Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

lunedì 29 aprile 2013

PALLONCINI


Un tumulto nel petto, ho voglia di scoppiare in un pianto; sembra che tutti mi lascino e  vorrei sfogarmi con qualcuno: scorro la rubrica telefonica ma li scarto uno dopo l’altro pensando: “No, ora non lo disturbo…no lei è già tanto preoccupata…no no questa non si aspetta di dovermi consolare..” e richiudo il cellulare con un sospiro.
Penso e fisso il mare, col suo profumo fresco e bagnato, e ricomincio a respirare fondo. Le onde insegnano, col loro paziente andare e venire, una costanza soprannaturale…e già le mani si aprono per accarezzare la sabbia e accostarmi alla riva.
In quel silenzio dovuto alle circostanze e inizialmente accompagnato da un po’ di tristezza, scopro risposte nuove. La carezza del vento mi strappa un sorriso, il rumore del mare mi calma nel profondo e quell’ondeggiare dell’acqua mi ricorda di perseverare.
Che importanza ha se quel che ho fatto non ha aiutato chi volevo? in fondo l’avrei fatto comunque, almeno ho tentato, e tenterò ancora perché “provare” a fare qualcosa, sarà sempre meglio che stare a guardare. Ed ecco che mi si scioglie un nodo nel petto.
Che importanza ha se chi ho amato non si sente felice perché io…l’ho amato? In fondo io posso dire d’aver contribuito affinchè attorno a me ci fosse meno aridità. Ecco un'altra catena che non mi stringe più alla gola.
Che fa se dovessi persino rimanere sola ora o in futuro? Non sono io che volevo essere un sostegno e non essere di peso? Non sono forse felice di aver insegnato ai miei uccellini a volare via da soli e procurarsi allegramente il cibo, orgogliosi di saperlo fare da soli? Non è rimaner soli veder realizzato un grande progetto! E il masso che premeva sul cuore cade di netto in terra.
Pian piano mi riempio di uno Spirito diverso, lo Spirito di Dio che lascia vedere il vero senso della vita e ti gonfia il cuore di speranza e meravigliose certezze.
Sento che potrei volare, ora che tutte le catene e i legami terreni sono stati divelti.
L’anima è più leggera dell’atmosfera terrestre, così ripiena di Dio…allora…un altro respiro e…via…sono come un palloncino sfuggito di mano alla Terra.
Uno di quei colorati palloncini che segui con lo sguardo fin dove puoi, come per mettere alla prova la tua capacità di accompagnarlo lassù. Poi…abbassi lo sguardo, un momento per rifocalizzare la vista e…te ne vai senza pensarci più.
Così và la vita. Così deve andare: dobbiamo farci lasciare per volare sempre più in alto, ondeggiare piano, danzare un po’ a destra, un po’ in obliquo, un po’ lenti, un po’ più veloci, ma salire….fino a confonderci col Cielo.

Un Palloncino nelle mani del Padre....non è sfuggito!

domenica 28 aprile 2013

Frase 23

"Affliggetevi di essere imperfetti, non di essere scarsi di beni terreni. Non crucciatevi per il domani"






venerdì 26 aprile 2013

IL ROSETO



Solo facendo il rosario mi calmo davvero. Mentre pensavo a questo, oggi, ho immaginato che ogni rosario fosse come un cespuglio pieno di bellissime rose che mettevo accanto a me stando seduta su una panchina in un giardino tranquillo. Seduta vicino avevo Maria e facendo un altro rosario avrei fatto spuntare un altro cespuglio, e poi un altro, fino a circondare la panchina intrappolando per gioco Maria là dentro con me!
Così facendo sarei stata come in un Eden sicuro, dove avrei potuto tenere la mia anima al sicuro, per un po’, dal male, lasciando che si profumasse di rose e di Maria.
Maria! Che bello pensarla li! Avendo potuto dirle qualcosa mi veniva soltanto: “Sia tutto come Tu vuoi!”. Così, seduta in pace in Tale compagnia, mi sorge un nuovo pensiero: quando si dice a Maria che sia fatto come Lei vuole, in realtà si sta chiedendo che sia fatta la volontà del Padre, perché Lei è così in contatto da sempre con Dio, che la sua volontà, a differenza della nostra, aderisce perfettamente con quella del Padre. Lei vuole ciò che Dio vuole, perché lo sa amare. Fra loro non c’è discordia, né pareri diversi.
E’ quest’armonia che Gesù vorrebbe da noi e fra noi. L’unico modo per andare d’accordo tra fratelli, non è affermando la volontà di uno o dell’altro, ma affermando la volontà di Dio. Se lo amassimo tutti, avremmo voglia che si compia la sua volontà, così, infatti, ci sarebbe un solo parere: quello di Dio.
Quando chiediamo che sia fatta questa volontà, altro non stiamo implorando se non che venga il suo regno di pace in grado di rendere tutti felici. Simultaneamente, fra le righe, chiediamo anche di riconoscere dentro il cuore “quale” è questa volontà, giorno per giorno.
E ciò si può capire, seduti accanto a Maria fortunatamente intrappolati in questa gabbia di rose che profumano di Cielo.

