Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

giovedì 27 giugno 2013

UNA BUONA MARMELLATA

                             
Non appena inizio a fare orazione di silenzio ecco venire a galla nella mia anima tutte le manchevolezze della giornata: le risposte un po’ secche, quel senso di impazienza interiore nell’ascoltare qualcuno molto chiacchierone che non pensava al mio da fare..
Sono come una marmellata che all’inizio della cottura è tutta a pezzetti e più bolle al calore dello Spirito Santo, più schiuma: fa venire a galla impurità che il Signore vuole io tolga. La presenza di Dio per l’anima è purificante. E quanta pazienza per fare un buon lavoro!
Occorre star li a girare e girare affinchè il dolce del Cielo si caramelli totalmente con quest’anima tutta a pezzetti e la unisca in una sola, densa, uniforme e ghiotta marmellata. Buona da mangiarsi, ristoratrice per il palato.
La mia anima tira fuori impurità, e come me ne vergogno! Non resta altro che mettersi li pazientemente a guardare e con una porzione aggiunta di tenacia rincorrerle per buttarle via.
Il fuoco sacro le ha rese note ai miei occhi ora devo prendere il cucchiaio dell’umiltà e toglierle. Cioè devo rimediare: chiedere scusa per le risposte secche già scappate e per quelle cose che solo io e Dio abbiamo notato e sappiamo, perché magari sono passate solo nel mio cuore. Devo chiedere scusa a Lui che le ha viste passare. Infine devo dare quel tempo che mi veniva richiesto a coloro che lo desideravano. Non avrò infatti mai tempo se non lo darò a chi ha bisogno di consolazione. Darsi in pasto agli altri non è poi così anormale: Gesù è il primo a farlo! Lui si dà in pasto a noi..sempre.

Certo fare questo lavoro di schiumarsi richiede tempo e umiltà. Gesù, quando sarò una buona marmellata?

Che io sia "buona"!!

mercoledì 26 giugno 2013

IL SEGRETO DI GESU'

(Da uno stralcio di lettera a una mia amica)

"Dio ci ha amato per primo.
E' San Giovanni che per primo si è accorto del "segreto" di Gesù: amare per primo. Ecco la vera sorpresa! Ecco cosa ci prende davvero alla sprovvista!
Chissà che non sia tutto qui il Vangelo. E' una buona notizia scoprire di essere amati! E' come scoprire che la vita non muore! Se ci fai caso è tutto qua quello di cui abbiamo bisogno.
Una persona che non si è mai sentita dire: mi sono innamorato di te...è una persona senza vita, senza allegria. Potrebbe essere la persona più sana della terra, ma starebbe ugualmente morendo.
Ecco....Gesù dice: se è così che ti senti prenditi la mia vita, fai come me, esci e dichiara il tuo amore a chi sta come te. Gesù non ti dice...aspetta che tra un pò arriverà qualcuno che ti amerà. E' un'attesa pietosa e senza luce. Gesù lo sa che è ORA che vuoi l'amore...e l'unico modo è correre subito là fuori ad amare! Ecco che il mondo cambia! Ecco che spunta la vita dove non c'era! Ecco la resurrezione dei cuori!! OGGI!! non dopo l'Apocalisse. OGGI! non dopo pranzo, dopo che ho dormito, quando finisco di lavare in terra, appena smetto di telefonare.....no...ORA! Ora è addirittura prima di oggi.
Amare per primi cambia il mondo come voleva Gesù. E sì, hai ragione, può farlo chiunque. Anche questa è un'ottima notizia!
Il sogno di Dio doveva essere questa bella gara fra i suoi figli a chi faceva prima a realizzare l'oggi pieno di vita! Allora il Regno dei Cieli, sarebbe venuto in un lampo....Un Regno che non è qua, non è là, ma è questo brulicare di luci di vita che si accendono e non puoi dire dove sia esattamente fino a che non è piena luce ovunque......"


