Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

lunedì 23 ottobre 2017

TORTA" CIOCCOLATONE"

Oggi è stato i mio compleanno e ho voluto inventarmi una torta "oberata" di cioccolato! Volevo fosse esageratamente al cioccolato, come piace a me. Visto che è venuta veramente bene, la metto qui sul mio blog. Provatela!!!

INGREDIENTI: (Tanti ma facili da trovare in casa)
4 cucchiai di zucchero,
5 cucchiai di farina,
2 uova,
1 bustina e mezza di Ciobar (o altro preparato per cioccolata calda)
50 gr burro,
1/2 bicchiere olio di semi,
1/2 bicchiere latte,
1 cucchiaio fecola di patate o simili,
1 cucchiaio marmellata di arance (o limoni o altri agrumi),
2 cucchiai mandorle,
2 cucchiai nocciole,
2 cucchiai gocce di cioccolato,
1/2 bustina lievito,
qualche goccia di aroma di vaniglia se lo avete.

Per guarnire:
4 quadrotti di cioccolata fondente (100gr)
riso soffiato
qualche cucchiaio di latte

PROCEDIMENTO:
Sbattere i rossi delle uova con lo zucchero, l'olio e il burro. Mano mano aggiungere gli altri ingredienti. Le mandorle e le nocciole andranno tostate in forno per 10 minuti e poi tritate. Lasciare da parte una cucchiaiata di frutta secca tritata grossolanamente per la decorazione finale.
Montare a neve le chiare e aggiungerle alla fine.
Imburrare e infarinare una teglia e versarci dentro il composto cioccolatoso. Prima di infornare distribuire sulla superficie la cucchiaiata di frutta secca tritata grossa e una cucchiaiata di riso soffiato.
Ora mettete in forno a 180 gradi per circa un'ora.
Lasciare raffreddare e metterla in un piatto.
Fare sciogliere in un pentolino il cioccolato con un goccio di latte e poi con un cucchiaino, distribuire la cioccolata fusa sulla torta facendola colare a fili.
Fare rapprendere. E' pronta e molto molto buona!!!
A me è piaciuta! e ai familiari...pure!


martedì 10 ottobre 2017

PUBBLICITA' DEI BAMBINI IN DIFFICOLTA'

Sono davanti alla TV e il mio programma preferito viene continuamente interrotto dalla pubblicità. "Pazienza"- mi dico-"un ottimo pretesto per contare i giri della maglia che sto facendo".
Ma all'improvviso arrivano le immagini di bimbi che patiscono una fame da noi inimmaginabile e i loro volti sconvolti da un dolore che noi non possiamo neanche pensare, mi fanno distrarre e mi sento immediatamente un essere superficiale e stupido. Soprattutto inutile.
Tento di consolarmi nella consapevolezza che ogni tanto dono qualcosa a quella associazione..ma non serve molto a lenire il mio stato nè sicuramente a risolvere il malessere nel quale loro vivono. Non mi sento di spegnere o cambiare canale, ma nulla mi fa star meglio: sento le lacrime salirmi agli occhi e una morsa feroce stringermi la gola.
Mia figlia vicino a me ha cambiato espressione e mormora sconsolata: "Credo che potrei riprendermi solo se potessi prenderli in braccio e dargli io stessa da mangiare con le mie mani". L'impotenza è tanta.
Oggi improvvisamente ho formulato un pensiero che ha gettato un barlume di luce e speranza in me: "Se invece di piagnucolare e sentirmi in colpa mi mettessi a pregare per loro durante tutto il tempo della pubblicità?"...ecco sì, questo mi fa sentire più utile. Pensate se tutti noi decidessimo di pregare (fare delle Ave Maria o dei Padre Nostro) durante ogni pubblicità di questi bimbi affamati o disabili, oltre a quel contributo minimo che possiamo fare, arriverebbe loro un'ondata di amore che ristora e magari nei cuori di qualcuno che può attivarsi più di noi, nascerebbe qualche idea o soluzione intelligente per cambiare in meglio la loro condizione.
Credo moltissimo nella potenza della preghiera. Uniamola ai nostri aiuti finanziari...vi prego: sarà una donazione di grande valore! 
Che ne dite? Mi copiate?


Speriamo un giorno vederli sorridere

mercoledì 4 ottobre 2017

E' ORA DI CAMBIARE

Domenica passata mi ha colpito una frase che ho ascoltato durante l'omelia in Chiesa; una frase sul perdono, sul pentimento in particolare. Me la porto dietro da giorni come un semino nella terra che misteriosamente e silenziosamente sta lavorando e produce altri pensieri.
"Pentirsi significa cambiare sentimento"....ed ecco che subito penso che si tratti del mio sentimento nei confronti delle persone, o cambiare prospettiva davanti a certi eventi della vita, o ancora modificare il mio modo di essere. Invece no, il sacerdote continua: "....cambiare sentimento nei confronti di Dio: smetterla di aver paura che non mi possa amare o perdonare".
Questo mi ribalta completamente il cuore, come se qualcuno l'avesse preso e scosso fino a farne uscire i sassi incastrati dentro non si sa come e non si sa da quanto.
Sì, è vero, si vive nel terrore di doverla pagare, di doversi guadagnare un sorriso dalle persone, di doversi conquistare una buona fama....tutto per assicurarsi di essere amati e ben voluti perchè il nostro cuore non può battere sereno se dubita di non essere amato.
Ancor più da Dio. La nostra anima è infettata dal comportamento prettamente umano e vive il sotterraneo terrore di non poter essere all'altezza di Dio. Ma certamente che non siamo all'altezza di Dio!! ma la bella notizia è che a Dio non importa nulla di una cosa simile. Dio ci fa conoscere la sua misericordia e quindi il perdono anche se non ce lo meritiamo affatto e con questo gesto ci informa di una cosa importante: Che ci ama tantissimo.
Da questa informazione nasce il nostro vero pentimento: il cambiare sentimento nei confronti di Dio. E cioè che non è il Capo Cattivo pronto a stroncarci le gambe ad ogni errore, ma il Papà paziente pronto a rinforzarci li dove siamo deboli e debolissimi. 
Cambiare sentimento verso Dio: iniziare a credere che mi ama. Crederci sul serio, non con le parole.
Perciò alzarmi pensando che ogni istante trascorso nell mia vita è un istante del cammino verso la felicità.
Felicità che passa attraverso sentieri strani ed imprevedibili...ma sempre felicità.
Cambiare sentimento verso Dio: entrare in confidenza con Lui e restarci. Sempre. Perchè mi sta cercando, ha piacere a stare con me, al contrario di molti in questa esistenza.
Avere un sentimento di amore verso di Lui è l'inizio del mio pentimento e della mia conversione. 
Lo stesso potere abbiamo noi quando perdoniamo un nostro fratello: in lui si genera questo percorso, alla fine del quale è sempre Dio che incontrerà, non solo noi.
E' ora di cambiare...è ora di sentirci liberi e amati da Dio.