“A quanti l’hanno accolto, ha dato il potere di diventare
figli di Dio”.
Andiamo tutti cercando la felicità, le cose eccezionali, il
miracolo al di fuori di noi, quando in realtà ci portiamo dentro tutto ciò che
cerchiamo.
Accogliere Gesù
significa guardarsi dentro e accorgersi, nel silenzio, che Lui è nel mio cuore.
Apro piano piano la porta e da essa subito esce una luce incredibile che va a
invadere tutta la mia persona. I raggi giungono alla mente che ricorda cose
apparentemente dimenticate, così mi sovviene un’altra frase del Vangelo: “Gesù
con la sua gloria, si è velato agli occhi degli uomini in una carne debole”.
Capisco che l’ha fatto per starci accanto senza farci troppa paura con la sua
luce (segno della sua gloria) e che seguita a farlo ora vivendo nascosto in noi
dietro la porta del nostro cuore.
Attende di essere accolto, cioè che io gli dia ascolto.
Attende che io apra affinché la sua luce mi renda evidenti tutti i doni che ho
per servirlo e tutti i difetti che devo levare di mezzo per camminare verso
Lui. Infatti la sua luce mi fa comprendere le profondità della Parola di Dio
provandone gioia, e già capisco meglio che il mio corpo è qualcosa di sacro
perché in un luogo là dentro vi abita il figlio di Dio che vive ancora in
debolezza per stare con me, velato ancora dalla mia carne.
E il vero miracolo è questo che io posso fare ora, domani e
sempre: aprire quella porta e fare come Gesù, diventare figlio di Dio… “ha dato
il potere di diventare figli di Dio”.
Se la mia umanità è debole, pur nel mio stato di debolezza,
posso prendere l’“umanità”di Gesù: perché anche assumendo l’Eucarestia, accolgo
Gesù! E non lo farò perché è una regola, ma perché Lui è la mia vera luce e non
voglio fare come si narra nel Vangelo: Lui era la Luce ma il mondo non l’ha
voluto, ha preferito le tenebre.
Ora che so come Lui si vela a noi, posso svelarlo in me e a
quanti incontrerò nella mia vita. La Luce si può ancora svelare!
Maria ha accolto la Luce e l'ha svelata a noi! |
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