mercoledì 19 giugno 2013

CAREZZA_TERAPIA

E' da un pò di tempo che mi gira in testa un'idea un pò folle e un pò simpatica. Siccome sono proprio un pò matta, ve la vado a illustrare.
Non so voi, ma a me succede che quando sono molto stanca fisicamente o moralmente, quando tendo ad accasciarmi in ogni senso perchè gli eventi della vita sembrano farsi più duri, in quei momenti, se qualcuno mi fà anche solo una carezza sul braccio, mi tiro su come un fiore annaffiato dopo tanto sole.
Davvero! Qualsiasi cosa orrenda sia successa, se ricevo una piccolissima e semplice carezza, mi rianimo e mi sembra di vedere più rosea la situazione.
Ai neonati che piangono, in genere, fare le carezze sulla schiena è un buon metodo per calmarli.
Perchè non adottare anche noi adulti questo metodo?
Troviamo una persona di casa ben disposta, che ci elargisca qualche carezza!! E magari ricordiamocelo anche noi di farlo agli altri!
Con la crisi economica che stiamo vivendo, credo che creare un lavoro così farebbe comunque successo. Certo, io non riuscirei a farmi accarezzare neanche una mano da sconosciuti a pagamento, ma forse non sono tutti come me!
Ovviamente quest'ultima parte è scherzosa, ma nella Carezza-Terapia ci credo molto: potrebbe essere d'aiuto anche per riavvicinarsi ai familiari.
Non sono io la prima a sostenere che il contatto fisico è un benessere per il cuore!!

Forse....io sono un gatto!!!


martedì 18 giugno 2013

L’UMILTA’ FA’ CAMMINARE

                          
Il regno dei cieli è di chi sa rinnovarsi accogliendo la Verità e l’Amore. Rinnovarsi significa cambiarsi, camminare, evolversi. La staticità non è cosa dell’amore. Le cose ferme muoiono.
Persino il fisico, se resta sempre fermo va incontro a vari disturbi: non funziona più come prima e passa lentamente al decadimento. Allo stesso modo lo spirito. Esso per non stagnare deve seguire attentamente l’amore e la verità. Perché queste camminano davvero in quanto non sono delle entità astratte, ma sono Una Persona: Gesù.
Lui stesso nel Vangelo dice di se: “Io sono la Via, la Verità e la Vita”. Sta dicendo di essere un sentiero da seguire e non vi è nulla di statico in una Via come Gesù.
Lui sa trovare ancora oggi soluzioni opportune per ogni caso, per ogni persona. Se fosse cosa statica, avrebbe una decina di risposte e userebbe sempre quelle per qualsiasi caso. Invece per ognuno di noi ha una risposta.
Come posso seguire questa verità e quest’amore?io credo che entrambi abbiano un profumo che il nostro spirito è in grado di sentire. Si tratta soltanto di prestare attenzione. Il mio cuore mi parlerà volta per volta, di cosa è verità e cosa è amore, in una misura sempre più precisa se resto vicina agli insegnamenti di Gesù. Più conosco Gesù, più riconosco il suo profumo e i luoghi, dove è passato.
Staticità alle volte è anche starsi sempre a guardare, come in uno specchio, affliggendosi per la non-perfezione che vi contempliamo dentro. A lungo andare ciò alimenta l’auto-commiserazione che infastidisce il prossimo e Dio. Fino a sfociare in una forma di superbia e dimenticanza di Dio: non si riesce ad accettare umilmente di essere imperfetti e ci si dimentica che il Padre celeste può aiutarci.
E’ uno sciocco cercare un perfezionismo che Dio non sta mettendo in primo piano. A questo punto dovrebbe intervenire il movimento che l’amore e la verità creano. So di essere sbagliato e di avere molta strada davanti, ma so che innanzi tutto Gesù vuole essere considerato come sempre presente nella mia vita. Se Lui c’è, so che non mi devo disperare o accasciare. Non devo perdere tempo a piangermi addosso, ma devo reagire ai miei errori, alzarmi le maniche e lavorarmi.
Se Gesù non ha orrore di me e guarda già oltre cercando la mia salvezza, perché io mi perdo a guardare le mie brutture e resto ferma? Tutti ne sono capaci! Facile e demoniaca è l’autro-commiserazione. Cosa che io faccio passare a me stessa come umiltà e altro non è che un capriccio dell’anima che non vuole muoversi.
E’ come se Gesù mi volesse portare da un dirupo a un luogo più sicuro ed io mi facessi pesante buttandomi per terra lagnandomi per le vertigini e mettendo a scusa la mia debolezza umana. Certamente, con questo comportamento insopportabile finirò nel burrone allungando i tempi della mia salvezza perché comunque Gesù verrà nel burrone con me per recuperarmi.
Perché complicare il compito del buon Dio con queste false umiltà?
La vera umiltà è saper vedere nel nostro nero l’azione di Luce che Gesù sta facendo in noi, ed esserne felici, pur avendo presente quel che siamo. L’umiltà fa camminare l’anima più dell’essere perfetti. Perché una nostra presunta perfezione (cosa molto difficile) potrebbe portarci solo tanta superbia e perciò la cecità dell’anima e le grandi cadute.

