Pensavo a Maria, che, anima e corpo, ascende al Cielo e vi
viene accolta. Chissà che bello!
I piedini si staccano da terra, il corpo sembra non avere
più peso, guarda un momento in basso e poi alza un po' le braccia come per
aiutare la salita mentre il sorriso le irradia il volto: “E’ arrivata l’ora! Sto
tornando da mio Figlio, dal mio Papà del cielo e da tutti coloro che sono già
andati e non vedo da troppo tempo!”
E’ finito il transito in questa tribolata vita.
Più si sale e più i problemi che fino a un attimo fa appesantivano
il petto, rimpiccioliscono velocemente. Come quando fai un viaggio in aereo e
guardi il mondo là sotto dal tuo finestrino: “Cosa può farmi ormai la terra?
Ora sono quassù, provate a prendermi oh voi guai terreni! Non mi troverete!”-
così mi dico scherzosamente cercando di scordarmi della fifa matta che ho di
schiantarmi!
Ma Lei, Mamma Maria, sta salendo a riabbracciare il Figlio e
non le serve un aereo, le basta la bellezza della sua anima. Quanta emozione!
Come batteva il suo cuore?
Andare in Cielo con un cuore umano che batte forte
innamorato: che evento eccezionale!
Sollevarsi dai problemi, fuggire, abbandonarli all’improvviso
per recarsi nei propri sogni, in un Regno dove le nostre più floride
aspettative saranno superate di gran lunga.
Lei sale. Il suo corpo non ha più peso, non lo ha mai avuto,
non è mai stato per Lei un ostacolo a stare in Cielo; non ha mai subito la “gravità”
dei peccati terreni. Allo stesso momento non ha mai avuto l’importanza che
meritava, né fama alcuna presso molti uomini, perciò neanche un “peso terreno”
dal punto di vista sociale. Infatti ora può librarsi sulla creazione, un attimo
prima di portare a Dio il suo cuore e i nostri pianti.
Maria è potuta ascendere perché aveva ed ha ancora solo PESO
CELESTE, la “Gloria”(che significa “aver peso”), cioè si è riempita soltanto di
ciò che conta: l’Amore.
L’amore non pesa: è sostanza divina fatta di baci, lacrime,
sospiri, sorrisi, abbracci, ascolto. Quali di queste cose hanno un peso? Di
tale sostanza più ti riempi e più si alleggerisce il cuore, tanto da non
sentire più quasi le ferite che la vita ti infligge. E’ il respiro di Dio, il
suo Spirito Santo che ti alza i piedi da terra, e a tratti ti consente di
camminare sulle acque già qui. Un soffio che sa dove portarti in salvo lungo i
sentieri che percorri. Una voce soave che ti suggerisce la misericordia piuttosto
che la rabbia, la comprensione e la giustizia piuttosto che l’indifferenza.
Maria sale, sale ancora, e il suo ultimo sguardo è per noi
quaggiù, ed ecco che le si accende uno dei suoi sorrisi più dolci; allunga una
mano e fa cenno di seguirla.
Perché fai così Maria?
Come vado io qui, piccola piccola, fino a dove sei Tu? Non
mi lasciare, no, no perché il mare poi non mi sembrerà più blu e il cielo
perderà l’azzurro dei tuoi occhi! Ma Lei sorride di più.
Forse possiamo anche noi iniziare a seguirla: facciamo come
Lei che ha vissuto di preghiera, ha respirato Spirito Santo e si è riempita d’amore
tanto da colmare ogni cuore che la chiami in aiuto. Non diamo importanza alle
voci del mondo che ci vogliono superficiali, vendicativi, troppo colti e poco
sapienti del buon sapore di cielo che può avere una mamma.
Perdiamo peso, non con le diete massacranti e impossibili,
ma riempendoci a dismisura di Lei, di amore, silenzio, dolcezza. Allora
ascenderemo al Cielo e guardando indietro sussurreremo: “Come sono lontani i
miei problemi, quasi non li vedo più”…mentre già ci attende l’abbraccio del
Padre.
Buone vacanze in santità.
Paola Buccheri
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