Ma all'improvviso arrivano le immagini di bimbi che patiscono una fame da noi inimmaginabile e i loro volti sconvolti da un dolore che noi non possiamo neanche pensare, mi fanno distrarre e mi sento immediatamente un essere superficiale e stupido. Soprattutto inutile.
Tento di consolarmi nella consapevolezza che ogni tanto dono qualcosa a quella associazione..ma non serve molto a lenire il mio stato nè sicuramente a risolvere il malessere nel quale loro vivono. Non mi sento di spegnere o cambiare canale, ma nulla mi fa star meglio: sento le lacrime salirmi agli occhi e una morsa feroce stringermi la gola.
Mia figlia vicino a me ha cambiato espressione e mormora sconsolata: "Credo che potrei riprendermi solo se potessi prenderli in braccio e dargli io stessa da mangiare con le mie mani". L'impotenza è tanta.
Oggi improvvisamente ho formulato un pensiero che ha gettato un barlume di luce e speranza in me: "Se invece di piagnucolare e sentirmi in colpa mi mettessi a pregare per loro durante tutto il tempo della pubblicità?"...ecco sì, questo mi fa sentire più utile. Pensate se tutti noi decidessimo di pregare (fare delle Ave Maria o dei Padre Nostro) durante ogni pubblicità di questi bimbi affamati o disabili, oltre a quel contributo minimo che possiamo fare, arriverebbe loro un'ondata di amore che ristora e magari nei cuori di qualcuno che può attivarsi più di noi, nascerebbe qualche idea o soluzione intelligente per cambiare in meglio la loro condizione.
Credo moltissimo nella potenza della preghiera. Uniamola ai nostri aiuti finanziari...vi prego: sarà una donazione di grande valore!
Che ne dite? Mi copiate?
Speriamo un giorno vederli sorridere |
Il sorriso li aspetta. Non temere.
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