei occhi che ero tentata di intervenire tipo vigile ad un incrocio, ma non sempre era il caso, perciò ascoltavo sgomenta osservando gli sguardi degli interessati. In genere uno di loro è più mansueto e soccombe con aria interrogativa e sofferente.
Siccome poi questo doloroso assistere a colloqui incomprensibili mi capita sovente, mi sono sorte spontanee due domande: Perché ci sono sempre io? Perché tutta questa incomunicabilità?
Dopo una serena meditazione in silenzio, alla prima domanda mi rispondo che forse, avendo tale “visione” li dove è possibile io debba educatamente intervenire con un ruolo di “Traduttore Pacifista”: una ramificazione dell’operatore di pace. Senza scadere nell’impicciona, ma solo per aiutare le persone a non litigare.
Alla seconda domanda mi rispondo così: non è solo che non si ascolta il prossimo, è una conclusione troppo riduttiva e inadatta a sviscerare il problema. Il fatto è che si ascolta troppo se stessi con tutte le idee che ci passano per la testa quando gli altri ci parlano stimolando la fuoriuscita di tutto il nostro bagaglio culturale e personale. Non so se mi spiego bene. Quando qualcuno inizia un discorso, facciamo come i bambini che arrivano con i propri giocattoli (le idee che passano in testa) e cercano di tirarli fuori per mostrarli agli altri bambini con orgoglio e una sorta di vanità. Siamo concentrati sul come tirar fuori tutto ciò che abbiamo dentro e non ascoltiamo veramente il significato delle parole altrui: ci servono solamente come un pretesto per ficcarci parole e concetti nostri. Siamo, cioè, impegnati così intensamente ad architettare il nostro discorso, che pur non volendo non comprendiamo chi ci sta parlando. In fondo risponde a una semplicissima regola: per ascoltare bisognerebbe star zitti, e star zitti non è solo non dire niente, ma anche non…pensare ai fatti propri.
Secondo me occorre tanto amore per gli altri e una buona dose di dominio di se per evitare l’incomprensione e i fraintendimenti che ne seguono. Di nuovo l’amore, di nuovo la pazienza con se stessi più che con gli altri.
Ma dove andremo a prendere certi ingredienti? L’unico posto dove si possono acquistare è ancora una volta “la preghiera di silenzio”. Solo Dio ci fa vedere quello che siamo senza turbarci o affliggerci e ci suggerisce le soluzioni e i consigli preziosi per metterle in pratica!
Ecco, questa è una delle meditazioni avute ad Assisi. Forse non è niente di speciale, ma la metto al servizio di chi leggerà nella speranza che possa essere un respiro di sollievo…


Un vicolo di Assisi!



giovedì 16 agosto 2012

PORTE APERTE


-Quando realizziamo che una persona non è come ci aspettavamo, le chiudiamo una porta in faccia perché non ci interessa più. Questa è una condanna che il Padre non ha per noi neanche quando siamo davvero una delusione per Lui. Seguita a parlarci cercando di farsi conoscere e tirarci fuori dalla tristezza di esseri umani quali siamo. Perché non farlo con il prossimo?



martedì 14 agosto 2012

SENTIRSI ASSUNTI

Una Buona Festa dell'Assunzione a tutti!
Che vi possiate sentire inclusi in questo Cielo, anima e corpo, perché il Padre non vuole escludere nessuno!
Che possiate sentire la dolcezza di Maria, accanto a voi.

Paola
"Prendici in braccio!"