Il mondo dal "roseto"...


mercoledì 24 aprile 2013

Frase 22

"Colui che è pacifico effonde la pace anche senza parole. Padrone di se e, oso dire, padrone di Dio,egli lo porta come una lampada porta il suo lume e si fa luce fra le nebbie fumiganti dei rancori"



lunedì 22 aprile 2013

PASTA CON VERDURE

INGREDIENTI:
Spaghetti
1Melanzana
1Zucchina
poca farina
olio 
sale
PROCEDIMENTO:
Prendete le verdure, lavatele e tagliatele a listarelle o bastoncini. Ora passatele dentro a un piatto con qualche cucchiaio di farina, in modo che si infarini bene ogni pezzettino. Ora friggere i bastoncini nell'olio di semi bello caldo e salare. Scolare bene le verdure e porle in un piatto.
Cuocere gli spaghetti, scolarli e aggiungerci un pò di olio extra-vergine di oliva. A questo punto versare dentro le verdurine fritte e girare bene. 
Sembra una cosa insignificante, invece è una pasta molto gradevole e poi...quando non si ha molto in casa, è una buona soluzione!!
Buon appetito!


sabato 20 aprile 2013

IL DIPINTO DI DIO



Nella sua biografia Charlie Chaplin scrive di considerarsi un regista e un essere umano di serieB perché tutte le volte che terminava un film si accorgeva che avendo voluto trasmettere una cosa bella, non ci era riuscito mai in maniera esauriente. Sentiva che gli mancava qualcosa; che ci era arrivato vicino, ma senza riuscirvi veramente.
Secondo me, in quel pezzetto che mancava per sentirsi pienamente soddisfatto, c’era l’immensità di Dio che non è raccontabile nella sua interezza.
Charlot spesso esprimeva nei suoi film, sentimenti profondi come l’amore, la solidarietà, la semplicità, l’amicizia. Tutti valori scritti dentro di noi da Dio stesso. Non è possibile definirne la profondità e bellezza senza avere la sensazione di aver tralasciato qualcosa.
Gli artisti come i pittori, i poeti, gli scultori, o gli attori, possono usare la loro arte e l’estro per tracciare delle vaghe linee di un contorno accennato. Ma non si può fermare su una tela, un pezzo di carta, un blocco di marmo o su una pellicola cinematografica, la bellezza infinita di Dio.
Si può però percepire e sperimentare a tratti nel fondo del cuore, ma nell’esternarla ci rimarrà la sensazione di aver tradotto male ciò che sentiamo.
Siamo strumenti imperfetti che parlano di Dio (non per questo di serie B!), e la verità è che solo tutti insieme potremmo ricreare l’immagine somigliante di Dio…ecco perché Gesù dice: “Che tutti siano una cosa sola”.
Tutti collegati insieme dipingeremo la bellezza di Dio. Siamo il suo quadro. 

Secondo voi cosa sta dipingendo Dio?
forse...l'Amore che vince tutto...

Frase 21

"Se prima di pregare avete qualcosa contro qualcuno, prima perdonate e fate pace per avere amico il Padre vostro che è nei Cieli"


