Camminavo piano,
guardavo i sassi,
sul grigio disegnavo
i volti amati.
Lo sguardo seguiva
i lenti miei passi
e fra l'uno e l'altro
cadevano frasi
di discorsi vani
Camminavo spenta
vagando in un mondo
dove strade e sassi
son ricordi e ferite
e dovunque si passi
trovi rovi a graffiarti.
Senza una meta:
giri e rigiri
sugli stessi percorsi.
Ma camminando
fra un sasso e l'altro
mi chiama il sorriso
di un bimbo che passa.
Un volto di pace:
s'accende una luce!
Non c'è più grigiore
e arrivo in un mondo
non più fatto di sassi
o frasi perdute
Una speranza rinasce
di riflesso a quel viso;
riaffiora da dentro
la memoria del senso
che ha quel cammino:
portare l'amore
al di là del ritorno
che si desidera sempre,
e far accendere un Sole
sul viso di un bimbo
che trasmetta calore
a chi si graffia nei rovi
di tanto squallore
Paola Buccheri (18/11/2008)
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