Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

giovedì 14 aprile 2016

IMPARARE A CREDERE

Questo è un insieme di frasi tratte dal libro "Imparare a Credere" scritto da Benedetto XVI. Le trovo molto incisive e consolanti, nonchè istruttive; quell'istruzione che è saggezza, cioè pienezza di vita. Me le sono trascritte nel momento stesso che leggendole hanno creato dentro me una luce nuova, e le scrivo qui su questo blog con la speranza che a qualcuno portino la gioia che hanno portato a me. 

- Si rende evidente che l'uomo ha bisogno di una speranza che vada oltre; si rende evidente che può bastargli solo qualcosa di infinito, qualcosa che sarà sempre più di ciò che egli possa mai raggiungere.

-Una speranza che non riguardi me in persona, non è neppure una vera speranza.

-Questa grande speranza può essere solo Dio, che può proporci e donarci ciò che, da soli, non possiamo raggiungere. Proprio l'essere gratificato di un dono fà parte della speranza.

-Occorre che la ragione si apra di più e che veda sì i dati della scienza, ma che veda anche che non sono sufficienti per spiegare tutta la realtà. Che noi siamo il riflesso della ragione creatrice.

-Scoprire che realmente il mio essere è ragionevole, è pensato, ha un senso e la mia grande missione è scoprire questo senso, viverlo e dare così un nuovo elemento alla grande armonia cosmica pensata dal Creatore.

-Se è così allora anche gli elementi di difficoltà diventano momenti di maturità, di progresso del mio essere: riscoprire il senso della sofferenza e del dolore.

-Il cuore inquieto è il cuore che in fin dei conti non si accontenta di niente che sia meno di Dio e, proprio così, diventa un cuore che ama.

-Senza Dio l'uomo non sa dove andare e non riesce nemmeno a comprendere chi egli sia. Lui dice: "Senza di Me non potete far nulla" e ci incoraggia: "Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

-L'umanesimo che esclude Dio è un umanesimo disumano. L'amore di Dio ci chiama a uscire da ciò che è limitato e non definito, ci da il coraggio di operare e proseguire alla ricerca del bene di tutti.

-"Coscienza" vuol dire "con scienza": cioè il nostro essere è aperto, può ascoltare la voce dell'essere stesso, la voce di Dio. E così si conosce cosa è bene e cosa è male.

-La parola di Dio non si contrappone all'uomo, non mortifica i suoi desideri autentici, anzi li illumina purificandoli e portandoli a compimento. Solo Dio risponde alla sete che sta nel cuore di ogni uomo.

-Il Signore bussa alla porta della vostra libertà e chiede di essere accolto come amico. Vi vuole rendere felici, riempirvi di umanità e dignità.

-Vivere come se Dio non esistesse diventa un modo di vivere che trae origine da una specie di superbia della ragione.

-L'antico concetto di RATIO in qualche modo ha emarginato la ragione che ricercava la verità ultima delle cose, per far spazio a una ragione paga di scoprire la verità contingente delle leggi della natura.

-La ragione diventa umana solo se è in grado di indicare la strada alla volontà. Ragione e fede hanno bisogno l'una dell'altra per realizzare la loro vera natura e la loro missione.

-Che scopo ha una libertà che ignora la Verità e insegue ciò che è falso e ingiusto? La Verità non è un'imposizione nè un insieme di regole. E' la scoperta di Uno che non ti tradisce mai.

-Ecco perchè la libertà non è un DISIMPEGNO DA, ma una scelta di IMPEGNO PER uscire da se stessi e permettere di venire coinvolti nell'essere per gli altri di Cristo.

-La SANA LAICITA' comporta che lo Stato non consideri la religione come un semplice sentimento individuale, al contrario, essa (la religione) và riconosciuta come presenza comunitaria pubblica. Perciò non è segno di sana laicità il rifiuto alla comunità cristiana del diritto di pronunziarsi sui problemi morali.

-Noi vogliamo la vita e scegliamo di rifiutare la Croce e i Comandamenti. Ma il Vangelo dice: "Chi vorrà salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita per Me, la salverà". Non arrogandoci la vita solo per noi ma donandola, possiamo trovarla. Questo è il senso della croce: non prendere per se ma DARE LA VITA.

-Colui che sa di essere amato è a sua volta sollecitato ad amare. Così il Signore che ci ha amati per primo, ci domanda di amare: perchè la fonte della gioia cristiana è la certezza di essere  amati da Dio.

-"Pensare alle cose di Lassù"....non è estraniarsi dagli impegni quotidiani, ma ravvivare ogni umana attività come un respiro soprannaturale.

-La fede è un dono, quindi bisogna lasciarsi donare qualcosa, aprirci alla consapevolezza che il Signore dona realmente.

-La fede è una luce nel buio: gli occhi di chi crede in Gesù scorgono anche nella notte più buia una luce e vedono già il chiarore di un nuovo giorno. La luce non rimane sola: tutt'intorno si accendono altre luci. Nessuno arriva a credere se non è sostenuto dalla fede degli altri.

-La fede consolida, integra e illumina il patrimonio di verità che la ragione umana acquisisce; perchè entrambe (fede e ragione) provengono dall'unica sorgente di ogni verità: il LOGOS divino. Esse sono in reciproca e vantaggiosa collaborazione. La fede protegge la ragione da ogni tentazione di sfiducia nelle proprie capacità. La ragione aiuta la fede a dimostrare i fondamenti della fede, respinge le obiezioni.