L'AMORE E' NEL DNA

Parlando con una mia cara amica, ci si chiedeva come mai abbiamo tutti in testa l'idea inscalfibile che stare insieme alle persone, o portare avanti un rapporto coniugale debba essere una cosa che ci riempia il cuore di gioia, quando poi invece ti trovi difronte tante difficoltà.
Le più disparate difficoltà! Sospetti, malintesi, nervosismi, preconcetti. Tutte complicazioni sulla via di un sereno rapporto.
Da bambina inevitabilmente caschi nel sogno di un "Principe Azzurro" che vive dei tuoi sguardi e sospira se non ti ha accanto. Seguiti immaginandoti la vita coniugale come una di quelle illustrazioni sui libri di favole, dove tu canti preparando una crostata e lui torna con fiori di campo colti sulla via di ritorno dal lavoro. Vi nutrite di sorrisi, baci e carezze e tutto il resto non conta.
Crescendo sei costretta a realizzare che questo principe non è tanto azzurro, ma anzi un pò scuro in viso per tante preoccupazioni legittime e se c'è una punta di blu la puoi trovare nelle sue occhiaie! Il cavallo l'ha scosso e si sta divincolando fra metro che non arrivano e autobus troppo pieni, cosa che gli fa scurire ancora più il volto.
I fiori non li andrà a cercare e al limite porterà a casa un mucchietto di biglietti usati e scontrini. Anche tu non sei fresca come una rosa e fra spese, corse affannose dietro a scuole e ogni tipo di contrattempo, assomigli più a uno zerbino che a un uccellino canterino  intorno ai fornelli.
Eppure....continui a essere certa che appena tornerà il tuo principe, entrerai automaticamente in una favola, dove tu sei la regina del suo cuore e tutto sarà semplicissimo.
Anche con le persone credi fermamente che si possa parlare e intendersi, così, con grande linearità perché le parole hanno quel significato e basta, non ci si può sbagliare! E invece no, non è così facile come avevi pensato: bisogna pesare le parole come su una bilancia d'orefice e calibrare il tono usando un diapason. Devi sapere quando e come dirle e che sguardo adoperare. Che fatica!
Eppure....continui ad essere certa che dialogare con gli altri e farsi capire in teoria sarebbe semplicissimo.
Allora, per forza, ti fermi a pensare: ma chi mi ha messo in testa certe idee? Sono stupida? Mi hanno educato male?Sono ingenua di natura o mi è andato storto qualcosa durante lo sviluppo? Niente di tutto questo.
La sensazione che l'amore sia possibile, che si possa mettere in atto, non è vaga nella mia mente, è un qualcosa impresso a fuoco, che appunto non si scalfisce neanche con le esperienze più negative che si possano fare. Anche le più tremende! Magari cambi atteggiamento e risoluzioni, ma se ti guardi bene dentro la tua idea di Amore resta sempre quella.
E non è vero che abbiamo l'idea di Principe Azzurro per colpa delle favole che ci hanno raccontato:  qualcuno le avrà scritte certe cose, perciò era un'idea dentro di lui, che comunque poi coincide con quella che altri hanno. E' solo la conferma che un pò tutti viviamo con quel sogno (anche gli uomini, ben inteso).
Dopo averci tanto pensato sono giunta a una semplice conclusione: noi ricordiamo il Cielo! Veniamo da li, da un regno dove l'amore era il Sovrano. 
In quel "luogo"stare insieme significava semplificarsi la vita, non avere pesi in più. Li, avere tanti amici ci faceva sentire persone più complete e non depauperate del nostro tempo o infastidite per dover ascoltare tutti.
Quei ricordi sono rimasti in noi nel DNA: impossibile liberarcene, e anche deleterio farlo!
Quindi è quella l'idea giusta e Vera dell'Amore! Sulla terra è solo un pò più difficile viverla! Siamo come aratri che debbono faticare tanto per solcare il terreno. Un terreno che poi và seminato, concimato, annaffiato: curato. Nel regno dei Cieli, e perciò nel cuore, sarebbe tutto semplice. Qui, nel regno della "terra" dobbiamo trovare tanta pazienza e perseveranza per aprire il cuore delle persone e versarci dentro il nostro amore per poi stargli comunque dietro come un contandino che segue le sue piante.
E' solo più faticoso perchè siamo fuori da quel Paradiso, ma Dio ci ha concesso la possibilità di riportarlo in terra con amore, pazienza ed il suo aiuto.
Qualcuno ha un ricordo più flebile di questo Cielo, ma solo perché non si è connesso! Già: c'è un'Internet del Cielo! La preghiera. Se stai connesso, ricordi e ti arrivano anche tutte le informazioni per "strappare" un pezzetto di Cielo e portarlo sulla terra....

