Mentre
faccio la Coroncina della Misericordia, nel ripetere la breve formula che si
recita sui grani dell’Ave Maria, sento nascere un particolare silenzio.
Mi viene in
mente il “ventilabro”, di cui si parla nell’Antico Testamento. Un ventilabro
che scaccia via i pensieri neri e quelli inutili, cioè la sporcizia che inquina
la mente e l’anima, levando spazio ai suggerimenti di Dio. Quelle parole
sussurrate piano all’anima quando in noi c’è silenzio e pace.
Il ripetere
in continuazione quella supplica di misericordia, tiene occupata la mente in
Dio fino a creare una calma pulita nel cuore. Per lo spirito è un vero
ventilabro: cosa c’è di meglio per restare raccolti in Dio, che avere sempre in
bocca il suo nome?
Invocando il
Padre con gioia, fede e speranza (non certo come una formula magica!), non
potrà attaccarci il demonio con i suoi semi di dispersione che cerca far
attecchire in noi: essi moriranno istantaneamente come erbacce recise e gettate
in terra.
Lo Spirito
di Dio soffia e li allontana dal nostro cuore!
Senza quei
pensieri, come in una stanza vuota, il nome di Dio comincia a far eco,
rimbalzando allegro da una parete all’altra, finchè il cuore se ne ritrova
colmo. Non più solo sulla bocca, ma anche dentro il nostro cuore a farne un
Tempio luminoso e arioso.
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