lunedì 15 aprile 2013

GESU' E' GIOVANE



Leggendo le sacre scritture, spesso noto che ti aspetti una cosa e invece Gesù te ne mostra un’altra. Come se volesse schiodarci dai nostri luoghi comuni.
Gesù mi muove anche da me stesso, dalle mie convinzioni e abitudini. Perché è giovane! Lo spirito di Dio è spirito di vita, perciò porta gioventù. Ha tutte le caratteristiche della gioventù: gioia, voglia di vivere, voglia di fare molte cose diverse e voglia di amare.
Il nostro spirito, quando è giovane, è adatto all’apprendimento, infatti, è in età giovanile che si studia di più.
Lo spirito comunque è libero e non è incatenato alla corruzione del corpo, perciò può essere giovane sempre e seguitare a imparare, ad amare, a muoversi e smuoversi.
Alle volte, quando Gesù non è come ci aspettavamo, sembra che stia giocando con noi per attirarci altrove e farci riscoprire il lato gioioso della vita. E’ un rivoluzionario saggio: non cambia le leggi di Dio ma scuote la stasi del nostro pensiero. Apre le finestre per far entrare luce e aria fresca nelle nostre menti piene d’idee muffe e arrugginite.
La sua bussola punta al Padre e col timone fermo fra le intemperie, cerca di rinnovare il nostro modo di pensare, aiutandoci a trovare nuove vie per amare, senza mai calpestare le leggi divine.
Quel che Lui desidera è che amiamo innanzi tutto e che questo sia il centro del nostro agire. Lo spirito giovane di Dio che ci è dato in dono e viene ad abitare in noi, ci suggerisce come organizzarci e come reinventarci per rendere più chiara, viva e vivibile la parola di Dio.
Se Gesù è giovane, anche noi lo siamo e lo dobbiamo essere.




domenica 14 aprile 2013

CRESIME ADULTI

Sono appena tornata dalla cerimonia che ha cresimato i miei 11 ragazzi del gruppo adulti e...già mi mancano.
Come sempre, il giorno della discesa dello Spirito Santo sono tutti bellissimi, non solo per l'accuratezza nella persona che fà sempre bene agli occhi, ma per quella luce speciale che brilla loro negli occhi e li illumina in viso.
Come descrivere lo sguardo che ci si scambia quando tornano al posto dall'unzione del Vescovo col crisma? "Si vede?"-mi dice Chiara, riferendosi al segno dell'olio appena fatto sulla fronte. "Sì", le sorrido...Sì, si vede che già la gioia dello Spirito si è posata su di voi!
Cosa dire di quella mano stretta prima di andare a far la Comunione per la prima volta in assoluto? che si può dire dei sorrisi scambiati e del silenzio pieno di parole d'amore non dette, ma che arrivano comunque al cuore?
Regalo sorrisi ai miei "piccoli" così grandi solo in altezza (Enrico!!!) e rassicuro con consensi copiosi.
Ma mentre canto "Io ti aspetto mio Re!.." sento gli occhi riempirsi di lacrime che non scenderanno se non dentro me; lacrime di gratitudine a Lui  che mi fà improvvisamente vedere cosa è arrivato del mio amore per Lui, per loro (suoi figli) e che credevo essere stato inadeguato. 
Grazie Dio che scrivi con questa penna che funziona male. Grazie che raddrizzi le mie linee storte e ne fai percorsi d'amore inaspettatamente luminosi.
Grazie figli per avermi ascoltata e per amare Dio! Vi voglio bene, ora e sempre, qualunque cosa succeda.
Paola




giovedì 11 aprile 2013

FIERE E ANGELI



“Stava con le fiere e gli angeli lo servivano”. Così è la vita se vissuta come vita di spirito: stai con le belve e sembra sempre che debbano avvicinarsi per morderti. Fiere di ogni genere e voci di ogni tipo: malattie incurabili, accuse ingiuste, il male nel mondo e nel cuore degli uomini, l’effetto Cattivik (quello del guidatore d’auto che rende ogni essere al volante isterico pazzo).
E poi ci sono le fiere che vivono dentro e ti parlano di quanto sei sbagliato e inutile. Un morso da una belva, un morso da un’altra e ti senti stanco e oppresso. Solo nel deserto chissà da quanto; ma l’anima non vuole cedere.
La morte non vince sulla vita: il contrario! Così l’odio non può vincere sull’amore: deve essere l’opposto. Perché Dio è più forte e in fondo, le belve di questo mondo mi vogliono convincere del contrario dicendomi sempre la stessa cosa: “E’ inutile che speri: Dio non ti salverà”. E’ questa la frase slogan del diavolo.
Se seguiti a sperare, però, prima o poi arrivano gli angeli a servirti. Allora capisci che non sei mai stato solo e che Dio vedeva tutto e già sistemava angeli a ogni angolo per elargirti un sorso d’amore e spronarti a resistere.
Angeli: tutti quelli che sanno ancora amare in un deserto popoloso di belve. Occorre ricordarsi della loro esistenza e invece di lamentarsi sui propri morsi infetti, farsi angelo del fratello estenuato dalla lotta e sarà come aver servito Gesù nel suo deserto d’amore.
Io piccola piccola, farmi consolatrice di Gesù! Io, insignificante e tarda, indossare gli abiti dell’angelo e dar acqua a chi non ne può più!
Angeli che alle volte non si vedono solo perché stai guardando unicamente le belve. Chiuso nei tuoi pensieri e preoccupazioni, non ti accorgi che là fuori girano gli angeli per te. Non hanno ali: non cercarle.
Dopo i quaranta giorni nel deserto, Gesù è pronto per parlare del Regno di Dio. Tutto questo tribolare fra le fiere non è altro che una dura scuola che prepara a entrare nel suo Regno…


