(questo è l'articolo scritto per la mia parrocchia tratto dalle mie riflessioni che troverete ne post "Viaggi nel tempo")
C’era una volta in televisione una serie che adoravo
seguire: “Quantum Leap”! La serie era, a mio avviso, molto ben fatta e mi
affascinava tantissimo perché si parlava di viaggi nel tempo. Qualsiasi serie
tratti quest’argomento mi ha sempre affascinato molto e noto che trova spesso l’apprezzamento
di un vasto pubblico.
In questa serie il protagonista (per motivi troppo lunghi da
spiegare) entrato nel Quantum Leap, si ritrova suo malgrado incastrato nel
passato e nel corpo di una persona che non è lui. Presto scopre di non trovarsi
lì per caso, ma di avere il compito di evitare una certa situazione per
rimediare poi al futuro che avrebbe dovuto affrontare quella persona in
conseguenza alle sue azioni sbagliate. Una volta risolto il problema, il nostro
protagonista saltava con la sua anima in un altro tempo e in un’altra persona
da salvare.
Bello! -Pensavo io- Poter cambiare certi eventi, cambiare
determinate risposte sbagliate, evitare di prendere quelle decisioni che hanno
fatto prendere alla tua vita delle direzioni non propriamente corrette. Bello,
poter fare la cosa giusta evitandosi sofferenza e dolore. Ma questo non è
possibile…
Così restavo lì davanti a sognare e a riflettere su quanto
siamo poco... riflessivi nel nostro comportamento, quando invece abbiamo ogni
giorno al nostro servizio amorevole il consiglio di Dio che si fa sentire, ogni
volta che decidiamo di far silenzio e lasciarlo parlare. Ogni volta che siamo “riflessivi”.
Eppure ancora nulla è perso, perché Dio è il Dio della
misericordia, il Dio che ama la riconciliazione. Anche quando tutto è andato
storto, quando non abbiamo preso una sola decisione giusta, quando abbiamo dato
tutte le risposte più sgarbate e sbagliate alle persone, incrinando malamente i
rapporti con loro…ebbene anche quando tutto il passato è colmo di errori e
senti che tante strade della tua vita si sono repentinamente bloccate, chiuse,
inceppate…Lui ci dà un’altra possibilità: il perdono.
Quando ci accusiamo dei nostri sbagli e peccati, si riapre
una porta nel cuore: la porta della speranza. Dio non ci vuole devastati e ci
perdona, cioè ci dice di andare avanti da li.
Ma non è tutto. C’è qualcosa di più. Ci chiede di perdonare
a nostra volta il prossimo. Allora il nostro viso si fa scuro, il cuore si
appesantisce di nuovo, perché non ne siamo capaci, non ci sembra “giusto”e
mentre lo diciamo, diventiamo “ingiusti”con Dio sempre pronto a perdonarci.
Cominciamo ad accusarlo di chiederci l’impossibile per poveri uomini fragili!
Come mai Dio che è buono, mi chiede di fare una cosa così pesante per me? Forse
per rendermi la vita impossibile? Per umiliarmi e farmi vedere che non sono in
grado? O perché è ingiusto con me che ho tanto subito cattiverie da quella
persona?...No! Perché è una cosa bella da fare per me.
Ho scoperto da poco che il perdono ha una qualità che non avevo
notato prima. Se vi è mai capitato di perdonare qualcuno dal profondo del
cuore, mi capirete! Il perdono che tu dai, getta una luce nuova agli eventi del
passato: li rivedi a colori, senza quella tristezza che aleggiava su di loro,
li rivivi in una prospettiva differente, quella del perdono che stai vivendo
nel presente e ne capisci il significato ultimo che acquistano proprio grazie
al quel perdono. Senti che qualcosa si è sbloccato, come se un disco fosse
rimasto a lungo incastrato da una grossa pietra e ora scorresse nuovamente
facendoti ascoltare la musica che si era fermata tanto tempo fa. E scorgi un
futuro diverso da quello che fino ad ora ti eri immaginato.
Il perdono ti fa viaggiare nel tempo e rimediare in modo
soprannaturale a un passato che è ormai passato, ma che senti sanato, ti fa gioire
nel presente e ti rallegra all’idea di un futuro che si presenta nuovo, mutato
dalla presenza di quella musica che pensavi, non avresti più ascoltato.
Gli scienziati, gli sceneggiatori dei film e telefilm si
sono dati tanto da fare per “inventarsi” un modo di viaggiare nel tempo e
cambiare il passato e il futuro…e nessuno di loro si è accorto che ognuno di
noi ha dentro se stesso in forma potenziale una potente macchina del tempo! Un
Quantum Leap senza paragoni che ci rende dei viaggiatori del tempo che neanche
scompaiono alla vista degli altri, ma si muovono dentro il cuore delle persone
e sono in grado, come Dio, di sanare ferite e portare gioia!
Sì, Dio è veramente buono: se ci chiede qualcosa, è sempre
per ottenerci un bene più grande di quel che crediamo.
In fin dei conti, fratelli, viaggiare nel tempo si può e
anche in un modo migliore di qualsiasi finzione cinematografica, perché alla
fine avremo aggiustato il passato, il presente, il futuro, mantenendo integro
ciò che abbiamo imparato dai nostri errori: questo è di più!! Questo è l’amore
di Dio!... “Buon Viaggio”…
Paola Buccheri
Il protagonista della serie mentre entra nel Quantum Leap |
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