Fino all’ultimo Gesù ha fatto di tutto per convertire e
rassicurare tutti. Pur conoscendo la sua fine prossima, non ha mai perso il
senso del Suo passaggio sulla terra.
Noi non sappiamo quando termineranno i nostri giorni sulla
terra, eppure spesso agiamo come dei senza intelletto colti da fretta e
facciamo tanta confusione. Perdiamo il senso della vita.
Ogni cosa che facciamo, dovremmo farla bene come se fosse
l’unica cosa da fare, con la consapevolezza che Dio ci assiste e aiuta e con
l’idea che quello potrebbe essere il nostro ultimo giorno, quindi l’ultima
occasione di lasciare dietro di noi una scia di luce.
Sarà forse stancante, ma alzarsi tutti i giorni e rifare
sempre le stesse cose con rinnovato amore, studiando nuovi modi per rendere più
bella la giornata del prossimo, significa perseverare nel bene, significa
“combattere la buona battaglia”e poter dire alla fine “tutto è compiuto” con
immensa pace nel cuore. Vorrei morire così, mentre sto perseverando.
Oggi tutto sussurra questo concetto alle mie orecchie. Sembra tiri questo Venticello
che porta voci diverse da diversissimi punti cardinali, che si rincorrono per
formare un discorso che fa più o meno così: “Prima o poi la mia vita finirà, forse
anche per stanchezza fisica nel perseverare, ma come altro potrei vivere? Ho
bisogno di dare tutto ciò che mi passa lo Spirito Santo e tutto il mio amore
per contorno. Non ha senso lasciare qualcosa o fare tutto alla rinfusa. Mi fa
felice solo perseverare e fare tutto bene come se fosse l’ultimo atto d’amore
che faccio per lasciare una scia luminosa che, anche dopo la mia morte, possa
portare al Cielo”
Riuscire a chiudere gli occhi e respirare questo Vento che sussurra
parole divine, è il mio vero riposo. Ascoltare Dio è tutto il riposo che ci
serve.