Il Signore ci colma di grazie affinché noi le usiamo per
farci portatori della sua luce.
Mentre dipingevo, poco fa, guardavo il mio quadro e
stupefatta mi chiedevo com’era possibile che quell’immagine era uscita dalle
mie mani. Sono sicura di non essere da sola a dipingere.
Ricordo bene le difficoltà di quando dipingevo sotto
l’influsso delle parole udite dagli altri e che sembravano adularmi o
incoraggiarmi: “Lei ha il dono del disegno e della pittura!”. Così avevo finito
col pensare che essendo una cosa che mi era stata donata, ora era totalmente
mia e aspettavo di veder sorgere cose meravigliose sotto le mie mani, gli occhi
e la mia intelligenza.
Eppure, niente, non vedevo niente di ciò che mi aspettavo.
Quel che mettevo sul foglio non era ciò che avevo dentro. Era bellino, ma
un’altra cosa rispetto a quel che avevo sognato di mettere sulla tela.
Poi Gesù s’è fatto più presente nella mia esistenza e con
Lui ho capito che i suoi doni per ognuno di noi, sono Merce Preziosa lasciata
in prestito in mani imperfette e che lui, volendo, è libero di riprendersi
quando vuole. Questa Merce deve diventare amore per gli altri sempre, in ogni
caso, qualunque sia il dono. Se usato con questa consapevolezza, il dono si
accende e forma un cerchio che si chiude dando completezza allo stesso.
Anche Charlie Chaplin aveva intuito che qualcosa mancava nei
suoi film e nelle sue storie: lo confessa nella sua autobiografia quando
asserisce “Sono un mediocre, perché ho sempre la sensazione di esserci quasi,
di essere a un passo dal fare un bel film, e poi..sento che manca qualcosa”.
Chissà se si accorse mai che era questo il qualcosa.
Siamo tutti dei mediocri, pur con enormi grazie e talenti,
ma se mettiamo al servizio di Dio i doni che ci ha elargito largamente, ecco
che respiriamo un senso di completezza divina anche nelle nostre povere “opere”
fatte da mani umane.
Ai miei occhi i miei dipinti, ora, sono belli perché in loro
sono riuscita a trasmettere un pezzetto di anima: uno stralcio di pace divina.
Sono belli e sono contenta perché da loro questa pace s’irradia su chi li
guarda!
Insomma Dio ci usa facendoci scrivere, dipingere e parlare
della Luce per portare conforto agli uomini. Uniti a Lui, i nostri doni
diventano grazie che trasmettono amore.
Allora persino i miei umili quadri possono far entrare nelle
case l’amore e la pace di Dio e un altro potrà guardare nel mio cuore e
scorgere Gesù attraverso queste “finestre colorate” che ogni tanto dipingo.
Fragole e albicocche |
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