Eccoci di nuovo in un tempo “straordinario”: tempo di festa,
di luci per le strade, di vetrine addobbate, di negozi talmente riforniti di
novità da confondere quelle poche idee che avevi in testa per fare i regali;
tempo in cui i pensieri saltano impazziti da “cosa devo cucinare per il 24?” a
“Oh mamma mia…e cosa prendiamo per zia?”, e mentre acquisti distrattamente il
salmone…mediti di scappare in Alaska per evitare brutte figure sotto l’albero
ma ti ricredi subito pensando che già non sopporti il freddo
italiano…figuriamoci quello della tundra!
Tempo straordinario, durante il quale soffri di sbalzi
d’umore e passi rapidamente dall’euforia di tornare bambina attaccando
decorazioni all’albero canticchiando e sistemando personaggi strani nel
Presepe, alla perdita quasi totale di entusiasmo buttata sul divano, al
pensiero che invece non potrai giocare a niente perché sei troppo “adulta” e
nessun altro vorrà giocare con te a Natale perché saranno tutti troppo stanchi
e….adulti.
Tempo fuori dall’ordinario, in cui ti chiedi se è giusto
essere allegro come un’innocente quando là fuori la gente muore. Mentre in un
tempo ordinario, ti guarderesti bene dal far festa.
Insomma un tempo in cui a uno che guarda da fuori e non sa
cosa è il Natale, sembreresti uno schizzofrenico con doppia personalità e poca
capacità di connettere comunque. Ma cosa c’è di straordinario davvero?
Straordinario è un Dio che da un mondo di armonia, pace e
amore, scende in questo nostro ordinario e poco armonico mondo per portarci il
profumo del suo Cielo. Scende per dirci che possiamo essere bambini, anzi, che
dobbiamo esserlo per tornare a godere del suo regno. Scende a portare una luce
che non è intermittente a seconda se siamo o non siamo coerenti, ma brilla fedele
sul nostro cammino per non farci perdere il sentiero giusto, neanche quando
siamo finiti in un fosso.
Scende per dirci che con Lui la vita sarà Vita per sempre e
chi è morto non lo è davvero e lo rivedremo, perché Lui ha avuto il coraggio di
entrare nella morte. Scende per prendersi i nostri regali che per quanto
inadatti siano o bruttini come i nostri peccati, Lui li riceverà con un
sorriso, li porterà via con sé, lasciandoci quel dolce sapore di essere
accettati, perdonati e graditi nonostante tutto.
Ecco perché tutto è straordinario: perché è divinamente
meraviglioso. E’ la gioia che vado cercando da sempre.
Allora posso sentirmi bambina, posso giocare, posso
sbagliare regalo, posso essere “io” perché conta solo che Dio mi ama e ama la
mia Vita. Posso sorridere e non sentirmi in colpa perché il sorriso è
esattamente quello che Gesù stava cercando in me: la voglia di amare tutti, la
voglia di lottare per far vincere il bene, il desiderio di essere quell’uomo a
immagine e somiglianza con Dio. Questo fa sorridere a Natale! Perché torna vivo
in noi il desiderio di essere amore…non importa cosa mangeremo, cosa ci
regaleremo, conta che Gesù mi ama, perciò io posso essere felice.
E’ inspiegabile come riusciamo a dimenticarlo ogni tanto.
Abbiamo bisogno del Natale per ricordarci che la Vita è nata per noi….per
rendere tutto straordinario. Ora. Sempre.
Buon Natale fratelli
Paola Buccheri
Luminaria..straordinaria! |
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