In un brano del Vangelo di San Giovanni, all’improvviso
risuona la voce di un greco che incontra un apostolo e gli dice: “Vogliamo
vedere Gesù!”
Sì: anch’io voglio vedere Gesù, voglio vedere il suo volto.
Sento che mi basterebbe, che mi riporterebbe a casa. Come quando ti ricordi del
viso di tua madre o tuo padre e dovunque tu sia, ti senti di nuovo in un posto
sicuro. A me capita una sensazione simile anche quando rivedo dei volti
simpatici in TV di personaggi ben conosciuti che mi ricordano quando ero più
giovane e mi riportano alla mente istanti che sembravano dimenticati, momenti
di un passato che mi appartiene e mi suscita un misto di allegria e tristezza.
I volti di chi ami sono come dei codificatori della tua
vita: hai la necessità di vederli per ritrovare il meglio di te stesso.
Così urge vedere il volto di Gesù, per ricordarsi da dove
veniamo, dove sta casa e come ci si torna.
Questa vita è piena di cose senza senso, di malvagità, d’inganni,
disamore e atti di non-carità: tutto ciò stanca, confonde e strema la mia
essenza. Arrivo a pensare di essere io quella fuori luogo. Allora devo fermarmi
e guardare una foto di mamma per trovare un sorriso buono e sentir risuonare
dentro le sue parole e la voce che calma.
Questa vita è colma di KRONOS (in greco: tempo che si
sussegue): d’istanti che passano, si rincorrono, con gli impegni che vanno
assolutamente assolti. Tempo che si lascia dietro uno stressante tic-tac che mi
batte in testa come la sveglia inghiottita dal coccodrillo in Peter Pan!
Eppure gli attimi che ricordo di più e rimangono indelebili
scolpiti nel cuore sono quelli del KAIROS (in greco: tempo nel mezzo, tempo
speciale) quindi il tempo delle cose belle, gli eventi che fanno sì che la vita
sia degna di essere vissuta; come dice la definizione: momenti in mezzo, nel
mezzo del KRONOS, in mezzo quasi a interrompere il tic-tac, come luci
improvvise che danno splendore alla vita e ti fanno risentire il battito del
cuore: unico ticchettio che dovremmo ascoltare e seguire.
Essi sono tutti legati a un volto amato: il momento in cui
ho visto per la prima volta il visetto dei miei figli; quel giorno in cui ho
fatto tanto ridere mamma o quando papà ha cercato il mio sguardo prima di
lasciarmi il braccio all’altare; l’espressione dei miei ragazzi a catechismo
quando scoprono che Dio è buono; lo sguardo trepidante di un’amica che non vedi
da troppo, mentre ti corre incontro; i momenti di preghiera quando sento di
aver capito qualcosa di nuovo.
Tutto questo è il volto di Gesù. Questi momenti che ti
sorprendono nel bel mezzo della vita ordinaria e la rendono bellissima, dandole
un senso. Sono il KAIROS della mia vita: il tempo determinante che va
costruendo la mia vera storia.
Ma c’è di più. Ci sono altri momenti speciali nella nostra
vita, che capitano nel bel mezzo del susseguirsi della routine: momenti di
sofferenza, di grandi e piccoli dolori che anch’essi ricorderemo per molto tempo.
Eppure anche questi sono il Kairos della vita, perché sono quei momenti che
segnano una crescita personale, che ci fanno vedere anche il solito tran tran
di tutti i giorni come una grazia speciale, ci illuminano la mente e il cuore
insegnandoci dal buio dove sta la luce: in ogni singolo istante del nostro
vivere. Ho fatto personalmente questa esperienza il periodo in cui ho avuto dei
dolori così forti a una gamba da non poter stare in piedi e allora mi sembrava
grandioso e persino divertente l’idea di stare in fila al supermercato se solo
l’avessi potuto fare! Questi momenti di dolore sono quelli che ti fanno capire
come la bellezza sia nascosta anche nel semplice KRONOS.
Tramite Dio, si comprende che tutto è KAIROS…tutti i tic tac
della vita lo sono perché il volto di Dio è sempre su di noi, infatti, se solo
si voltasse un istante distraendosi da noi, cascheremmo tutti in terra come
pere troppo mature.
Se il volto di Dio è su di noi, allora stiamo sempre vedendo
Dio: negli occhi dei figli, al supermercato guardando il nonnino che non trova
il tonno, nel sorriso dell’amico, nella ruga che compare allo specchio…ogni istante
è oro. Potremmo dire che per il cristiano il tempo è un susseguirsi di KAIROS,
di momenti speciali, che ci tengono di continuo al centro della vita, perché il
Regno di Dio è già in mezzo a noi.
Sì…posso vedere Gesù..anche da qui.
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