Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

lunedì 15 dicembre 2014

UNA PORTA APERTA VERSO IL CIELO

                          
L’altra mattina è venuta a casa mia una persona cara che non si era comportata bene con me e non si era fatta più vedere o sentire, con mio grande dispiacere…perché mi mancava tanto. Appena arrivata, si è seduta, ha incominciato a chiacchierare e poi abbiamo pranzato assieme. Ho notato con stupore che dentro di me non si muoveva niente: nessun desiderio di chiedere spiegazioni o far pesare quella sua involontaria mancanza. Come se non fosse mai successo niente.
Ho allora compreso che quel fenomeno avveniva perché desideravo semplicemente la sua compagnia e che tutto il resto non contasse più. Volevo averla accanto, parlarle, ridere insieme e dividere il pranzo con lei. Perché le voglio bene!
Allora ho compreso che Dio mi stava insegnando qualcosa, e cioè che con Lui è uguale: tutto quel che vuole, è tenerci accanto, poterci nutrire di sé, parlare, accarezzare. Ci vuole con Lui. Non ci fa parola dei nostri errori, non ce li rinfaccia; non li ritira fuori per il semplice fatto che li ha già dimenticati. Così si comporta chi ama e quindi Dio. Quale pace il pensiero di riaccostarsi a Lui tramite la Confessione: viene quasi voglia di correrci subito.
Gesù è un maestro insuperabile, infatti, durante la stessa giornata mi ha permesso di leggere un racconto su Maria Goretti che mi ha fatto esultare di gioia per vari motivi, non ultimo la sensazione di aver avuto una conclusione al discorso sul perdono iniziato quella mattina stessa.
Il perdono dato dalla Goretti al suo uccisore, ha compiuto il miracolo della totale e bellissima redenzione dello stesso. Perdonare i fratelli significa rimettere (cancellare) loro la parte di peccato che ha toccato noi, quella che ci riguarda. Tale remissione ottiene presso Dio una porta aperta verso il Cielo per noi ma anche per coloro che stiamo perdonando.

Sentirsi graziati, è sentirsi senza manette ai polsi, senza sbarre davanti agli occhi. Il perdono ottenuto ci induce a piangere rendendo il nostro cuore di carne e non più di pietra. Tanto da voler ringraziare il mondo e Dio per quella gioia e tramite essa già diveniamo più forti sulla via del bene. Il perdono rinvigorisce. Converte il perdonato e chi perdona. Ho imparato che Dio è già dimentico dei nostri errori nel momento in cui ci accostiamo a Lui per dirglieli e che noi compiamo miracoli sugli altri solo perdonandoli: ci apriamo una porta verso il Cielo!




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