Giro per
casa, passo davanti alla console e , anche se sto correndo, mi attira lo
sguardo…il sorriso della mia mamma li in foto. Una foto che la ritrae tutta
abbronzata, con un vestito elegante da mare e i suoi occhi verdi spiccano
ancora di più sul colorito sano di chi ha trascorso una giornata al sole.
Mi
fermo, torno un po’ indietro per guardarla meglio e alimentarmi ancora del suo
sorriso. Sì, sta sorridendo a me. Proprio a me, ne sono certa. E’ ancora qui
che mi incoraggia, come mi volesse dire che è contenta di ciò che sto facendo
per papà e per tirare avanti senza drammi.
Ma
qualcosa mi si spezza in petto: come posso raggiungerti io? Tu mi sorridi da li
e io come ti posso amare ora? Come posso essere il tuo raggio di sole, come eri
solita chiamarmi? Come posso arrivare fino a te, fare le mie battute per
sdrammatizzare gli avvenimenti della tua giornata e sentirti esplodere in una
risata ristoratrice per entrambe? A chi farò vedere il mio smalto nuovo che
puntualmente dovrò comprare anche a te appena lo vedrai? E quella ricettina di gelato alla fragola che
mi è venuta tanto bene…è inutile che te la scriva o che ti faccia le mie
ciambelline a casa tua mentre chiacchieriamo.
E’
inutile anche che io ti parli di Dio e della mia famosa speranza. Perché tu sei
già con Lui e ora forse starai pensando: “Avevi ragione tu, Paola, Dio è più
buono di quel che pensiamo noi!”…ma non puoi dirmelo.
Vorrei
sentire te, ora, parlare di Dio.
E’
troppo forte il legame fra te e me mamma, troppo vivo per poter credere anche
solo per un istante, che si sia spezzato. Ci sono delle cose di me che sapevi
solo tu e delle cose di te che ho ascoltato solo io.
Tra due
giorni sarà la festa della mamma e ti volevo chiedere perdono se non potrò
mettere nelle tue belle mani i miei soliti fiorellini...ma li metterò lo stesso
a casa e li sistemerò nel vaso in cucina come volevi tu. Ho sempre pensato che
bisogna portare i fiori ai vivi perché se li godano e averlo sempre fatto con
te, mi consola un pò. Cercherò di
ricordarmi la tua gioia nel riceverli.
Il nostro
dialogo mamma non si è interrotto, è solo diventato un monologo, ma come dice
la canzone di Giorgia…”so che mi ascolterai” e questo pensiero mi fa sentire
molto meglio. Fa niente se sono io a non sentirti: lo sai..ho sempre preferito
essere io in difficoltà e non vederci tu in mezzo alla tristezza. La tua
tristezza è finita mamma! Ecco la tua Vera Festa! Presso Dio non c’è tristezza
anche se non sei con me o con Francesca o con papà e questo pensiero sarà per
me un toccasana…il motivo per festeggiare serenamente anche quest’anno la Festa
della Mamma!
Tu
continua a sorridermi dalle tue foto e dal Cielo!
Salutami
Maria e Gesù!
Auguri Mamma!!
Mamma qualche mese fà. Ciao Mamy! |
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