Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

sabato 14 maggio 2016

PREGHIERA DELLA SERA

Ieri notte ho sognato di far pregare una bambina di due anni giuntandole le manine. La preghiera che mi è venuta spontanea è stata la preghiera che mi faceva fare mio padre quando ero molto piccola e che vi assicuro....avevo completamente dimenticato.
Credo mio padre volesse ricordarmi che ognuno di noi deve, con molta semplicità, pregare il Padre anche per se stesso. Prima che la dimentichi di nuovo, la trascrivo qui. E' molto adatta per bimbi molto piccoli.

"Madonnina tanto bella,
che sei mamma di Gesù,
oh santissima mammina,
dammi ascolto son piccina.
Ma per te ho tanto amore,
dammi ascolto perfavore.
Padre e madre benedici,
che fan tanti sacrifici.
Non ti possa offender più,
mamma bella di Gesù."

Grazie papà.




lunedì 2 maggio 2016

TUTTE COSE NUOVE

"Ecco Io faccio nuove tutte le cose..." così dice Gesù nel libro dell'Apocalisse di San Giovanni..."e Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, nè lutto, nè lamento, nè affanno, perchè le cose di prima sono passate".

Queste parole suonano come una carezza sul nostro cuore. Immediatamente dopo però, ci viene il dubbio che tutto ciò non ci riguardi, o che sia troppo lontano, che sia situato in un mondo futuro quasi irrangiungibile.
La solita bella storia che io non vedrò, non mi toccherà, mi lascerà nelle condizioni in cui sto ora.
Non è così.
Fino a poco tempo fà anche io provavo questa stretta al cuore. Poi mi è arrivata una Luce "nuova" nell'intelletto.
Spesso e volentieri, quando siamo nella sofferenza o viviamo una situazione che ha tutta l'aria di essere irreversibile e senza soluzione positiva, il nostro carattere, il nostro modo di essere "umani" ci fà indurre non solo a disperare, ma anche a trarre delle conclusioni. 
Per esempio: "Questa mia situazione è senza via di uscita, quindi dovrò soffrire per sempre in questo stato e non c'è più niente da fare"...oppure: "Quella persona è nervosa perciò tratterà sempre male tutti, bisogna solo evitarla".
E' psicologicamente rassicurante trarre delle conclusioni. E' come tirare la linea di una somma. Vogliamo chiudere i conti per vederne il risultato ed essere certi che non ci sia più niente da dire a riguardo così io saprò come comportarmi. Anche se non sono affatto contento dei risultati ottenuti.
Senza averne coscienza, invece, questo atteggiamento è una chiusura del cuore. Non solo nei confronti del prossimo, ma soprattutto nei riguardi di Dio.
Sto tirando fuori da tutta la mia vita, l'esistenza di un Padre buono, di un Fratello che se passa accanto ad una canna incrinata, non la rompe. Sto escludendo dai miei conti lo Spirito di Dio che fà nuove tutte le cose.
Chiudersi significa mettere una pietra sopra e non voltarsi più a vedere cosa può succedere.
Stiamo dicendo a noi stessi che tutto andrà come sembra andare; che quello che succede è solo perchè io soffra.
Questi sono pensieri dettati spesso dallo scoraggiamento. Tenere il cuore aperto a Dio significa non trarre conclusioni pessimistiche e nefaste....
Se Dio non ci fulmina tutte le volte che sbagliamo è perchè Lui non tira i conti prima del tempo...sa che persino noi, come Figli suoi, siamo in grado di rinnovarci e vedere oltre...di cambiare.
Allora facciamoci un favore grande grande e teniamo il cuore aperto al Dio che vuole asciugare tutte le nostre lacrime, vuole cancellare dolore e morte e fare nuove tutte le cose della nostra vita.
Come? come farà?....ecco...questa è l'unica cosa che non ci riguarda. E' davvero il compito di Dio!
Il nostro è tenere il cuore aperto affinchè entri la grazia di Dio, affinchè Lui possa ispirarci e coprirci di doni in maniera abbondante. 
Così davvero le cose vecchie.....non ci saranno più, le situazioni impossibili da risolvere prenderanno risvolti inaspettati, il dolore insopportabile si trasformerà in pace.
Non mettiamo limiti a Dio: non chiudiamo il cuore, non diventiamo aridi calcolatori. 
Perchè prima ancora di essere figli dell'era tecnologica...siamo figli di Dio.