Sarò forse tutto un orrore ma Dio mi custodisce: vado avanti con cuore sereno e cammino, ancora, anche oggi che magari non ho saputo far bene niente. Cammino.


lunedì 17 giugno 2013

CIAMBELLINE FACILI AL VINO

INGREDIENTI:
1 bicchiere di vino (rosso o bianco)
1 bicchiere di olio (ciò che avete, escluso quello dell'auto)
1 bicchiere di zucchero
la farina che si prende

PROCEDIMENTO:
Mescolare in una ciotola tutti gli ingredienti e aggiungere la farina fino a che l'impasto sarà morbido ma lavorabile senza che si attacchi mostruosamente alle mani.
Ungere varie teglie (almeno 3) e fare con l'impasto delle ciambelline. Se volete, spolverizzate le stesse con un pò di zucchero di canna o normale prima di infornarle a 180 gradi per 30 o 40 minuti.
Sono croccanti e ottime! Di sicuro successo se non avete usato l'olio per le auto!!
Ciao!


Per correttezza: questa non l'ho fatta io, ma mi vengono uguali!

lunedì 10 giugno 2013

Il MIO BIG BANG

Ieri sera mi è capitato di rileggere dei miei appunti presi nel corso della lettura di un bellissimo libro di psicologia.
Mi stavo documentando su un tipo di comportamento che io ritenevo strano e sono venute fuori tante belle cose! 
Brevemente: il libro parlava della Capacità di Amare studiata dal punto di vista psicologico. Illustrava molto bene vari tipi di atteggiamenti umani e li studiava per sviscerarne le motivazioni.
Ovviamente si partiva dal comportamento del bambino.
Vi vado a riportare due frasi interessanti:
"Fino a un anno di vita, i bambini sentono i sentimenti degli altri come propri. Dopo avvertono la differenza ma sono confusi"
"A due anni e mezzo riescono a distinguere perfettamente la differenza e agire di conseguenza".
Mi sono messa a ridere per la tenerezza che mi hanno richiamato al cuore e subito dopo ho avuto un'illuminazione.
Trovo veramente affascinante e significativo che i bambini avvertano gli altri come facenti parte di se a tal punto che se uno piange, anche l'altro piange, proprio come se il dolore fosse suo.
I bambini sono le creature più fresche di Cielo che si conoscano e perciò si portano dietro la vita che appartiene a un'altra dimensione: la dimensione del Creatore, del Padre...la dimensione dell'amore, dove se mio fratello soffre, soffro anche io perché lui fa parte del mio cuore.
Queste creature, i bambini, provengono da un mondo dove l'unità è legge, ecco perché fino a un anno di vita su questa terra, ancora mantengono viva quella legge. 
Gli psicologi la chiamano "empatia": riuscire a immedesimarsi nell'altro al punto di avvertirne i sentimenti. E se il sentimento è di disagio, l'empatia porta la persona a intervenire per levare il disagio, come se lo provasse sulla sua pelle. 
E' proprio questa empatia che porta l'uomo ad amare! Capire il prossimo, intuire il dolore o la gioia dell'altro, sensibilizzarsi all'altro...tutto si traduce in un conseguente amore. L'empatia è la potenzialità dell'amore.
Nel Vangelo viene spesso chiamata "compassione": Con-Passione. Sentire ciò che l'altro sente. Gesù vede la folla affamata, prova compassione e moltiplica i pani e i pesci. L'empatia porta ad amare chi hai difronte.
E' bello che i bambini sentano viva quest'unione! Poi, ovviamente arrivano a distinguere il proprio dolore dal dolore dell'altro, perché su questa terra non possiamo restare tutti attaccati gli uni agli altri, ma possiamo ricordare la bellezza dell'unione e cercare di ricrearla.
E' un pò come la teoria del Big Bang che asserisce che all'inizio tutto il creato era in un punto solo e poi una forte energia ha generato un'esplosione che ha mandato in giro tutti i corpi celesti che ancora si espandono e allontanano fra di loro. Così noi: veniamo da un mondo Unito in un solo Amore e poi veniamo mandati sulla Terra sparsi e troppo lontani gli uni dagli altri, ma con il ricordo del Vero Amore. Con quel ricordo di empatia, il nostro compito è di riavvicinarci tutti per tornare uniti sotto un solo Padre.Tutti. Perché Dio non vuole che nessuno di noi si perda.
A questo punto mi sento di appoggiare la teoria fisica per la quale probabilmente i corpi celesti smetteranno di allontanarsi fra loro, l'Universo smetterà di espandersi e piano piano tutti gli astri si riavvicineranno per tornare in un punto solo colmo di energia!
Io dico...colmo d'Amore!!

