San Tommaso è l’umanità che soffre di disamore. Sperimentare
l’amore e vederselo poi togliere da sotto il naso è terribile. Per difesa
personale può capitare di chiudersi dentro costruendo attorno a sé delle
barricate alte, in modo che nessuno possa più toccarti il cuore. Ci si chiude
nello scetticismo del “ No, non può essere vero, non raccontatemi più niente
che poi ci soffro. Ho troppo sofferto, non fatemi soffrire ancora!”.
Tommaso è l’uomo che si sente tradito quando incominciava a sognare
e volare di felicità. Quando Gesù lo riprende comparendogli da risorto, lo fa
non perché lui mostri di non credere nella Sua resurrezione, ma perché non
vuole che la paura di soffrire lo paralizzi impedendogli di credere nell’amore.
Perché tale paralisi potrebbe anche indurlo a non amare gli altri.
L’amore, infatti, magari ci lascia delle ferite, ma
sopravvive alla morte. Gesù fa toccare le sue ferite a Tommaso quasi per dire
questo: “Eccomi, vedi? Sono Colui che è morto per amore; mi hanno massacrato,
eppure il mio amore non è morto, ma anzi la sua potenza vitale ha resuscitato
la mia carne!”.
E’ vero: credere nell’amore ti riduce un colabrodo di
chiodate. Eppure ti resuscita anche. Uccidono la carne, ma danno vita al tuo
spirito, solo se seguiti a credere nell’amore e non ti rintani nel tuo castello
sicuro ma vuoto.
“Beati coloro che pur non vedendo crederanno”. Già! Quanta
gente ama e non vede amore di ritorno, eppure seguita ad amare. Ebbene quelle
persone sono beate, perché amare per essere riamati non ha nulla di speciale: è
normale. Ma amare pur non avendo amore è soprannaturale: è divino. Perciò siamo
beati! Perché diveniamo più simili a Dio, più potenti e in grado di fare quei
miracoli che pochi notano, ma che cambiano il cuore delle persone. E’ lo
Spirito di Dio che ci rende così luminosi!
Tommaso non è arido ma dolorante, proprio perché amava tanto
Gesù. Forse chi si lascia ferire dall’amore, ha talmente tanti buchi e stigmate
che alla fine è tutto luce perché dai fori delle ferite, fuoriesce la luce
dell’anima fatta di Cielo.
Più amore dato, più fori e perciò….più luce. Le stigmate
dell’amore sono la nostra luce.
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