Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

domenica 27 novembre 2016

LE ARMI DELLA LUCE

E’ ora di risvegliarsi dal sonno…..è ora di indossare le armi della luce…di rivestirsi di Cristo.
E’ esattamente questo che sento di dover fare…ormai da molto tempo.
La mia umanità, i miei diritti di sposa, di figlia, di essere umano, sono scesi di importanza fino a rendersi quasi nulli.
Inseguire la propria giusta felicità come essere che appartiene a questa terra, era diventato insostenibile con la via della luce. Non è più possibile seguire entrambi i sogni.  Cercare di sentirsi “sposa amata”…col sentirsi abitante del regno di Dio. Non può essere. Non è mai potuto essere.
Le voci che “giustamente” sussurrano da tempo che io merito l’amore…hanno sempre fatto a botte col mio desiderio di essere buona. Perché chi è buono ,o almeno ci prova, non ama l’idea della divisione in famiglia, dei litigi, delle guerre dichiarate, delle vincite a discapito di molte vittime. Chi tende alla luce, chi vorrebbe essere sempre sotto la luce di Dio…non ama ritrovarsi nel buio dei gridi, dei tradimenti, delle discordie.
Ho pensato di svegliarmi dal sonno di chi si crogiola nel sogno di un amore umano non previsto. Ho pensato di abbracciare le armi della luce e scordarmi di me per vedere davanti a me un mondo migliore….magari anche di poco…ma migliore.
Ho pensato anche che non ero all’altezza, che non era neanche giusto per il resto del mondo,  e che non sarei riuscita a far niente. E aggiungo pure che probabilmente avevo ragione in tutti i miei preoccupanti sospetti. Ma il fatto è che la Luce è troppo bella e rassicurante per il mio cuore per decidere di abbandonarla.
Abbandonarla poi perché?...per soddisfare la mia persona?...per darmi una vita umana migliore con brandelli di amore umano rubati qua e là, ottenuti con la forza? Per vivere ancora qualche decennio così?....no….non ne vale la pena.
Voglio di più. Voglio l’amore per sempre, per l’eternità. Voglio l’amore sotto la Luce di Dio. Voglio scoprire cosa vuol dire essere amata anche umanamente e voglio scoprire che sarà per sempre e che ho contribuito nella lotta per questo, usando solo le armi della Luce.








mercoledì 9 novembre 2016

IL TASSELLO

I nostri discorsi
come frasi
colte a caso
da un cappello
e poi incollate
una e l'altra
a vedere che vien fuori.
Quasi un gioco
di bambini.
Poi c'è il vento
che le scolla
se le porta dove vuole.
Prima una e
poi l'altra.
Come il tempo
sulla carta
di quel poster
che si stacca;
o l'insegna
ormai datata
di un negozio
sulla piazza
che non indica
più niente,
se non dubbi
ed incertezze.
E rimane, tutta logora,
una frase lacerata
sviscerata dal discorso,
scordinata, malsicura
che mi sento rinfacciare.
Così fuori dal contesto
è l'azzurro tassellino
di un mosaico calpestato
e da troppi trascurato,
non disegna
ormai più niente.
Forse il cielo,
forse il mare,
forse il manto
della Vergine
gli piaceva figurare.
Ora da solo
non è che un sasso
e mi ritorna
ancora addosso.
Ma c'è un Bimbo 
che lo vede
e lo trova assai prezioso.
Se lo prende
e felice....
lo nasconde nel taschino.

Forse il Cielo,
forse il mare,
forse il manto
di Sua Madre
gli ricorda
quel mio niente...
ed io torno a sperare.