MOBILITA' DELL'AMORE


L’amore ha per sua caratteristica la mobilità, cioè non può starsene in un cuore senza voler uscire, migrare verso un altro cuore. L’amore non sta zitto senza far niente; esso comporta l’azione d’amare, altrimenti perde senso. Non è un oggetto inanimato, ma un Chi.


mercoledì 10 aprile 2013

VENGA IL TUO REGNO

Venga il tuo regno, Padre.
Porta via tanto gelo
strappa dal cuore il deserto,
regalaci occhi da figli
e soffia lontano gli sbagli

Venga un regno d'amore
con dei giorni solo colore,
i visi solo sorrisi,
le mani unite fra loro,
e i piedi per correre a Te.

Fa che non entri il dolore,
che non esista il rancore,
che non si conosca lo sguardo
di un figlio che soffre, 
nel vedersi qui solo.

Soffia via tutto
col tuo respiro di pace
Tieni fuori anche a me
se non son parte della luce,
ma ti prego...fai presto:

Fà che venga il tuo Regno!



martedì 9 aprile 2013

Frase 20

"Non vogliate credere che le opere atte a conseguire il Regno dei Cieli siano opere fragorosamente vistose. Sono atti continui, comuni, ma fatti con un fine soprannaturale d'amore"




lunedì 8 aprile 2013

MA CHE SQUARCIO DE CIELO TE GUARDI?

Viene a trovarmi una mia cara amica e mi racconta una singolare storiella che vado a dirvi.
Volendo fare un regalo, la mia amica si reca da un gioielliere e gli chiede di lavorare una medaglietta rotonda in argento, in modo che sembri la Luna con i suoi crateri, il suo colore pallido e l'aspetto silenzioso. Il gioielliere sembra capirla e però insiste sul voler mettere alla Luna anche gli occhi, il naso e la bocca. La mia amica non si trova d'accordo e dopo molteplici tentativi di chiarimenti, promette all'abile orefice, di portargli un'immagine della Luna, così come lei desidera immortalare sulla sognata medaglietta. Poco dopo, infatti, torna al negozio mostrando tale immagine direttamente fotocopiata da un libro di geologia. Ma l'uomo che l'ascolta asserisce che aveva compreso e però conferma la sua intenzione di voler aggiungere occhi, naso e bocca!
A questo punto il "no" della mia amica è convincente e usciamo entrambe dal negozio. Appena fuori lei si ferma, mi guarda e, con aria fra lo spazientito e il perplesso mi dice in un forte accento romano: "Ma che è stà storia degli occhi? Gli volevo tanto dire: ma che squarcio de cielo te guardi? Che Luna vedi tu?".
Alle volte capirsi non è facile come speri, anche quando tutto è davvero chiaro e lampante agli occhi di chiunque.
Mi chiedo come mai! Eppure davvero la Luna è lì, beata lei, in un universo di stelle che fà la regina pallida e silenziosa. La guardiamo, alle volte la cerchiamo, altre notte neanche ci ricordiamo di lei, tanto siamo presi dalle nostre faccende.
Ma lei sta lì. Ora è uno spicchio, ora è piena, ora solo a metà. Ma sta lì.
Se alzo lo sguardo dai miei pensieri bui, dalle mie preoccupazioni, dalle mie ferree convinzioni....anche Maria sta lì. Regina pallida di solitudine nel nostro cielo, proprio sopra di me, fra le Luci del Paradiso, scende un pò più accanto agli uomini per riflettere e ricordarci la Luce del...Sole e ristorarci con la sua fedele presenza.
Se alzo lo sguardo dalla mia solita vita, c'è lo spettacolo della presenza di Maria. Lei c'è lo stesso, anche se non la guardo. C'è per consolarmi, per parlarmi del Cielo. 
Potrebbe accontentarsi dei Santi, sue Stelle che la circondano, ma no: Lei vuole curvarsi su me per parlarmi della luce di Dio, mio Sole, che non so vedere. Per ricordarmi la Luce, anche quando non c'è.
Mi parla della pace del cuore, m'insegna la perseveranza e la pazienza. Mi insegna ad attendere.
Guardarla mi conforta e ritempra, e rifiorisce la speranza. Mi quieta l'anima.
Quando guardo Lei, tutto cambia. Come se immergessi la mia esistenza in un oceano di acqua limpida...e mi ritrovo a camminare fra la gente, un pò sognante, più rilassata, meno suscettibile a tutti gli stimoli negativi e a tutto ciò che fà innervosire.
Non importa più molto, perché Maria c'è. Non se ne andrà.
In questo stato di beatitudine, noto comunque tanta inquietudine, invidia e scontento nelle persone.
In un mondo che oggi c'è e domani chi lo sa, in una vita in cui ora ci sono e forse fra due minuti no, in un'esistenza dove facciamo tanti errori eppure Dio lascia Sua Madre nei nostri cieli....perché tutto questo?
Perché forse non è il Cielo che stiamo guardando o forse non è lo stesso cielo.
"Ma che squarcio de Cielo te guardi?".....


