Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

domenica 31 luglio 2016

CHE L'AMORE PRENDA IL COMANDO

Qui, nella nostra quotidiana esistenza, viviamo assetati di un qualcosa che non sembra esserci. Attenzioni?....Notorietà?....Importanza?.....Credibilità?....Affetto?......Soldi?....mah.
Alle volte è una, alle volte è un' altra cosa, ma c'è qualcosa che non ci torna.
Persino quando raggiungiamo il nostro scopo, le nostre sudate mete, anche giustissime e lodevoli....qualcosa continua a mancare.
Non ho risposte sicure e valide per tutti, ma vi posso riportare la mia esperienza tentando di usare i vocaboli più corretti e pertinenti per trasmettere nel modo più adatto un'esperienza meravigliosa.

Tutto và così come dicevo sopra, fino a che non incontri lo sguardo di Maria e non ti ritrovi inspiegabilmente alla sua presenza. Dopo, in pochissimi istanti, tutto cambia.
Quando la vedi, dopo vuoi stare con Lei per sempre; niente è più bello di Lei e allora cerchi di sopravvivere alla Sua assenza, compensando (anche per motivi di gratitudine nei suoi confronti)...con tutto l'amore che puoi. Ma gli altri non sempre lo vogliono.
Allora ti concentri sul ricordo del suo sguardo e aspetti quel momento in cui la rivedrai; ti auguri che sia qui, mentre ancora sei in vita e ti calmi intrattenendoti con altro amore essendo disposta anche solo a darlo senza riceverlo per poter attingere di nuovo in qualche modo a una briciola di quell'infinito ristoro che ti aveva dato essere con Lei che vive nell'amore gratuito.
Ma Lei non torna.
Allora cominci a pensare a quanto manchi alla tua personale fine, il che rappresenterebbe l'incontro con Lei....ma lasci questo pensiero certa che la vita che ti hanno donato è preziosa e và vissuta fino in fondo...fino all'ultimo bacio. E poi sai bene, più di prima, quanto conti "esserci" per i propri cari e gli amici. Abbandoni il pensiero.
Il fatto è che qui devi gestire l'amore, quando invece vedi Lei, sai che è Lei a gestire l'amore, anche con te che gli sei davanti: lo sa che stai bene con Lei, non ci sono parole da dire, concetti da esprimere...tutto è superfluo...perchè è già TUTTO dentro la Sua presenza. Tutto si risolve in un istante...tutto è risanato e risucchiato nel Suo sguardo dolce e profondo. Improvvisamente sai che tutto andrà bene: l'amore ha preso il comando....cosa potrebbe andar storto?
Capisci che quella è la Vera Vita: dentro l'amore, senza che niente possa rovinarsi per una parola o un gesto.
Amore...senza via di uscita.
Ecco cosa voglio: voglio che l'Amore prenda il comando...non voglio più essere capace di rovinare quel ristoro risolutivo.
Allora in fondo non vogliamo qualcosa....vogliamo questo TUTTO...ma dobbiamo capire che lo possiamo desiderare...rendere il territorio fertile per questo...ma non possiamo prendercelo....dobbiamo aspettare che ce lo regalino così.....all'improvviso....per averlo per sempre.



BISCOTTI NESQUIKOCCO

INGREDIENTI:

5 cucchiai Nesquik
5 cucchiai cocco grattuggiato
2 cucchiai miele
2 cucchiai marmellata di albicocche
2 uova
12 cucchiai di farina
1/2 bicchiere olio di semi
1 bicchiere latte
1/2 bustina lievito per dolci

PROCEDIMENTO:

Si mescolano accuratamente tutti gli ingredienti. Quindi si copre la ciotola e si lascia riposare per almeno mezz'ora in quanto il cocco secco grattugiato deve reidratarsi con i liquidi dell'impasto. Dopo questo tempo, infatti, l'impasto forse risulterà più secco. Se lo è troppo aggiungete un goccio di latte, se invece è troppo mollo, aggiungete un cucchiaio di farina.
Ora fate delle palline e mettetele in una teglia oleata con olio di semi. Infornate a 180 gradi per 25 minuti.
Pronti! sembreranno un pò molli..ma raffreddandosi si induriranno un pochino.


venerdì 8 luglio 2016

LA GIOIA DELLA FEDE

-Dio ha fatto il mondo perchè ci sia un luogo dove Egli possa comunicare il suo amore e dal quale la risposta d'amore torni a Lui. Davanti a Dio il cuore dell'uomo che gli risponde è più grande e più importante dell'intero cosmo.

-La vita è relazione con Colui che è la sorgente della vita. Se siamo in relazione con colui che non muore, che è la vita stessa e lo stesso amore, allora siamo nella "vita". Viviamo.

