Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

venerdì 29 novembre 2013

FINESTRE COLORATE


Il Signore ci colma di grazie affinché noi le usiamo per farci portatori della sua luce.
Mentre dipingevo, poco fa, guardavo il mio quadro e stupefatta mi chiedevo com’era possibile che quell’immagine era uscita dalle mie mani. Sono sicura di non essere da sola a dipingere.
Ricordo bene le difficoltà di quando dipingevo sotto l’influsso delle parole udite dagli altri e che sembravano adularmi o incoraggiarmi: “Lei ha il dono del disegno e della pittura!”. Così avevo finito col pensare che essendo una cosa che mi era stata donata, ora era totalmente mia e aspettavo di veder sorgere cose meravigliose sotto le mie mani, gli occhi e la mia intelligenza.
Eppure, niente, non vedevo niente di ciò che mi aspettavo. Quel che mettevo sul foglio non era ciò che avevo dentro. Era bellino, ma un’altra cosa rispetto a quel che avevo sognato di mettere sulla tela.
Poi Gesù s’è fatto più presente nella mia esistenza e con Lui ho capito che i suoi doni per ognuno di noi, sono Merce Preziosa lasciata in prestito in mani imperfette e che lui, volendo, è libero di riprendersi quando vuole. Questa Merce deve diventare amore per gli altri sempre, in ogni caso, qualunque sia il dono. Se usato con questa consapevolezza, il dono si accende e forma un cerchio che si chiude dando completezza allo stesso.
Anche Charlie Chaplin aveva intuito che qualcosa mancava nei suoi film e nelle sue storie: lo confessa nella sua autobiografia quando asserisce “Sono un mediocre, perché ho sempre la sensazione di esserci quasi, di essere a un passo dal fare un bel film, e poi..sento che manca qualcosa”. Chissà se si accorse mai che era questo il qualcosa.
Siamo tutti dei mediocri, pur con enormi grazie e talenti, ma se mettiamo al servizio di Dio i doni che ci ha elargito largamente, ecco che respiriamo un senso di completezza divina anche nelle nostre povere “opere” fatte da mani umane.
Ai miei occhi i miei dipinti, ora, sono belli perché in loro sono riuscita a trasmettere un pezzetto di anima: uno stralcio di pace divina. Sono belli e sono contenta perché da loro questa pace s’irradia su chi li guarda!
Insomma Dio ci usa facendoci scrivere, dipingere e parlare della Luce per portare conforto agli uomini. Uniti a Lui, i nostri doni diventano grazie che trasmettono amore.

Allora persino i miei umili quadri possono far entrare nelle case l’amore e la pace di Dio e un altro potrà guardare nel mio cuore e scorgere Gesù attraverso queste “finestre colorate” che ogni tanto dipingo.

Fragole e albicocche

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