Andare in vacanza per me, rappresenta sempre un momento di riflessione. Che si vada al mare o in montagna o dove vi pare, troverete sempre dei momenti in cui..non si fà niente: ci si riposa e basta.
A me capita così di ricordare cose successe durante il giorno e scorgerne il significato più profondo.
Per esempio l'altro giorno mi è capitato di dover mostrare, con grande mia riluttanza, un mio disegno. Si trattava del ritratto del gestore di un ristorante, al gestore stesso che ormai è per noi più di un conoscente. Non volevo mostrarlo un pò per timidezza mia, un pò perchè non sapevo come l'avrebbe presa. Alla fine mi sono convinta e la reazione di questo simpatico signore mi ha dato uno spunto di riflessione interessante.
Il gestore è stato molto contento che io l'avessi ritratto e si è aperto in un radioso sorriso mettendosi a parlare con me in modo affettuoso e del tutto nuovo.
La cosa mi ha fatto molto piacere e subito ho formulato dentro di me questo pensiero: "Pensa se andavo via senza averglielo mostrato...gli avrei tolto un istante di gioia!"
Forse non è molto importante, sicuramente sarebbe vissuto benissimo anche senza quel mio gesto, ma avrebbe perso un sorriso. Un istante minimo di felicità che ho potuto dargli.
Alle volte non ci rendiamo conto che portiamo dentro di noi non solo la nostra felicità ma anche dei pezzetti di felicità altrui che non ci appartengono e che dovremmo sentirci quasi in dovere di restituire agli altri.
Un paio di anni fà, proprio tornando da una breve vacanza al mare, sentii mia madre per telefono per rassicurarla che stavo bene e che da li a poco ci saremmo viste; lei mi rispose che era felice perchè quando arrivavo io per lei spuntava il sole davvero. Ricordo la gioia nel mio cuore alle sue parole. Non ero così felice prima di sentirle!!
Aprire il proprio cuore al prossimo e comunicare quello che abbiamo dentro e che sappiamo potrebbe far piacere, è un dovere. Anche tramite gesti semplici come un abbraccio o il tocco di una mano!
La mia mamma ora non c'è più e s'è portata via con lei quelle parole d'amore che mi appartenevano e che rappresentavano pezzetti della mia gioia. Lei non può più regalarmeli.
Ma noi vivi possiamo ancora, non dobbiamo comportarci come se non lo fossimo. Dobbiamo lasciar stare le timidezze e altri mille problemi e lasciar uscire dal cuore ciò che sapiamo essere potenziale gioia per gli altri.
E' una cosa che rende molto contenti. Noi, i fratelli e Dio! Credetemi!!
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