-Se nella mia vita tralascio l'attenzione per l'altro, volendo solo compiere i miei "doveri religiosi" allora si inaridisce anche il rapporto con Dio: è un rapporto corretto ma senza amore. I Santi hanno attinto la loro capacità di amare il prossimo, dal loro incontro col Signore eucaristico e questo incontro ha acquisito profondità nel loro servizio agli altri.

-"AGAPE" è l'amore oblativo di chi cerca esclusivamente il bene dell'altro.

-"EROS" è l'amore di chi desidera possedere ciò che gli manca e anela all'unione con l'amato.

-In verità, solo l'amore in cui si uniscono il dono gratuito di se e il desiderio appassionato di reciprocità, infonde un'ebrezza che rende leggeri i sacrifici più pesanti.

-La passione del Signore continua nelle sofferenze dell'uomo. Dobbiamo rinsaldare la nostra speranza e il coraggio di portare ciascuno la propria croce con umiltà, fiducia e abbandono in Dio, certi del suo sostegno e della sua vittoria.

-Ai cristiani non è risparmiata la sofferenza perchè il vivere la fede esprime il coraggio di affrontare la vita e la storia più in profondità. Tuttavia solo sperimentando la sofferenza, conosciamo la vita nella sua profondità, nella sua  bellezza, nella grande speranza suscitata da Cristo crocifisso e risorto.

-Ci anima la consapevolezza che soltanto Cristo può pienamente soddisfare le attese profonde di ogni cuore umano e rispondere agli interrogativi più inquietanti sul dolore, ingiustizia, male, morte e aldilà.

-La "conversione" di Pietro si realizza pienamente quando rinuncia a voler salvare Gesù e accetta di essere salvato da Lui e dalla sua croce: la fede deve passare attraverso lo scandalo della croce per diventare ROCCIA sulla quale costruire.

Lo Spirito Santo è amore. Esiste il Figlio che parla col Padre. E ambedue sono una cosa sola nello Spirito, che è, per così dire, l'atmosfera del donare e dell'amore che fà di loro un unico Dio.

-Noi non dobbiamo soltanto sapere qualcosa di Lui (di Gesù) ma mediante Lui stesso essere ATTRATTI IN DIO. Ecco perchè morire e risorgere per Lui: perchè ora non si trova più in un determinato luogo, ma ora il suo Spirito Santo emana da Lui ed entra nei nostri cuori unendoci al Dio trino.

-Ciò che spesso viene espresso col termine "Gender" si risolve nell'autoemancipazione dell'uomo dal creato e dal Creatore.
Le foreste meritano la nostra protezione, ma non la merita meno l'uomo come creatura nella quale è iscritto un messaggio che non significa contraddizione della nostra libertà, ma la sua condizione.

-Leggendo la Scrittura, noi possiamo anche oggi quasi vagare nel giardino del Paradiso e incontrare Dio che passeggia lì. Spirito Santo e Parola di Dio vanno insieme.

-Lo Spirito Santo produce unità e comprensione, là dove ci sono estraneità e lacerazioni. Quando una persona o una comunità, si chiude nel proprio modo di pensare e di agire, è segno che si è allontanata dallo Spirito Santo.

-L'azione dello Spirito non è un EGUALITARISMO! A Pentecoste gli apostoli parlano lingue diverse in modo che ciascuno comprenda il messaggio nel proprio idioma. L'unità dello Spirito, si manifesta nella PLURALITA' della COMPRENSIONE.

-Più una persona umana si dona, più trova se stesso.

-Il PECCATO ORIGINALE: l'uomo non si fida di Dio; cova il sospetto che Dio gli tolga qualcosa della sua vita, che noi saremo pienamente esseri umani soltanto quando l'avremo accantonato, realizzando così in pienezza la nostra libertà.
Egli vuole attingere dall'albero della conoscenza il potere di plasmare il mondo e vincere con le proprie forze la morte e le tenebre. Così vive la menzogna.
L'uomo non si fida dell'amore. L'amore non è dipendenza, ma dono che ci fà vivere. Siamo liberi e noi stessi quando viviamo nella Volontà di Dio, perchè questa non è imposta all'uomo, ma è nella sua natura, inscritta in lui che lo rende a immagine e somiglianza di Dio e perciò libero.

-Nella Festa dell'Immacolata Concezione nasce in noi il sospetto che una persona che non pecchi affatto sia in fondo noiosa. Pensiamo che patteggiare un pò col male, riservarsi un pò di libertà contro Dio in fondo sia bene, addirittura necessario.

-L'uomo che si mette nelle mani di Dio, non si allontana dagli altri, ritirandosi nella sua salvezza privata; al contrario, solo allora il suo cuore si desta veramente ed egli diventa una persona sensibile e perciò benevola e aperta.