                                    Paola Buccheri




sabato 5 novembre 2016

E LA LUCE FU


In principo Dio crea la luce e la divide dalle tenebre.
La luce; eccola…e con lei compaiono i colori, poter contemplare la bellezza di una margherita, incantarsi di fronte a un tramonto spettacolare, vedere il visetto di tuo figlio appena nato, venuto “alla luce” anche lui.
La prima luce dell’alba porta il sapore insostituibile della speranza di un nuovo giorno. Il Sole dell’aurora  mette in fuga le tenebre ancor prima di essere visibile agli occhi, mostrando la sua infinita potenza e superiorità rispetto a queste. Quello è l’istante in cui il cuore si rinfranca e riprende forza per affrontare la vita.
Alla luce e calore del sole le piante vivono, nella loro misteriosa fotosintesi clorofilliana che scaltramente consente loro di incamerare questa preziosa luce e usarla per nutrirsene anche quando non c’è; e quindi affrontare la notte senza problemi.
Camminare è molto più agevole se i nostri sentieri sono illuminati. Qualsiasi nostra azione richiede almeno un po di questa preziosa luce.
Gesù nasce durante l’antica festa ebrea “delle Luci”, nel corso della quale per otto giorni al tramonto si accendono dei lumi; e la luce brillante e allegra di una stella cometa indica al mondo il luogo in cui questo bellissimo bambino scende fra noi. Luce missionaria e persistente nella notte, quella della cometa, che non appena compiuto il proprio compito, scompare umile per dar posto alla Vera Luce del mondo: Gesù Bambino.
Lui è Colui grazie al quale l’uomo può vedere i colori della propria vita, gustare del sorriso dei propri figli e rallegrarsi di ogni singolo istante della propria esistenza perché da Lui si irraggia su noi la luce e il calore dell’amore di Dio. Come quando ci si innamora di qualcuno e la vita si accende di colori e meraviglie di ogni tipo, che sono sempre stati davanti a noi, ma che sotto la luce dell’amore scopriamo, sorprendendoci nella loro bellezza. Scoprire di essere amati da Dio è tutto ciò amplificato all’ennesima potenza.
Lui è Colui che sussurra al cuore parole di coraggio nelle nostre notti estremamente buie, nei nostri pianti segreti e dolorosi, e improvvisamente fuga le tenebre quando meno ce lo aspettiamo proiettandoci in un’alba calma e senza lacrime…mentre nell’anima nasce una speranza sconosciuta che lenisce ogni ferita.
Lui è Colui del quale ci è consentito nutrirci, attingendo direttamente dal suo santo corpo una forza potentissima che misteriosamente  si accumula in noi e si riaffaccia nei momenti più duri e bui, consentendoci di essere noi stessi Luce nell’oscurità, capaci di illuminare il cammino dei fratelli.
Lui è Colui che ci indica dove camminare, che strade prendere e quali non prendere, affinche il nostro vivere sia quello di persone sensate, di esseri umani imperfetti che nonostante ciò si sforzano di restare sulla via del bene.
E’ Lui la nostra Festa, perché Lui è la luce impareggiabile che abbiamo quando siamo nell’Amore e ci facciamo guidare da lui. Se dovessi dire quando un volto è luminoso direi in due casi: quando si è innamorati e quando si sorride. Amore e gioia sono la Luce della vita e Gesù è venuto per essere Amore e Gioia. Ma non un Amore e Gioia qualunque, effimera, senza fondamento. Gesù viene a sconfiggere il buio, la notte della morte e del peccato. Gesù è la luce che vuole ciò che vorremmo noi: che non venga mai più la notte, che l’amore non finisca mai.
Ecco cosa è il Natale: una Nuova creazione che non preveda le tenebre da dividere dalla luce. Che la luce non debba mai più alternarsi alla notte, che le risate non debbano mai più alternarsi alle lacrime….che il viso degli uomini non debba mai più perdere la Luce divina dell’amore. Mai più sfigurato dal peccato.
Il Natale sia per tutti la nascita della Luce. Così che ognuno di noi possa dire guardando Gesù nella culla: “E la Luce….FU”.







POLPETTE RICOTTA E OLIVE

INGREDIENTI:

250 gr ricotta
5 olive
1 pacchetto crackers al rosmarino
1 uovo
3 cucchiaini di parmigiano
origano
basilico
sale e pepe
poca farina di mais

PROCEDIMENTO:

Mescolare tutti gli ingredienti ( i crackers devono essere frullati nel mixer prima di unirli all'impasto e le olive tritate a grossi pezzi a mano).
Ora con l'aiuto di due cucchiaini fare delle polpettine e passarle in un piatto con un po di farina di mais. Infarinarle bene e friggerle velocemente in olio bollente.