Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

giovedì 7 luglio 2016

IL DIO VICINO

(Frasi estrapolate dal libro con lo stesso titolo, di Benedetto XVI. Frasi che a me hanno fatto battere forte il cuore e trasmesso una speranza e una pace non spiegabili a parole. Quest'anima è geniale e tenerissima!)

-Nessuna persona può con le proprie forze dare avvio alla salvezza, ma il suo "sì" è integralmente avvolto nell'amore di Dio che l' abbraccia prima ancora che ella nasca. Tutto è grazia. La grazia non sopprime la libertà, la crea.

-Il Logos infinito si è fatto piccolo, un Bambino. Ma anche: la Parola incommensurabile, la pienezza intera della Sacra Scrittura si è racchiusa in questa unica frase: "E il Verbo si è fatto carne".

-Colui che ritiene che la fede è soddisfacente solo se, per così dire, è premiata con la dannazione degli altri, misconosce il nucleo della fede. Perchè ama solo sè stesso e non il Creatore a cui appartengono tutte le creature. La gelosia della salvezza non è cristiana.
Se siamo così stiamo vivendo la fede come un peso. Dobbiamo smetterla di pensare che in fondo sarebbe stato meglio non credere; dobbiamo liberarci dall'idea folle secondo cui la disoccupazione spirituale sarebbe meglio della vita con la Parola di Dio. Gesù è morto per tutti.

-La volontà salvifica di Dio non implica che tutti gli uomini giungano necessariamente alla salvezza. C'è la potenza del nostro rifiuto.

-Per l'istituzione dell'Eucarestia non basta la sola ultima cena...non restano parole, sono state sostenute e riempite con la sua morte reale.E anche la morte non è rimasta vuota perchè c'è stata la resurrezione: il Suo amore è stato più forte della morte, il senso è più forte del non senso.
PAROLA-MORTE-RESURREZIONE: luogo da cui proviene l'Eucarestia.

-Nell'Eucarestia è chiamata per nome la morte e ci è posta di fronte la strada per la vita che supera la morte.

-L'Eucarestia ci dice che Dio dona sè stesso perchè noi possiamo donare.

-Quanto più camminiamo con Dio, tanto più diventiamo coscienti che il Dio che apparentemente ci tormenta è colui che veramente ama, a cui possiamo abbandonarci senza resistenze e timori. Quanto più scendiamo nella notte del mistero incompreso e ci affidiamo a Lui, tanto più lo troviamo, troviamo l'amore e la libertà che ci sostengono attraverso tutte le notti. Dio dona perchè noi possiamo donare.

-Non possiamo comunicare col Signore se non lo facciamo tra di noi; se ci presentiamo a Lui, dobbiamo anche andare incontro l'uno all'altro diventando insieme una sola cosa.

-L'orientamento interiore della nostra vita cristiana dovrebbe essere che noi impariamo a guardare davvero e sempre di più a Lui, a tenere gli occhi fissi del nostro cuore su di Lui.

-Nel caso del cibo comune, l'uomo assume delle cose e queste vengono da lui assimilate così da diventare parte della sua sostanza. Con l'Eucarestia avviene il contrario. Quando ci comunichiamo, significa che veniamo fatti uscire da noi stessi e assimilati da Lui. Diventiamo una cosa sola con Lui e la comunità dei fratelli.

-"Questo è il mio corpo" significa: questa è tutta la mia persona presente nel mio corpo (anche lo Spirito).

-Il corpo nostro è allo stesso momento limite e ponte verso gli altri.
Limite: dove c'è questo corpo non può essercene un altro; se sono in questo posto, non sono allo stesso momento in un altro. E' il limite (il corpo) che ci divide gli uni dagli altri. L'interiorità, tra l'altro, resta nascosta.
Ponte: il corpo mi porta verso gli altri a incontrarli con la vista e i gesti io capisco gli altri: comunico.

-Per questo si può vivere se stessi e la propria corporeità in maniera differente: la si può vivere più in direzione della chiusura o più in direzione della comunione.
Si può essere tanto egoisti da vivere solo la chiusura e non l'apertura. Il corpo allora diventa separazione che esclude ogni comunione: non permettendo a nessuno di venire in contatto con la propria interiorità.
Ma abbiamo anche la capacità di donarci, di essere vicini agli altri al di là dei limiti (telepatia).
RISURREZIONE significa molto semplicemente, che il corpo cessa di esistere come limite e che ciò che in esso è comunione rimane.

-Essere RISORTO significa essere comunicabile. Comunicarsi significa entrare in comunione con Gesù, per mezzo di Lui superare il limite e diventare capaci di Resurrezione.

-TRANSUSTANZAZIONE: non è un semplice cambio di sostanza o il vivere insieme di due sostanze (il pane e il vino)
Per esempio: se le cose materiali vengono recepite nel nostro corpo come nutrimento, se cioè, la materia diventa parte di un organismo vivente, questa medesima materia resta la stessa, eppure è cambiata comunque in quanto parte di una realtà nuova. Così nella Transustanzazione, il Signore si impadronisce del pane e del vino, li solleva dai cardini del loro essere usuale innalzandoli a un nuovo ordine.

-Nell'Eucarestia la sostanza è trasformata, cioè, cambia il vero fondamento dell'essere.

-Dove Cristo è diventato presente (come nel pane) non può più essere come se non fosse accaduto nulla: l'essere cristiani è trasformazione, conversione. Ci rende nuovi...il mondo può rinnovarsi.

-L'adorazione eucaristica: Cristo viene nei cuori e visita le coscienze dei nostri fratelli. Chi guarda il volto del Signore ne riceve quella purificazione della coscienza che è presupposto per il miglioramento della realtà umana.

-L'Eucarestia è la pace che viene dal Signore.

-La celebrazione eucaristica è pace: è presenza di Cristo e quindi spazio di una pace nuova, di una amicizia che supera tutti i confini, dove ciascuno è a casa propria.

-La vita umana è anzitutto ricerca del SENSO, di una parola che possa indicarmi una via e donarmi un orientamento. La vita è ricerca di COMUNIONE capace di dare all'uomo il sostegno di cui ha bisogno, perchè l'uomo è stato creato per il NOI. Si tratta di ricerca di AMORE.

-Cristo ha veramente condiviso se stesso, si è dato nel pane spezzato, dicendoci che la sua vita è la nostra.

-L'orante vede Dio e sperimenta che non ha bisogno di nulla di più, che nel contatto con Dio gli è dato tutto, la VERA VITA.

Tanto vicino..da stare nelle nostre mani

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