Dedicato ad Antonella!!Ciao Anto!!

sabato 6 aprile 2013

COPRIRE LA ZIZZANIA



Occorre farsi più scaltri ora che la zizzania s’è fatta più scaltra!
Per certi versi è zizzania persino gran parte del telegiornale: semina zizzania in quanto ci ripropone solo il male dell’uomo, mostrando sporadici “beni”protagonisti dei quali sono sempre gli animali (il leone che ha adottato una scimmietta anziché papparsela o il balenottero che ha ritrovato la mamma tutto da solo!)
Il messaggio distorto, celato sotto le false spoglie della verità che da ciò trapela, è il seguente: “L’uomo è ormai capace di fare solo il male, mentre gli animali, pur inferiori a lui, sono ancora in grado di esercitare il bene. Perciò tu, come uomo, dispera perché andrà sempre peggio e non puoi farci nulla!”.
Se questo non è seminare zizzania cosa è? Con un tale ragionamento che serpeggia nel suo animo, l’uomo finisce di perdere quella poca fiducia che aveva nella natura buona dell’essere umano, perde coraggio e si adagia in un inutile e pericoloso scetticismo che porta solo alla sua inettitudine, nel migliore dei casi.
Se guardiamo il tutto dalla parte del diavolo, ci renderemo conto che è esattamente ciò cui lui tende, perché con questa tattica si ottengono uomini scontenti, disperati e senza fede in Dio che smettono di comportarsi da collaboratori per l’instaurazione del Regno di Dio. Ecco raggiunto il suo schifoso scopo!
Dobbiamo invece ricordarci che il TG è interessato alle brutte notizie così tanto che neanche va a informarsi delle buone: non si è mai visto un giornalista appostato dietro a una colonna per spiare una suora e scoprire quanto bene elargisce durante una sola giornata!
Il vero bene è vera carità e per sua abitudine “copre tutto” anche se stessa: non se ne fa vanto. Siamo noi che dovremmo fare i giornalisti celesti e mettere a nudo qualche atto di carità altrui per diffonderlo a incoraggiamento di queste vittime della zizzania! E nel frattempo, da bravi operatori del Regno, coprire la zizzania sparsa dal nemico, non farla correre in giro.
Potremmo anche noi involontariamente, divenire seminatori di zizzania, portatori di brutte notizie, quando facciamo i pettegoli raccontando il male che altri hanno fatto, mancando inoltre alla carità vera che tutto copre!
Si dovrebbe seminare il bene in tutti i possibili sensi, facendolo raccontare in giro e coprendo il male. Così si arreca coraggio e fede spronando i fratelli a seguitare nel loro buon lavoro a favore della giustizia.
Anche così si collabora all’edificazione del Regno di Dio. Nell’altro modo, cioè seminando zizzania o trasmettendola, si ritarda oltre al grave danno di rendersi collaboratori del diavolo.




