Nulla và
perso nell’economia santa dell’amore spirituale. Come è confortante! Tutti i
sacrifici che si fanno, anche se nessuno li vede o ne verrà mai a conoscenza,
servono a qualcosa. Magari arriveranno i frutti in un luogo lontano nel mondo,
ma arriveranno. Gesù non butta niente di ciò che abbiamo dato.
Il mestiere
del diavolo è sussurrare la solita frase: “ E’ inutile”. La dice nelle nostre
orecchie, la insinua nella mente: “ma per chi mi sto sacrificando tanto? Per
chi? Nessuno mi comprende, nessuno si accorge di quanto do e di quel che faccio
per Gesù. Forse è tutto inutile. Non cambia niente, non vedo risultati…”
Ma non è
così. Si tratta soltanto di un pensiero serpeggiante nella mente che gioca
sulle mie paure psicologiche e con la mia intelligenza; gioca sulla mia
capacità di trarre conclusioni: il sillogismo.
Dote quasi
matematica del ragionare che non lascia via d’uscita: 2+2=4. Non c’è scampo. Eppure,
queste sono soltanto le coordinate terrestri. Servono a chi è del mondo e
basta. Noi, come figli di Dio, abbiamo una coordinata in più che allarga la
nostra visione intellettuale e spaziando nelle nostre idee ci presenta una
nuova dimensione. Un po’ come Superman, noi veniamo da molto lontano e sappiamo
usare le capacità di Quel luogo: veniamo dal Cielo e possiamo usare le
coordinare celesti. Abbiamo uno spirito che tappa la bocca ad un sillogismo riduttivo.
Posso
volare! Metto le ali al mio pensiero e mi faccio condurre dal cuore. Arrivo a
sfiorare il Cielo, mia antica e futura casa. E in questo volo comprendo come
sia importante ciò che prima sembrava
inutile nel freddo e arido ragionare sillogistico. Perché mi ricordo che Gesù
raccolse le ceste dei pani e pesci “avanzati”…quelli che non erano
serviti…quelli “inutili”agli uomini. Li recupera ancora Lui, oggi come allora e
li usa per chi ancora ha fame, ne ha bisogno. Per coloro che io non conoscerò
mai.
Si soffre,
sì. Li per li è difficile focalizzare l’importanza delle nostre buone azioni
andate perdute o addirittura derise. Tutti soffriamo perché ci tocca vivere in
un posto dove comandano il corpo e la mente, e vivere di spirito è essere dei
“diversi”. Come fossimo ciliaci: apparentemente sei uguale agli altri, ma se
non ti nutri del tuo cibo personale, stai male e perdi le forze. Devi
assolutamente mangiare un altro tipo di pane che ti nutra meglio e ti guarisca
da questo tossico della terra. Continuamente, senza poter smettere. Soffri
perché non capisci come mai molti si trovino bene così e tu devi faticare tanto
per star “quasi normale”.
Io Sono una
ciliaca spirituale. Non posso permettermi di lasciare la mano di Gesù nemmeno
per un istante, perché altrimenti
deperisco subito come un fiore senza acqua. Sono anche io da salvare.
Ma che bello
sapere che è il Pane del Cielo che mi nutre e che è Gesù in persona che mi sta
facendo volare.
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L'amore avanzato andrà a chi ne ha fame |
La scienza è incapace di dare la spiegazione della vita, al suo essere, alle sue gioie e tribolazioni .... al tempo; solo la fede, solo la consapevolezza ci può fornire il senso di questa esistenza : sono contento di credere, come sono felice di essere ottimista..... sempre. Bellissimo post complimenti.
RispondiEliminaSono d'accordo con te!! Felice che ti sia anche piaciuto il mio post!! La mia fonte di allegria e ottimismo è sempre stato Dio e mi piace dirlo a tutti! Un abbraccio! Grazie ancora
EliminaPaola