Un centro di calore, un centro d'amore


mercoledì 5 giugno 2013

Frase 26

"Non può essere che un figlio di tante lacrime vada perduto" ( un sacerdote a Santa Monica madre di Sant'Agostino)...."Le pene delle madri, salvano i figli"



PASTA GIALLONA

Questo è un primo davvero veloce e devo dire nuovo come sapore. Piacevole.L'ho inventato stamattina correndo di qua e di la!!
INGREDIENTI:
1 peperone giallo
1/2 cipolla
1 spicchio d'aglio
sale
olio evo
1 cucchiaio abbondante di mascarpone
PROCEDIMENTO:
Mettete nel frullatore il peperone pulito e fatto a pezzetti, la cipolla, l'aglio e mezzo cucchiaino di sale. Ridurre tutto a crema e versarla in una padella con poco olio scaldato bene. Lasciare rosolare per 15 minuti, quindi aggiungere il mascarpone amalgamandolo bene col resto. Spegnere il sughetto giallo. Condirci della pasta corta e aggiungere pecorino se piace. 
Buon appetitooooooo!!


IL PIATTO DI MARTA E DI MARIA

Visto che la mia riflessione scaturisce dalla lettura di un brano del Vangelo di Luca, ve la riporto:
Mentre era in cammino con i suoi discepoli Gesù entrò in un villaggio e una donna che si chiamava Marta, lo ospitò in casa sua. Marta si mise subito a preparare per loro, ed era molto affaccendata. Sua sorella invece, che si chiamava Maria, si era seduta ai piedi del Signore e stava ad ascoltare quel che diceva.
Allora Marta si fece avanti e disse: "Signore, non vedi che mia sorella mi ha lasciata da sola a servire? Dille di aiutarmi! Ma il signore rispose: Marta, Marta, tu ti affanni e ti preoccupi di troppe cose. Una sola cosa è necessaria. Maria ha scelto la parte migliore e nessuno gliela porterà via. 
L’equilibrio fra Marta e Maria è un equilibrio difficile da raggiungere: le opere buone e il costante sguardo su Gesù. Entrambe servono, ma quando sulla bilancia aumentano le opere che compio, lo sguardo su Gesù deve aumentare in progressione geometrica rispetto a esse.
Ho scoperto, infatti, che questa non è una normale bilancia tarata su pesi uguali dei piatti. Questa bilancia è soprannaturale e sta misteriosamente in equilibrio solo quando il piatto di Maria (che si è presa la parte migliore) è due volte più pieno di quello di Marta.
Quindi, se su quello di Marta ci sono due cose fatte, su quello di Maria ci deve essere quattro volte tanto di preghiera e orazione di silenzio. Se il piatto di Marta si riempie troppo e quello di Maria non si arricchisce due volte tanto, la bilancia misteriosa perde equilibrio e il piatto di Marta finisce per sbattere violentemente in terra facendo saltare via tutte le opere fatte, che andranno perdute.
Ecco perché mi preoccupo quando il tempo per Maria manca. Non bisogna farselo mancare: occorre crearlo ad ogni costo.
Perché accade che ci si dimentica di ascoltare la voce di Dio con i suoi consigli che danno sapore al nostro lavoro. Ciò significa togliere le fondamenta al proprio agire. Esso diviene vuoto e senza frutto.
Sarebbe come regalare a un amico, una scatola di cioccolatini vuota: solo la forma, niente sostanza da gustare.
Ancora una volta devo ringraziare Dio che dirige i miei pensieri col suo spirito e mi corregge amorevolmente.