Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

venerdì 8 luglio 2016

LA GIOIA DELLA FEDE

-Dio ha fatto il mondo perchè ci sia un luogo dove Egli possa comunicare il suo amore e dal quale la risposta d'amore torni a Lui. Davanti a Dio il cuore dell'uomo che gli risponde è più grande e più importante dell'intero cosmo.

-La vita è relazione con Colui che è la sorgente della vita. Se siamo in relazione con colui che non muore, che è la vita stessa e lo stesso amore, allora siamo nella "vita". Viviamo.

-Se nella mia vita tralascio l'attenzione per l'altro, volendo solo compiere i miei "doveri religiosi" allora si inaridisce anche il rapporto con Dio: è un rapporto corretto ma senza amore. I Santi hanno attinto la loro capacità di amare il prossimo, dal loro incontro col Signore eucaristico e questo incontro ha acquisito profondità nel loro servizio agli altri.

-"AGAPE" è l'amore oblativo di chi cerca esclusivamente il bene dell'altro.

-"EROS" è l'amore di chi desidera possedere ciò che gli manca e anela all'unione con l'amato.

-In verità, solo l'amore in cui si uniscono il dono gratuito di se e il desiderio appassionato di reciprocità, infonde un'ebrezza che rende leggeri i sacrifici più pesanti.

-La passione del Signore continua nelle sofferenze dell'uomo. Dobbiamo rinsaldare la nostra speranza e il coraggio di portare ciascuno la propria croce con umiltà, fiducia e abbandono in Dio, certi del suo sostegno e della sua vittoria.

-Ai cristiani non è risparmiata la sofferenza perchè il vivere la fede esprime il coraggio di affrontare la vita e la storia più in profondità. Tuttavia solo sperimentando la sofferenza, conosciamo la vita nella sua profondità, nella sua  bellezza, nella grande speranza suscitata da Cristo crocifisso e risorto.

-Ci anima la consapevolezza che soltanto Cristo può pienamente soddisfare le attese profonde di ogni cuore umano e rispondere agli interrogativi più inquietanti sul dolore, ingiustizia, male, morte e aldilà.

-La "conversione" di Pietro si realizza pienamente quando rinuncia a voler salvare Gesù e accetta di essere salvato da Lui e dalla sua croce: la fede deve passare attraverso lo scandalo della croce per diventare ROCCIA sulla quale costruire.

Lo Spirito Santo è amore. Esiste il Figlio che parla col Padre. E ambedue sono una cosa sola nello Spirito, che è, per così dire, l'atmosfera del donare e dell'amore che fà di loro un unico Dio.

-Noi non dobbiamo soltanto sapere qualcosa di Lui (di Gesù) ma mediante Lui stesso essere ATTRATTI IN DIO. Ecco perchè morire e risorgere per Lui: perchè ora non si trova più in un determinato luogo, ma ora il suo Spirito Santo emana da Lui ed entra nei nostri cuori unendoci al Dio trino.

-Ciò che spesso viene espresso col termine "Gender" si risolve nell'autoemancipazione dell'uomo dal creato e dal Creatore.
Le foreste meritano la nostra protezione, ma non la merita meno l'uomo come creatura nella quale è iscritto un messaggio che non significa contraddizione della nostra libertà, ma la sua condizione.

-Leggendo la Scrittura, noi possiamo anche oggi quasi vagare nel giardino del Paradiso e incontrare Dio che passeggia lì. Spirito Santo e Parola di Dio vanno insieme.

-Lo Spirito Santo produce unità e comprensione, là dove ci sono estraneità e lacerazioni. Quando una persona o una comunità, si chiude nel proprio modo di pensare e di agire, è segno che si è allontanata dallo Spirito Santo.

-L'azione dello Spirito non è un EGUALITARISMO! A Pentecoste gli apostoli parlano lingue diverse in modo che ciascuno comprenda il messaggio nel proprio idioma. L'unità dello Spirito, si manifesta nella PLURALITA' della COMPRENSIONE.

-Più una persona umana si dona, più trova se stesso.

