“La ragione dell’uomo porta
insita l’esigenza di ciò che vale e permane” (Benedetto XVI dalla sua Enciclica
sulla fede).
Cioè? La verità è che siamo
tutti alla ricerca di qualcosa per cui valga la pena vivere e che sia stabile e
non cambi in continuazione!
Mai come nei tempi che corrono,
si fa chiara alla mente la necessità di trovare qualcosa che abbia un valore
assoluto, un punto di riferimento!
Chissà se Battiato non volesse
esprimere questo quando cantava “Cerco un centro di gravità permanente…”
Ora che si avvicina Natale e
diventiamo un po’ più riflessivi, riscopriamo quest’urgente bisogno di
stabilità, sicurezza, in grado di darci una regola per consentire una vita
dignitosa, che magari comporti anche dei divieti, perché no!
Come quando da bambini, se
qualcosa ci spaventava o confondeva, correvamo fra le braccia della mamma. Ecco
il centro di gravità permanente di un bambino: l’amore della mamma!
Una persona che sa dire anche “no”
e che lo fa solo per il nostro bene; quell’essere attento e premuroso che mi
cucina cibi gustosi e che mi sta accanto quando sono ubbidiente e quando non ne
sono capace e dovrà correggermi. Ma che, di certo, non cambierà il suo
sentimento per me.
L’uomo cerca, anche da adulto,
la dolce stabilità di una madre saggia e colma d’amore.
E se la ricerca è sincera e
perseverante…inevitabilmente incontrerà Gesù, dentro il proprio cuore. Si
ritroverà in uno splendido viaggio verso il Cielo e alla fine incontrerà anche
Maria: la Mamma.
In braccio a Lei, cioè
guardando la vita dal Suo punto di vista, scopri qualcosa di veramente nuovo:
che la fede è una cosa concreta.
Scopri che Maria, nel suo
abbandonarsi alla volontà del Padre ha dovuto immediatamente agire: cambiare
tutta la sua vita terrena con le sue abitudini, fare silenzio quando era
davvero difficile, mettersi in viaggio, fare i bagagli e scappare. Tutto questo
per un’altra azione concreta: partorire al mondo il Salvatore. Il Quale ha poi agito
sull’umanità in modo determinante guarendola, portando speranza, facendosi
uccidere per questa. Tutte azioni reali che restano nel tempo, nella storia e
nel cuore delle persone salvandole.
Scopri, attraverso Lei, che la
fede porta ad agire. La Sua vita m’insegna che l’obbedienza a Dio cercando di
realizzarne la volontà, anche nel silenzio, è ciò che cambia in meglio il mondo,
che fa sentire salvati i fratelli, ciò che mi rende stabile in mezzo a mille
difficoltà.
Non è quindi la prepotenza, l’alzare
la voce con arroganza o l’opprimere il prossimo che ci rende grandi e valorosi,
ma questa potentissima dolcezza attiva di Maria che si alza le maniche per
rendere visibile la fede, al punto da far venire al mondo un Bambino di nome
Gesù.
Anche noi possiamo dare
bellezza e stabilità alla nostra vita e a quella di chi ci vive accanto.
Perché la fede ci farà
avvertire come un’urgenza guardarci attorno e soccorrere chi ne ha bisogno, con
un pane o una carezza. Perché la fede mi spinge come un’innamorata a parlare di
quest’amore per un Dio che mi ha salvato dallo squallore di una vita troppo
materiale. Perché la fede, come Maria, mi fa vedere che l’unico senso che ha il
mio esistere è amare.
In questo modo il mio passaggio
su questa terra è bello, sicuro, appagante, con un centro di gravità
permanente. E per quanti eventi difficili e strani mi potranno capitare non
perderò l’equilibrio perché resterò saldamente agganciata al Cielo.
Non facciamoci mai più dire che
la fede è una sciocca soluzione della mente per sentirsi consolati. Facciamo
vedere al mondo che quando si ha fede, per prima cosa, ci si tira su le
maniche, come Maria.
Vi auguro un “concreto” e
felice Natale.
"Tu sei benedetta fra le donne!" |
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