L'amore che riporta in vita

lunedì 13 agosto 2012

CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA


E' così che ci si sente quando si è innamorati! Non c'è intemperia che possa intristire e comunque la pioggia per me è bellissima! (Qui tuona....speriamo che piova!)

domenica 12 agosto 2012

Lo Specchio


-         Nell’anima degli esseri umani è come se ci fosse una porta a specchio: quando è aperta, può entrare la nostra misericordia che li guarisce perché soprannaturale, perché già sperimentata e quindi imparata da Gesù. Se invece la porta è chiusa, questa misericordia (il perdono che volevamo dar loro) si riflette istantaneamente su di noi ed entra a guarirci.



sabato 11 agosto 2012

INVOLTINI DI POLLO

Questa è una ricetta della mia cara nonna che si industriava in tutti i modi per farmi mangiare la carne, rendendola il più gustosa possibile!
Ingredienti:
Petti di pollo a fettine
Fettine di pancetta quanto è il pollo
4 foglioline di salvia
2 cucchiaini di burro
1 cucchiaino di senape
1/4 di bicchiere di vino bianco
olio e sale
Procedimento:
Mettere burro e senape in una ciotola e lavorarli finché non formano una cremina omogenea. Unire le foglie di salvia tritata. Quindi spalmare le fettine di petto di pollo con questo burro aromatizzato, poi mettervi sopra una fettina di pancetta. Ora arrotolare il tutto e fermare con uno spiedino.
Mettere tutti gli involtini in una padella con un pò di burro e salarli pochissimo. Accendere; far rosolare da entrambi i lati, quindi unire il vino e coperchiare. Cucinare per 30 minuti fino a che non siano belli dorati.
Vengono morbidi e saporiti...inoltre non ricordano più tanto la carne, il che, per me, è un valore aggiunto!


Viva la nonna!

UN REGNO CON I PIEDI

"Dite che il Regno dei Cieli si è avvicinato", queste le parole di Gesù  ai suoi apostoli quando li manda in missione fra la gente. Dove si è visto mai un regno che cammina?
Questo fa pensare. Il regno, nelle nostre menti troppo terrene, è un luogo formato da palazzi, edifici, e un re a capo di questi. 
Un regno fa venire in mente il potere, la ricchezza e magari, perchè no, un trono da qualche parte.
Ma Gesù manda a dire che questo si è avvicinato. Cioè? si è messo più vicino a me? Come potrebbe?
E' evidente che questo regno non è ciò che noi pensiamo. Non è un luogo che possiamo trovare con Google Maps, non un posto raggiungibile in metropolitana. E' "lui" che umilmente raggiunge noi ovunque noi siamo.
Ma che bellezza! Qualcuno che non bisogna andarsi a cercare affannosamente ma che viene da noi. Basta accoglierlo.
Un regno che cammina è un regno che ha dei piedi e se ha dei piedi non è un edificio con porte e finestre, ma è una persona. Che persona è?
Gesù manda i suoi amici a parlare d'amore agli altri e così il regno di Dio si fa vicino a chi ascolta. Allora è facile concludere che siamo noi a prestare i piedi al regno dei Cieli! Praticamente noi siamo in grado di tirar giù un pezzetto di Cielo per farlo godere ai fratelli. Fantastico! ...e come si fa?
Nello stesso discorso Gesù mette la parabola del buon Samaritano e conclude dicendo che il nostro prossimo è colui che mostra compassione di noi.
Ecco allora un'indicazione in più: il prossimo, cioè colui che ci è vicino e al quale dovremmo avvicinare il Regno dei Cieli è colui che ci sta accanto e verso il quale dobbiamo avere compassione. Cioè? Chiunque esso sia, chiunque ci capita accanto pensare che anche lui ha bisogno di vedere questo regno. Se è un regno d'amore, mostrare un atteggiamento di perdono e comprensione è già un modo per portargli vicino questo Regno!
Ma non vi fa sentire immensamente contenti il pensiero che voi potete strappare un pezzetto di Cielo per offrirlo in ristoro al fratello?
Non c'è niente da aspettare o andare disperatamente a cercare, il Regno dei Cieli è nei nostri piedi: lo possiamo far camminare noi dove vogliamo, così poi l'altro lo farà camminare dove vorrà lui!
Questo è il potere del Regno! La ricchezza è l'amore e la speranza che ci è data in regalo da trasmettere. Il Re è Gesù e il suo trono è solo il nostro povero cuore pieno di errori: una sgangerata sedia che assomiglia più a una mangiatoia che a un trono!



