Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

giovedì 26 gennaio 2023

LASCIARSI AMARE

 In questo VIDEO: Si parla sempre di come sia bello e importante amare il prossimo, ma si trascura il fatto che alle volte questo prossimo ha qualche resistenza a farsi amare. Noi stessi abbiamo paura ad aprire il cuore al fratello. Perchè e come fare per spostare questo sasso pesante.



mercoledì 25 gennaio 2023

IL RISPETTO

 Questa semplice parolina: Rispetto; esiste ancora? Osservando le reazioni di alcune persone che dialogavano poco amabilmente l’una con l’altra, mi è sorto questo tremendo dubbio.

Così sono andata a cercare sul vocabolario il significato etimologico di tale parola. Forse qualcuno di voi lo saprà già, io non ne ero a conoscenza, ma viene dal latino “respicere” che letteralmente si

 traduce con guardare nuovamente, guardare indietro.

Fa pensare a una persona riflessiva che osserva attentamente la situazione in cui si è calato e la contempla quasi dall’esterno. Contempla l’altro, contempla se stesso mentre parla. Chissà, forse si sforza di guardare chi c’è dietro a quell’essere umano col quale ha a che fare.

Certamente, se così fosse, si accorgerebbe che è un individuo uguale a lui: con due braccia, due gambe, una mente per ragionare, occhi con cui guardare e poi, osservando ancora meglio…mani con le quali accarezzare, piedi con i quali correre a giocare con suo figlio, idee preziose, lacrime versate e altre nascoste.

Insomma con un briciolo in più d’introspezione, si accorgerebbe che sta parlando con un’anima, ugualmente figlia di Dio come lui.

Ecco la luce, che illumina ogni cosa della vita, restituendole il suo vero valore e significato.

Non servono spiegazioni complicate o dibattiti culturali per inculcare nella testa degli uomini come e perché portare rispetto per gli altri. Possono essere utili, ma non risolutivi. Perciò facciamoli pure, ma senza la Luce dello Spirito Santo, che è la forza dell’Amore divino, non potremo inculcare nulla nelle menti di noi esseri umani. Anche perché non è nella mente che una cosa preziosa come il rispetto si può fissare.

Sono sbagliati gli attrezzi di lavoro e il materiale stesso.

A quanto pare, tutto nasce da una forma di contemplazione dell’altro. Che cosa guardo? Sto guardando un figlio di Dio. Che cosa so di lui? Forse nulla, ma so che è Suo figlio. Come tratterei un figlio di Dio? Deridendolo, percuotendolo e dividendo le sue vesti per giocarle a sorte? Non ci ha fatto orrore leggerlo nel Vangelo? Meditiamo.

Inoltre nella nostra uguale dignità di figli, come in una famiglia, siamo meravigliosamente diversi perché abbiamo ricevuto dal Signore doni diversi; per rendere splendida la vita, per renderci complementari: io non so fare un’iniezione, ma l’altro sì, grazie a Dio, oppure lui non sa scrivere una dichiarazione dei redditi, ma io sì…e così via. E’ in quell’uguaglianza che devo sentire nascere il rispetto per l’altro, perché è ciò che vorrei io; è in questa diversità di doni che devo percepisce il mio rispetto per l’altro, perché vorrei che tutti apprezzassero le mie capacità, anche se non sembrano speciali.

Molti credono che il rispetto vada guadagnato, e questo incute un senso di perdita in me, perché immediatamente mi sorge la domanda: cosa dovrò mai fare per guadagnarmelo? Forse ho già perso in partenza.

Riportandolo al significato etimologico, cosa significa che va guadagnato il guardare nuovamente la persona che hai davanti? Anche fosse un genio della fisica nucleare, da che cosa si evincerebbe a meno che non me lo dica subito?  Dovremmo tutti noi portare un cartello appeso al collo con su scritto il titolo di studio o un curriculum vitae per guadagnarci il “rispetto” dell’altro? Per far sì che ci riconosca come figli di Dio? Non vedo collegamenti fra una cosa e l’altra.

Ogni essere umano è un figlio Suo e nessuno di noi porta cartelli appesi al collo dove questa informazione si possa leggere perché non ha senso: lo siamo tutti. E’ forse questa l’informazione che ci siamo persi per strada.

Voglio ancora tornare alla definizione del vocabolario italiano: Guardare nuovamente. Non specifica chi guardare. E’ un guardare l’insieme: l’altro, se stessi, la situazione. Se solo ci soffermassimo a vedere noi stessi rispondere sgarbatamente a uno sconosciuto, oppure usare modi rudi col proprio nonno che ormai ripete sempre le stesse frasi…come ci sentiremmo?  Forse rischieremmo di perdere il rispetto per noi stessi perché si offuscherebbe il volto, anche solo umano del nostro essere; ma soprattutto si adombrerebbe la luce della nostra anima che dovrebbe essere la Casa della Luce, il nido dell’Amore in quanto figli di Dio.

Rispettare gli altri è anche rispettare se stessi. Mi comporto con rispetto verso il prossimo che è amato da Dio Padre, anche perché ho stima di me che sono figlio di tale Padre, ed è quello il volto che voglio mostrare a tutti. Me lo merito. Se lo meritano tutti gli altri. Al di là di chi sono, cosa fanno per vivere e persino di quali peccati abbiano commesso. Perché trattando gli individui con tale rispetto, forse qualcuno riscoprirà di essere figlio di Dio, e guarderà nuovamente indietro la sua vita per recuperare ciò che credeva perduto: l’Amore del Padre.

In fondo il rispetto è una forma di riflessione, è tenere una porta aperta verso il nostro mondo interiore, verso la nostra anima. Lì dove risiede Gesù che ci fornisce la Luce per capire il senso degli eventi della vita.

Siamo esseri molto imperfetti, perciò sbagliamo con una certa facilità, ecco perché ci conviene tenere questa porta sempre aperta e farci insegnare da Gesù come avere rispetto di questa nostra anima tanto preziosa!  Così facendo metteremo le basi per un mondo migliore: alle volte è più semplice di quello che si pensa, basta “guardare nuovamente”.



 

 

 

 

 

martedì 17 gennaio 2023

LA PECCATRICE

 In questo VIDEO: Come sa perdonarci Dio. Come sa dimenticare i nostri errori quando ancora noi non li abbiamo dimenticati. Come si risana il nostro cuore e quello di Dio tramite l'amore per ogni persona che incontriamo.




lunedì 2 gennaio 2023

BENEDETTO XVI

 In questo VIDEO: Il teologo dell'Amore che sapeva far riscoprire dentro al cuore di noi uomini un Dio molto Vicino e spiegare con intelligente chiarezza per quale motivo sperare e vivere la gioia Vera. Un ringraziamento dal profondo del cuore!