In principo
Dio crea la luce e la divide dalle tenebre.
La luce;
eccola…e con lei compaiono i colori, poter contemplare la bellezza di una
margherita, incantarsi di fronte a un tramonto spettacolare, vedere il visetto
di tuo figlio appena nato, venuto “alla luce” anche lui.
La prima
luce dell’alba porta il sapore insostituibile della speranza di un nuovo
giorno. Il Sole dell’aurora mette in
fuga le tenebre ancor prima di essere visibile agli occhi, mostrando la sua
infinita potenza e superiorità rispetto a queste. Quello è l’istante in cui il
cuore si rinfranca e riprende forza per affrontare la vita.
Alla luce e
calore del sole le piante vivono, nella loro misteriosa fotosintesi
clorofilliana che scaltramente consente loro di incamerare questa preziosa luce
e usarla per nutrirsene anche quando non c’è; e quindi affrontare la notte
senza problemi.
Camminare è
molto più agevole se i nostri sentieri sono illuminati. Qualsiasi nostra azione
richiede almeno un po di questa preziosa luce.
Gesù nasce
durante l’antica festa ebrea “delle Luci”, nel corso della quale per otto
giorni al tramonto si accendono dei lumi; e la luce brillante e allegra di una
stella cometa indica al mondo il luogo in cui questo bellissimo bambino scende
fra noi. Luce missionaria e persistente nella notte, quella della cometa, che
non appena compiuto il proprio compito, scompare umile per dar posto alla Vera
Luce del mondo: Gesù Bambino.
Lui è Colui
grazie al quale l’uomo può vedere i colori della propria vita, gustare del
sorriso dei propri figli e rallegrarsi di ogni singolo istante della propria
esistenza perché da Lui si irraggia su noi la luce e il calore dell’amore di
Dio. Come quando ci si innamora di qualcuno e la vita si accende di colori e
meraviglie di ogni tipo, che sono sempre stati davanti a noi, ma che sotto la
luce dell’amore scopriamo, sorprendendoci nella loro bellezza. Scoprire di
essere amati da Dio è tutto ciò amplificato all’ennesima potenza.
Lui è Colui
che sussurra al cuore parole di coraggio nelle nostre notti estremamente buie,
nei nostri pianti segreti e dolorosi, e improvvisamente fuga le tenebre quando
meno ce lo aspettiamo proiettandoci in un’alba calma e senza lacrime…mentre
nell’anima nasce una speranza sconosciuta che lenisce ogni ferita.
Lui è Colui
del quale ci è consentito nutrirci, attingendo direttamente dal suo santo corpo
una forza potentissima che misteriosamente
si accumula in noi e si riaffaccia nei momenti più duri e bui,
consentendoci di essere noi stessi Luce nell’oscurità, capaci di illuminare il
cammino dei fratelli.
Lui è Colui
che ci indica dove camminare, che strade prendere e quali non prendere,
affinche il nostro vivere sia quello di persone sensate, di esseri umani
imperfetti che nonostante ciò si sforzano di restare sulla via del bene.
E’ Lui la
nostra Festa, perché Lui è la luce impareggiabile che abbiamo quando siamo nell’Amore
e ci facciamo guidare da lui. Se dovessi dire quando un volto è luminoso direi
in due casi: quando si è innamorati e quando si sorride. Amore e gioia sono la
Luce della vita e Gesù è venuto per essere Amore e Gioia. Ma non un Amore e
Gioia qualunque, effimera, senza fondamento. Gesù viene a sconfiggere il buio,
la notte della morte e del peccato. Gesù è la luce che vuole ciò che vorremmo
noi: che non venga mai più la notte, che l’amore non finisca mai.
Ecco cosa è
il Natale: una Nuova creazione che non preveda le tenebre da dividere dalla
luce. Che la luce non debba mai più alternarsi alla notte, che le risate non
debbano mai più alternarsi alle lacrime….che il viso degli uomini non debba mai
più perdere la Luce divina dell’amore. Mai più sfigurato dal peccato.
Il Natale
sia per tutti la nascita della Luce. Così che ognuno di noi possa dire
guardando Gesù nella culla: “E la Luce….FU”.
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