venerdì 10 agosto 2012

OCCUPARSI DELLA VITA

Ci sono momenti veramente negativi nella giornata. Il nostro sforzo in quei frangenti e di non mollare la presa con la vita. La vita è quella che conta, qualsiasi sia il motivo della negatività. 
Personalmente, anche se sono preoccupata della mia salute o di altre cose, mi aggrappo saldamente ad essa: la vita di ORA!
Così mi occupo di qualcosa di vivo: pianto un semino, mi occupo della mia gatta, o faccio una torta per i miei figli. Occuparsi della vita, mette in fuga i pensieri di morte e riempie di nuova vita il nostro cuore e quello del prossimo. Se siete afflitti.....generate vita e gioia e tutto il resto perderà importanza!


giovedì 9 agosto 2012

Polvere sulle piante


-Noi siamo come delle belle piante in fiore, ma se critichiamo sempre tutto e tutti, è come se su di noi si posasse in continuazione della polvere: la polvere del mondo. La pianta polverosa perde colore e lucentezza e non fa voglia neanche di avvicinarsi. L’amore per Gesù e il pianto di pentimento lavano le nostre foglie. Occorre stare sempre accanto a Gesù per non impolverarsi più.


mercoledì 8 agosto 2012

IL CANTO DEL MARE


Questo è il canto finale della messa con Don Fabrizio. Mi piace tanto cantare ed è un piacere quasi da bambini guardare Don Fabrizio che dirige il battito delle mani sorridendo e poi prende tutti per mano mentre canta le strofe della canzone. In questo video non si vede bene, ma vi assicuro che è bello come guardare il fuoco che scoppietta nel camino: ti tiene lo sguardo incantato. Vorrei tanto che lo vedeste anche voi! è una cosa che fa star bene...

Profumo


-Esiste un rosario, i cui grani sono fatti con petali di rose pestate, che profuma tanto e quando lo si fa scorrere fra le dita pregando, lascia un forte odore di rose sulle mani. Questo mi ha fatto riflettere sul fatto che l’Ave Maria è come un petalo di rosa che si regala alla Madonna e che pregare significa profumarsi l’anima di Lei. Lì dove si è pregato, l’anima resta odorosa di Cielo e chiunque si accosti dovrebbe avvertirne il profumo. Questo deve essere l’effetto della preghiera sulle nostre anime!


