Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

mercoledì 10 gennaio 2018

PACE...NON CERTO DI QUESTO MONDO

Ho letto su una di queste frasi che circolano su internet che far uscire il proprio dolore alle volte può aiutare a non far scoppiare il cuore e magari a rendere il tutto più sopportabile senza finire col cuore indurito. Ci ho riflettuto e credo proprio che sia vero. Così stasera, differentemente da tutte le altre volte che ho scritto su questo blog, voglio tirare fuori il mio dolore.
Sono costretta a prendere atto che alcune persone si sono approfittate della mia bontà e buona fede e mi hanno trattata in un modo che certamente non induce a sentirsi amati. Ma tutt'altro: rifiutati.
Nella mia abitudine a voler giustificare e guardare al lato positivo degli altri, capisco che ciò è stato fatto per motivi precisi che non vertono a farmi volontariamente del male, si tratta di comportamenti egoistici e di chiusura verso il prossimo. Quindi diciamo che "li giustifico" ma resto lo stesso attonita e basita.
Davanti al dolore della vita, alla morte, alla malattia, in genere l'essere umano si ferma a riflettere su cosa conta e cosa no. A me perlomeno capita. E di sovente gli avvenimenti tristi mi inducono a pensare che le cose che hanno davvero importanza sono poche e sono a portata di realizzazione di tutti: usare il tempo per amare, per sorridere, per architettare la felicità propria e degli altri, senza risparmiarsi. Sicuramente non sono sempre capace di agire con perfezione, ma lo sforzo è costante...forse perchè di brutte fini "evitate" per un pelo, ne ho viste tante nella mia vita.
Ora, vedere che di fronte a eventi che rammentano quanto sia fugace il tempo e quanto siano inutili molte delle cose che ci preoccupano...mi rattrista ancora di più dell'evento triste. Mi spiego?
In questa constatazione di essere rifiutata e non amata, mi nasce comunque in cuore un pensiero assolutamente avulso da rancore: che lo sforzo immane che si fà nella vita per essere buoni e umanamente "divini", quello sforzo che alle volte pare essere totalmente inefficace, la solita lotta contro i mulini a vento....invece produce dei frutti inaspettati che emergono proprio in queste difficili occasioni: non sentire rancore, pur non capendo e non condividendo le idee degli altri; per non parlare della immensa pace che proviene da un profondo inperscrutabile e inspiegabile; pace che resta ferma pur dentro il dolore. L'idea che quella è la presenza di Dio.
Ecco, questa è la mia esperienza colma di tristezza eppure colma di pace. Una pace non certo di questo mondo.
Buona serata a tutti




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