mercoledì 3 aprile 2013

I TRE VOLTI DELL'AMORE



Alle volte è un dolore terribile quando una persona a noi cara non si lasci amare. In molti casi è peggiore del non essere amati. Perché ci si trova in uno stadio superiore dell’anima, dove siamo più sensibili.
Mi spiego: in abitando con la Trinità nel cuore, come Gesù ci aveva promesso, si viene a conoscenza piano piano del Figlio, del Padre e dello Spirito Santo.
Come mi fece intuire anni fa Dio, ogni Persona divina ci presenta una faccia dell’amore, pur non mancandogli le altre due.
Il Padre si presenta come l’amore offerto a noi figli in modo gratuito e naturale, come, appunto, quello di un genitore che non può non amare un figlio. Tale amore presuppone un “ricevitore”che è il cuore dell’uomo. Così facendo il Padre suscita in noi la capacità di “prendere l’amore”.
Il Figlio si presenta come uno che dà l’amore per il Padre e per noi fino a farsi ammazzare. Ci insegna a dare l’amore. Presuppone un cuore “donatore”, che sappia cioè “dare l’amore”.
Lo Spirito Santo si presenta come uno che dall’amore, dalla sua potenza crea la vita. E’ la forza generatrice dell’amore. Presuppone che l’uomo non trasporti semplicemente l’amore di qua e di là, che lo dia o lo accolga soltanto, ma che lo generi. Presuppone che ci facciamo “generatori” d’amore nuovo. Lo Spirito Santo suscita in noi la capacità di “generare amore” lì dove manca, di farlo nascere dove non c’è, come la vita.
Maria è la donna che per prima ha vissuto pienamente quest’amore trinitario: si faceva amare perfettamente dal Padre, amava Dio come Suo Figlio in Gesù ed era sposa dello Spirito Santo che le ha fatto generare Gesù, perfetto amore.
Ora, se ci viene a mancare uno di questi tre aspetti, qualcosa in noi grida all’insoddisfazione, perché ci manca un volto di Dio.
L’anima ha una sua crescita e inizia a ricercare l’amore nel Primo volto: quello del Padre. Cerca di essere amata. Crescendo si scatena in noi il desiderio di amare qualcun altro, e infine, nello stadio più alto, sentiamo il bisogno di generare amore in maniera soprannaturale, lì dove non ce n’è! Il tutto senza perdere i due altri aspetti. Diciamo che è un andarsi riempiendo di Dio e quindi d’amore.
Nell’ultima fase c’è in noi un voler amare non più perché si è amati (semplice e naturale intercambio di una cosa bella), ma amare soprattutto perché non si è amati.
“Qui non c’è amore, non mi amano ed io non posso ricambiare un bel niente. Allora è qui che devo creare l’amore con la forza dello Spirito Santo, dando vita nuova a queste persone senza amore e senza gioia”. Questo quel che pensa l’anima. Infatti, si genera la vita, si genera il perfetto amore, senza il concorso del corpo così come avvenne per Maria.
Potremmo addirittura scrivere un sistema matematico sillogistico del tipo: Maria + Spirito Santo = Gesù; Noi + Spirito Santo = Gesù (amore perfetto che scende a dar acqua al deserto triste dei cuori senza amore o diritto all’amore).
Questo è l’amore nella sua completezza trinitaria e quindi nella sua perfezione.
Per questo forse, Gesù dice che tutto ci sarà perdonato tranne il peccato contro lo Spirito Santo: rifiutare l’amore generato dallo Spirito apposta per noi nell’intento di ridarci vita, è cosa grave. E’ come rifiutare la massima misericordia di Dio. Non me la meritavo, me la condece ugualmente ed io deliberatamente la rimando indietro. E’ terribile!
Come terribile è il peccato di Giuda che non ha creduto possibile che Gesù potesse ancora perdonarlo e amarlo, nonostante tutto. Ma Gesù ha per noi quest’amore altissimo, gratuito non dovuto ai nostri meriti, ma scaturito da…niente di logico o naturale, nato invece dalla forza potentissima dello Spirito Santo che genera la vita.
Rifiutandolo Giuda, rifiuta anche la vita, infatti, e se la toglie per disperazione.
Quindi diventa chiaro che non è Dio a fulminarci se pecchiamo contro lo Spirito Santo, ma è il nostro cuore che perde la speranza e la gioia lasciando entrare il demonio che ci uccide con un colpo di grazia finale inducendoci a levarci la vita. Nessuna situazione è irrisolvibile agli occhi di un Dio che è Onnipotente nell’amore perché ne ha le tre dimensioni descritte! In ogni condizione della nostra vita, basterebbe alzare gli occhi al Padre e chiamarlo in aiuto.





martedì 2 aprile 2013

Frase 19

"Non accogliete nel cuore l'idea: -essi sono cattivi eppure trionfano- Non ricordate le parole della Sapienza?_Breve è il trionfo dello scellerato_
Perché ogni uomo è visto da Dio, il quale può intervenire a smascherare i colpevoli.