lunedì 6 agosto 2012

GARE



Olimpiadi. Mia figlia ed io ci sistemiamo sul divano con il tricolore in mano e ci apprestiamo a seguire la gara di tuffi. Emozionate rimaniamo in silenzio quando le atlete si tuffano, quasi per non disturbare la concentrazione.
Meraviglioso tuffo con salto mortale all’indietro carpiato e intrecciato e fiocchetto per aria, eseguito talmente veloce che non sai dove è finita la signorina che hai visto saltare dal trampolino, finché non te la mostrano a rallentatore. Per l’occasione hai modo di notare che per un filo non ha sbattuto la testa nel suddetto trampolino e che per entrare dritta in acqua si deve essere lesionata tutti i tendini di braccia e gambe nello sforzo.
Sei ancora a bocca aperta per un misto di terrore e ammirazione quando arrivano i commenti degli esperti che stanno assistendo in diretta: “Peccato, un tuffo brutto, molto scarso. E’ entrata male in acqua. Purtroppo le daranno un voto bassissimo!”
Cosa? Chi? Che gara stanno guardando? Povera donna! Eccola che riemerge dall’acqua della piscina e guarda i suoi voti sgomenta. Ha uno sguardo afflitto di chi vorrebbe scappare nel deserto senza neanche voltarsi indietro. Non sai se le gocce che scivolano via dal viso sono schizzi o lacrime.
Mi fermo a pensare. Se fossi stata io, sarebbe stato già tanto che fossi riuscita a saltare da quell’altezza a candela urlando per le vertigini e che non fossi affogata. Mi avrebbero dovuto, comunque, ripescare con una rete per pesci.
Capisco che loro sono atlete preparate, ma quel che voglio dire è che questo sentimento d’inadeguatezza ed esclusione che le gare fanno provare ai poveri atleti, è un qualcosa che davvero non sopporto. M’immedesimo in chi gareggia e vorrei che vincessero tutti, perché sono tutti bravi.
Ma non è solo questo. Se ascolti i discorsi di quasi tutte le persone che incontri, vedi che il loro parere a riguardo è lo stesso: i ragazzi devono provare lo spirito di competizione. Devono gareggiare.
Devono? Perché? Non mi è mai piaciuto il sentimento della competizione. Mi suggerisce un senso di “rivalità”col prossimo.
Persino da bambina, se proponevano un gioco troppo competitivo, ero lì che cercavo di convincere tutti a giocare ad altro. Il gioco da tavolo del Monopoli poi mi affliggeva profondamente: uno diventava ricchissimo e tu vedevi tua madre che andava per stracci ed era costretta a ipotecare case e proprietà per poi finire in galera! Che tristezza! Che me ne faccio che sto vincendo miliardi di dollari finti?Allora cominciavo a trasferire di nascosto i miei soldi nel suo trascurabile conto. Baravo..piuttosto che assistere allo scempio provocato involontariamente da me.
Penso a queste cose mentre sono sempre più sconcertata dai tuffi acrobatici delle atlete di ogni nazionalità e improvvisamente mi risuona una frase nella mente: “Il più piccolo fra voi sarà il più grande nel regno dei cieli”.
Ecco che tutto acquista un senso. Gli apostoli stavano facendo un discorso competitivo su chi fosse il più grande fra loro e Gesù li spiazza con questa risposta. Ora le sue parole m’illuminano più del solito. Anche Lui non ama le competizioni, lo si evince da ciò che risponde. Perché chiedersi chi è il più grande? Non funziona così nel regno dei Cieli! Non è come il regno terrestre! Nella sua Casa, il più apprezzato è un bambino: uno semplice, che non sta neanche pensando a questi discorsi, che non è in grado di fare certe gare. Un piccolo che sa di essere piccolo e gli sta bene così perché può stare in braccio alla mamma e permettersi di chiedere tutto a lei dando in cambio solo baci. Dire di essere come un bambino è dire che la visione del mondo è totalmente diversa da quella di un adulto!
Mi rincuoro: non sono solo io ad avere in antipatia le gare. Bellissime, con atleti bravissimi…ma che saranno penalizzati più che premiati; saranno demoralizzati, più che incoraggiati; torneranno a casa sconfitti più che vincitori, perché non ci sono abbastanza medaglie per tutti.
Invece Dio vuole premiare tutti, vuole tutti felici e soddisfatti per il loro piccolo o grande sforzo! A Lui non importa se sei primo o ultimo, bravo o pessimo…a Lui importa che tu ami, che ci provi sempre e il premio è sempre lo stesso per tutti: un talento. Un solo soldino? D’oro, d’argento o di bronzo? Nessuno di questi: è il soldino per entrare nella Vita Eterna. Non c’è differenza fra il tuo e il mio premio: si vince il massimo! Amore e Vita in eterno!
Questi sono momenti di gloria!

Aiuuutooo!!

venerdì 3 agosto 2012

DIPINGO CON L'UNCINETTO

Amo i fiori e anche l'uncinetto, mio amore da quando ero bambina. Ecco il mio lavoro terminato proprio ora.