-Più l'uomo è vicino a Dio, più è vicino agli uomini. Ecco perchè Maria ci è così vicina.

-Il cuore di Maria, mediante l'essere e il sentire insieme con Dio si è allargato...così Lei è per noi consolazione, incoraggiamento, speranza.

-Abbi il coraggio con Dio, compromettiti con Lui, allora vedrai che la tua vita diventa ampia, illuminata, non noiosa, ma piena di infinite sorprese.

-L'Eucarestia è una Pentecoste perpetua, poichè ogni volta che celebriamo la Santa Messa riceviamo lo Spirito Santo che ci unisce più profondamente a Cristo e in Lui ci trasforma.

-Il Suo morire (di Gesù) è un atto di amore. L'amore è immortale. Per questo il suo andare via si trasforma in un nuovo venire, in una forma di presenza che giunge più nel profondo e non finisce più.

-Egli (da risorto)è in grado di passare non solo attraverso le porte esteriori chiuse; può passare attraverso la porta interiore tra l'io e il tu; tra l'oggi e ieri, tra passato e domani.

-Voi diventate (attraverso il Battesimo) un'unità, sì, una cosa sola con Lui, e così una cosa sola tra di voi. 
I credenti non sono mai totalmente estranei l'uno all'altro. Siamo in comunione a causa della nostra identità più profonda: CRISTO IN NOI.

-Nel Battesimo, Gesù, ci tira su verso di se, ci attira dentro alla vita vera. Ci prende come per mano, ci conduce sulla via che passa attraverso il Mar Rosso di questo tempo e ci introduce nella vita duratura vera, giusta. Non lasciamo questa mano.

-Il CERO PASQUALE: c'era l'usanza di far accendere il cero pasquale per mezzo di un cristallo direttamente dal sole: si riceveva la luce e il fuoco dal cielo  per poi accendere da essi tutte le luci. Gesù Cristo ha veramente preso la luce dal Cielo e l'ha portata sulla terra.
La luce della VERITA' e il fuoco dell'AMORE.

-Non sappiamo affatto in fondo che cosa desideriamo. Ciò che sappiamo è solo che non è questo. Tuttavia nel non sapere, sappiamo che questa realtà (la Vita Eterna) deve esistere.

-Questa cosa ignota è la vera "speranza"che ci spinge e il suo essere ignota è al contempo, la causa di tutte le disperazioni, come pure di tutti gli slanci positivi e distruttivi verso il mondo autentico.

Possiamo cercare di uscire col nostro pensiero dalla temporalità e presagire che l'Eternità non sia un continuo susseguirsi di giorni del calendario, ma qualcosa come il momento colmo di appagamento, in cui la totalità ci abbraccia e noi abbracciamo la totalità. Sarebbe il momento dell'immergersi nell'oceano dell'infinito amore....mentre siamo sopraffatti dalla gioia.

-L'uomo è spiegabile solamente se c'è un Amore che superi ogni isolamento, anche quello della morte.




giovedì 7 luglio 2016

IL DIO VICINO

(Frasi estrapolate dal libro con lo stesso titolo, di Benedetto XVI. Frasi che a me hanno fatto battere forte il cuore e trasmesso una speranza e una pace non spiegabili a parole. Quest'anima è geniale e tenerissima!)

-Nessuna persona può con le proprie forze dare avvio alla salvezza, ma il suo "sì" è integralmente avvolto nell'amore di Dio che l' abbraccia prima ancora che ella nasca. Tutto è grazia. La grazia non sopprime la libertà, la crea.

-Il Logos infinito si è fatto piccolo, un Bambino. Ma anche: la Parola incommensurabile, la pienezza intera della Sacra Scrittura si è racchiusa in questa unica frase: "E il Verbo si è fatto carne".

-Colui che ritiene che la fede è soddisfacente solo se, per così dire, è premiata con la dannazione degli altri, misconosce il nucleo della fede. Perchè ama solo sè stesso e non il Creatore a cui appartengono tutte le creature. La gelosia della salvezza non è cristiana.
Se siamo così stiamo vivendo la fede come un peso. Dobbiamo smetterla di pensare che in fondo sarebbe stato meglio non credere; dobbiamo liberarci dall'idea folle secondo cui la disoccupazione spirituale sarebbe meglio della vita con la Parola di Dio. Gesù è morto per tutti.

-La volontà salvifica di Dio non implica che tutti gli uomini giungano necessariamente alla salvezza. C'è la potenza del nostro rifiuto.

-Per l'istituzione dell'Eucarestia non basta la sola ultima cena...non restano parole, sono state sostenute e riempite con la sua morte reale.E anche la morte non è rimasta vuota perchè c'è stata la resurrezione: il Suo amore è stato più forte della morte, il senso è più forte del non senso.
PAROLA-MORTE-RESURREZIONE: luogo da cui proviene l'Eucarestia.

