Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

martedì 21 luglio 2015

ROCCE

Sapete amici, credo che questa vita sia davvero colma di insicurezze, delusioni  e sofferenze di ogni genere. A vederla così come ci si presenta ogni giorno sembra molto traballante; e la nostra felicità soggetta a troppe incognite vaganti nell'espressione algebrica di una giornata.
In realtà è così se davvero si fà dipendere tutta la felicità da queste incognite che stanno al di fuori di noi e della nostra capacità di interagire con esse; e non può essere così: non è umano.
Mi spiego meglio. Se io mi alzo contento la mattina e poi lascio che gli eventi imprevisti che accadono mi privino della mia gioia, allora io sono solo un tiro a segno che nel corso della giornata, della settimana o del mese, si riempirà di buchi fatti da queste freccette impreviste. Alla fine della mia esistenza io sarò un cola-brodo devastato senza alcuna stabilità interiore.
Non può andare avanti così.
Una giornata può essere migliore o peggiore di un'altra, ma non posso restare alla mercè degli eventi. La mia gioia, la mia pace deve vivere stabilmente dentro di me. Potrà essere turbata, potrà essere momentaneamente oscurata, ma non potrà essermi tolta di netto.
E' come quando, assetati di amore, ci si crogiola nel dolore di non essere amati. A che serve? e perchè io devo vivere senza amore solo perchè non sono venuti a bussare alla mia porta per amarmi? Ognuno di noi ha l'amore dentro di sè, tantissimo, da dare al prossimo...e allora se vogliamo una vita piena d'amore pur non ricevendolo, possiamo darlo agli altri. Allora diventeremo delle persone "amabili" che col tempo, appunto, troveranno tanti "datori" di amore.
Lo stesso con la pace e con la gioia.
La pace è la consapevolezza di voler vivere sempre nel bene, di voler migliorare come esseri umani, di fare del proprio meglio...e allora saremo in pace con noi stessi e con gli altri e profumeremo il nostro ambiente di pace..tanto da attirarla intorno a noi.
La gioia è la consapevolezza di essere amati da un Dio che, non sta li a punirti, ma che tifa per ogni tuo atto buono; la gioia è sapere che amerò e avrò un sorriso anche se la mia vita sarà piena di imprevisti dolorosi. Apro una parentesi a riguardo: avete mai notato che quando vi capita una cosa spiacevole o drammatica, le persone attorno si comportano come se tu dovessi ora dimostrare "quanto soffri" con pianti e strepiti? questa è un fattore che mi appesantisce tanto. Dover dimostrare che soffro. In genere io godo di una grande pace, di fede e di pensieri positivi, per cui pur soffrendo, non ho le reazioni che gli altri si aspetterebbero e ciò li sconvolge. Ultimamente ho capito che questa è una componente aggravante sui problemi: l'opinione altrui da dover soddisfare. No, basta.
Se Dio mi concede la calma necessaria per avere comunque un viso sereno, è una grazia, è la dimostrazione che la gioia non è morta e non fà nulla se il resto del mondo non mi comprende. Non sprecherò energie nell'interpretare il ruolo della donna davvero sofferente come il mondo sa riconoscere. Il mio soffrire è nel cuore del Padre.
A me resta la gioia della certezza che ogni evento, anche il più drammatico, per quanto doloroso sia, porterà con se qualcosa di buono, di bello e che c'è un Padre che mi ama oggi più di ieri.
Questa si chiama stabilità. 
Dio fà di noi delle rocce, contro le quali si infrangono alle volte dei flutti molto violenti, che alla fine ci levigano e rendono più lucenti...ma che restano meravigliosamente salde.
Beati voi che piangete....perchè sarete consolati.....


2 commenti:

  1. Ciao ho letto per caso incipit al tuo interessante post e mi ha colpito una frase su cui mi trovo spesso a riflettere:
    "perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone". Io ho sviluppato una teoria, tanto da scriverci un libro che la felicità a volte è sconveniente e da alcuni puo' essere traattato come un pericolso virus.

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    1. Ciao! interessante! Anche io credo una cosa del genere! Abbiamo paura di credere nella felicità perchè c'è sempre il rischio di perderla, perciò è più facile credere nelle cattive notizie, nel buio che fà parte della nostra esistenza...eppure dovremmo tenere presente che la Luce è sempre più forte del buio..basti pensare che per vedere qualcosa in un salone buio, basta già accendere un fiammifero!! :))

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