Sono tanti fiorellini incastonati in una rete e un girotondo di foglie.
Anche l'arte mi fa pensare: ogni fiorellino è piccolo, un po' più grande o minuscolo, eppure tutti insieme generano la gioia della bellezza.
Come ognuno di noi che da solo potrebbe sembrare insignificante e troppo piccolo per fare qualcosa di bello, ma insieme agli altri...ha la forza di intraprenderere imprese meravigliose nella vita!
Me ne ricorderò guardando questo centro di fiori dipinti...all'uncinetto!

Un particolare

PESCE FINTO

Questo è un piatto semplice che fa anche un figurone, senza contare che il sapore è molto gradevole. In genere piace molto ai bambini ed è un'ottima idea per venerdi se...il pesce non c'è!
Ingredienti:
4 patate medie
2 scatole di tonno da 120gr.
2 cucchiai di maionese
5 olive (meglio verdi)

Come si fa:
Si bollono le patate e si schiacciano dentro un'insalatiera. Quindi si frulla il tonno con le olive e la maionese dopo averlo un pò sgocciolato (non tutto: un pò di olio aiuta l'impasto). Ora si unisce il tutto alle patate schiacciate. Si aggiusta di sale e si mette l'impasto su un piatto da pesce o su un piatto da portata lungo. Con le mani gli si da la forma del pesce e con l'aiuto di un cucchiaino si disegna la bocca sorridente e le scaglie. Per occhio si può usare mezza oliva. In genere poi guarnisco il piatto con pomodori tagliati o insalata. Fate come vi piace.

Guardate come è felice!


mercoledì 1 agosto 2012

COME ACCENDERE L'AUREOLA


L’amore attira il perdono e il perdono attira l’amore.
Pare uno strano gioco di parole fine a se stesso, ma se ci pensi è invece un intelligente fenomeno fisico-divino inventato dal Padre per riportarci a Lui con tanto di aureola.
Immaginate una persona che nella sua vita, dopo aver tanto amato, fa un grosso sbaglio. In genere le persone giudicano e anche le più brave, in qualche modo, tagliano fuori quella persona dalla loro vita o comunque dal loro buon giudizio: è la delusione. Sentimento comune che rischia di trasformarsi in rigidezza e perciò mancanza di perdono verso quella persona. Gli si levano le “seconde” possibilità. Insomma: non si perdona.
Mettiamo ora che quella persona, invece, incontri un altro essere umano che, tenuto presente l’amore vissuto da chi ha sbagliato, si comporti come uno che non giudica, ma come uno che comprende e perdona. Li inizia un miracolo. Il perdono è come un elettrone innestato in noi da Dio come una grande potenzialità ( che ci siamo fissati di non saper usare!). Sollecitato con l’uso, comincia a scorrere sul filo conduttore dell’amore scuotendo l’anima che si sente perdonata e perciò amata! La scuote al punto da innestare una nuova forza ad amare il prossimo e, di conseguenza,a perdonarlo a sua volta.
Ecco che si crea un “filo conduttore”(l’amore) dove scorrono gli elettroni del perdono verso chi ti ha perdonato e verso chi conoscerai domani.
Il giorno dopo si sentirà perdonata un’altra persona che, scossa da questa potenza soprannaturale, si sentirà scaldare il cuore dall’amore e comincerà a godere di una certa illuminazione mentale su ciò che è il senso della vita e sulle verità divine. Perché il perdono scorre sempre più copioso: gli elettroni di tutti si sommano nel filo conduttore e l’unione dei fratelli sempre più forte e composta da tanti fili.
Più ami e più sai perdonare. Più perdoni e più generi amore divino che illumina e scalda, passando attraverso momenti di umiltà e anche di dolore perché non fa piacere accorgersi di aver sbagliato.
Perciò è una corrente elettrico-divina anche purificatrice!
Alla fine tutto l’amore amato, comprensivo del perdono dato e ricevuto, ci faranno giungere tutti alla Sorgente dell’Amore!...ed è li che finalmente ci si accenderà..l’aureola!



FAME D'AMORE


...l'Eucarestia è Amore...se solo ognuno di noi desse un boccone d'amore al prossimo, il mondo intorno a noi sarebbe più "benestante"! Si può fare!!