-Nell'Eucarestia è chiamata per nome la morte e ci è posta di fronte la strada per la vita che supera la morte.

-L'Eucarestia ci dice che Dio dona sè stesso perchè noi possiamo donare.

-Quanto più camminiamo con Dio, tanto più diventiamo coscienti che il Dio che apparentemente ci tormenta è colui che veramente ama, a cui possiamo abbandonarci senza resistenze e timori. Quanto più scendiamo nella notte del mistero incompreso e ci affidiamo a Lui, tanto più lo troviamo, troviamo l'amore e la libertà che ci sostengono attraverso tutte le notti. Dio dona perchè noi possiamo donare.

-Non possiamo comunicare col Signore se non lo facciamo tra di noi; se ci presentiamo a Lui, dobbiamo anche andare incontro l'uno all'altro diventando insieme una sola cosa.

-L'orientamento interiore della nostra vita cristiana dovrebbe essere che noi impariamo a guardare davvero e sempre di più a Lui, a tenere gli occhi fissi del nostro cuore su di Lui.

-Nel caso del cibo comune, l'uomo assume delle cose e queste vengono da lui assimilate così da diventare parte della sua sostanza. Con l'Eucarestia avviene il contrario. Quando ci comunichiamo, significa che veniamo fatti uscire da noi stessi e assimilati da Lui. Diventiamo una cosa sola con Lui e la comunità dei fratelli.

-"Questo è il mio corpo" significa: questa è tutta la mia persona presente nel mio corpo (anche lo Spirito).

-Il corpo nostro è allo stesso momento limite e ponte verso gli altri.
Limite: dove c'è questo corpo non può essercene un altro; se sono in questo posto, non sono allo stesso momento in un altro. E' il limite (il corpo) che ci divide gli uni dagli altri. L'interiorità, tra l'altro, resta nascosta.
Ponte: il corpo mi porta verso gli altri a incontrarli con la vista e i gesti io capisco gli altri: comunico.

-Per questo si può vivere se stessi e la propria corporeità in maniera differente: la si può vivere più in direzione della chiusura o più in direzione della comunione.
Si può essere tanto egoisti da vivere solo la chiusura e non l'apertura. Il corpo allora diventa separazione che esclude ogni comunione: non permettendo a nessuno di venire in contatto con la propria interiorità.
Ma abbiamo anche la capacità di donarci, di essere vicini agli altri al di là dei limiti (telepatia).
RISURREZIONE significa molto semplicemente, che il corpo cessa di esistere come limite e che ciò che in esso è comunione rimane.

-Essere RISORTO significa essere comunicabile. Comunicarsi significa entrare in comunione con Gesù, per mezzo di Lui superare il limite e diventare capaci di Resurrezione.

-TRANSUSTANZAZIONE: non è un semplice cambio di sostanza o il vivere insieme di due sostanze (il pane e il vino)
Per esempio: se le cose materiali vengono recepite nel nostro corpo come nutrimento, se cioè, la materia diventa parte di un organismo vivente, questa medesima materia resta la stessa, eppure è cambiata comunque in quanto parte di una realtà nuova. Così nella Transustanzazione, il Signore si impadronisce del pane e del vino, li solleva dai cardini del loro essere usuale innalzandoli a un nuovo ordine.

-Nell'Eucarestia la sostanza è trasformata, cioè, cambia il vero fondamento dell'essere.

-Dove Cristo è diventato presente (come nel pane) non può più essere come se non fosse accaduto nulla: l'essere cristiani è trasformazione, conversione. Ci rende nuovi...il mondo può rinnovarsi.

-L'adorazione eucaristica: Cristo viene nei cuori e visita le coscienze dei nostri fratelli. Chi guarda il volto del Signore ne riceve quella purificazione della coscienza che è presupposto per il miglioramento della realtà umana.

-L'Eucarestia è la pace che viene dal Signore.

-La celebrazione eucaristica è pace: è presenza di Cristo e quindi spazio di una pace nuova, di una amicizia che supera tutti i confini, dove ciascuno è a casa propria.

-La vita umana è anzitutto ricerca del SENSO, di una parola che possa indicarmi una via e donarmi un orientamento. La vita è ricerca di COMUNIONE capace di dare all'uomo il sostegno di cui ha bisogno, perchè l'uomo è stato creato per il NOI. Si tratta di ricerca di AMORE.

-Cristo ha veramente condiviso se stesso, si è dato nel pane spezzato, dicendoci che la sua vita è la nostra.

-L'orante vede Dio e sperimenta che non ha bisogno di nulla di più, che nel contatto con Dio gli è dato tutto, la VERA VITA.

Tanto vicino..da stare nelle nostre mani