Il dolore è come una casa in cui si va a riposare.
Cercare di evitarlo è come stare sempre in giro a correre a
destra e a manca nel disperato tentativo di ridere e divertirsi. E’ spossante,
stressante e alla lunga logora più che accettare quel dolore.
Quando alla fine si realizza che non c’è altro da fare che
accettarlo, si avverte una sensazione di riposo di chi ha ritrovato la sua casa
e può andarsi un po’ a sedere sul divano.
Nel silenzio del dolore si manifesta Dio a insegnare cos’è
l’amore e quanto sia connesso col dolore.
In fine, in quest’accettazione pacifica, ci si ritrova con
molte cose preziose in mano: la pace, un arricchimento interiore e il sollievo
d’accorgersi quanto sia tollerabile quella sofferenza. Molto più tollerabile del
Tunnel del Divertimento!!
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