-Il PECCATO ORIGINALE: l'uomo non si fida di Dio; cova il sospetto che Dio gli tolga qualcosa della sua vita, che noi saremo pienamente esseri umani soltanto quando l'avremo accantonato, realizzando così in pienezza la nostra libertà.
Egli vuole attingere dall'albero della conoscenza il potere di plasmare il mondo e vincere con le proprie forze la morte e le tenebre. Così vive la menzogna.
L'uomo non si fida dell'amore. L'amore non è dipendenza, ma dono che ci fà vivere. Siamo liberi e noi stessi quando viviamo nella Volontà di Dio, perchè questa non è imposta all'uomo, ma è nella sua natura, inscritta in lui che lo rende a immagine e somiglianza di Dio e perciò libero.

-Nella Festa dell'Immacolata Concezione nasce in noi il sospetto che una persona che non pecchi affatto sia in fondo noiosa. Pensiamo che patteggiare un pò col male, riservarsi un pò di libertà contro Dio in fondo sia bene, addirittura necessario.

-L'uomo che si mette nelle mani di Dio, non si allontana dagli altri, ritirandosi nella sua salvezza privata; al contrario, solo allora il suo cuore si desta veramente ed egli diventa una persona sensibile e perciò benevola e aperta.

-Più l'uomo è vicino a Dio, più è vicino agli uomini. Ecco perchè Maria ci è così vicina.

-Il cuore di Maria, mediante l'essere e il sentire insieme con Dio si è allargato...così Lei è per noi consolazione, incoraggiamento, speranza.

-Abbi il coraggio con Dio, compromettiti con Lui, allora vedrai che la tua vita diventa ampia, illuminata, non noiosa, ma piena di infinite sorprese.

-L'Eucarestia è una Pentecoste perpetua, poichè ogni volta che celebriamo la Santa Messa riceviamo lo Spirito Santo che ci unisce più profondamente a Cristo e in Lui ci trasforma.

-Il Suo morire (di Gesù) è un atto di amore. L'amore è immortale. Per questo il suo andare via si trasforma in un nuovo venire, in una forma di presenza che giunge più nel profondo e non finisce più.

-Egli (da risorto)è in grado di passare non solo attraverso le porte esteriori chiuse; può passare attraverso la porta interiore tra l'io e il tu; tra l'oggi e ieri, tra passato e domani.

-Voi diventate (attraverso il Battesimo) un'unità, sì, una cosa sola con Lui, e così una cosa sola tra di voi. 
I credenti non sono mai totalmente estranei l'uno all'altro. Siamo in comunione a causa della nostra identità più profonda: CRISTO IN NOI.

-Nel Battesimo, Gesù, ci tira su verso di se, ci attira dentro alla vita vera. Ci prende come per mano, ci conduce sulla via che passa attraverso il Mar Rosso di questo tempo e ci introduce nella vita duratura vera, giusta. Non lasciamo questa mano.

-Il CERO PASQUALE: c'era l'usanza di far accendere il cero pasquale per mezzo di un cristallo direttamente dal sole: si riceveva la luce e il fuoco dal cielo  per poi accendere da essi tutte le luci. Gesù Cristo ha veramente preso la luce dal Cielo e l'ha portata sulla terra.
La luce della VERITA' e il fuoco dell'AMORE.

-Non sappiamo affatto in fondo che cosa desideriamo. Ciò che sappiamo è solo che non è questo. Tuttavia nel non sapere, sappiamo che questa realtà (la Vita Eterna) deve esistere.

-Questa cosa ignota è la vera "speranza"che ci spinge e il suo essere ignota è al contempo, la causa di tutte le disperazioni, come pure di tutti gli slanci positivi e distruttivi verso il mondo autentico.

Possiamo cercare di uscire col nostro pensiero dalla temporalità e presagire che l'Eternità non sia un continuo susseguirsi di giorni del calendario, ma qualcosa come il momento colmo di appagamento, in cui la totalità ci abbraccia e noi abbracciamo la totalità. Sarebbe il momento dell'immergersi nell'oceano dell'infinito amore....mentre siamo sopraffatti dalla gioia.

-L'uomo è spiegabile solamente se c'è un Amore che superi ogni isolamento, anche quello della morte.




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