Oggi il mondo è tutto di corsa. Si corre al posto di lavoro,
si corre per prendere la metro, si mangia di corsa per non perdere tempo, si
parla al cellulare mentre si mangia, si beve mentre si scrive un sms. Siamo
così “di corsa” che prima o poi stramazzeremo a terra mangiando, bevendo e
parlando al telefono.
Non abbiamo più modo di fermarci un momento. Eppure non è
correndo che creeremo una vita decente, basta dare un’occhiata alle
nostre..occhiaie!
Una volta ho sentito una frase che mi ha colpito tanto: “La
donna sa attendere perché ha la capacità di diventare mamma”.
E’ vero, mi sono detta. Se una futura mamma non trovasse in
se la capacità di attendere, non sarebbe in grado di dare alla luce una vita.
E’ un dono seminato da Dio nel cuore di ogni potenziale mamma.
Attendere il formarsi del bimbo, attendere i giorni passare
lenti, pazientare per arrivare a vedere quel nasino che miracolosamente si sta
delineando.
E nell’attesa imparare davvero a pregare, sperare, sognare.
Fino a dialogare col piccolino che sembra rispondere muovendo piano un piedino.
La mamma sa attendere, anche dopo la nascita: che il bimbo
dica “mamma” e “papà”, che muova i primi passi dopo mille cadute, che impari a
mangiare da solo, che impari a camminare anche senza di lei. E’ tutta un’attesa
dal primo dentino alla poesia detta a memoria. Dall’abbraccio materno al primo
bacio d’amore. La mamma attende….attende la gioia del proprio bambino, attende
di vederlo vivere.
Attende.
Aspetta a parlare, pensa alle parole da dire quando deve
insegnargli qualcosa di importante. Aspetta che passino alcuni nervosismi, mentre
s’ industria per aiutarlo a sentirsi meglio. Aspetta che il suo pianto si
spenga nei baci, aspetta il sorriso per lasciarlo andare nel mondo.
Attende.
Attende il suo ritorno, da scuola, dal lavoro o da un
momento in cui vuole stare da solo.
Come ci sentiremmo se non fossimo certi che qualcuno ci ama
così tanto da star aspettando noi? E’ la certezza della sua eterna attesa che
spesso ci fa tornare sui nostri passi sbagliati.
La sua è una continua attesa per “dare alla vita”. Come se
la gravidanza una volta iniziata non fosse mai finita: resta in lei l’attesa
della Vera Vita che sogna vedersi compiere negli occhi del proprio figlio.
Perché dare alla vita è un paziente dare la propria vita per
amore. E se non ci fosse questa capacità di stare in attesa, non riusciremmo a
fare ciò che conta e non riusciremmo a mostrare ai nostri figli che l’amore è
un cammino lento, in lieve salita, che richiede tanta pazienza, ma che da dei
frutti meravigliosi: portare alla Luce chi ami.
E’ quello che fa Dio per noi: avere la pazienza di portarci
piano piano verso di Lui che è Vero amore e Vita Eterna.
Ci ha quindi regalato Maria che da brava mamma, sa
aspettarci mentre ci tende la mano senza mai stancarsi. Tramite lei abbiamo le
braccia del Padre che ci stringono a se, ci consolano, consigliano.
Che aspetta ora Maria? Solo noi, di vedere la nostra gioia,
di vederci vivere per non morire mai. Sta in attesa sulla porta della casa del
Padre e non perde mai la speranza. Perché una mamma sa attendere.
Premiamo la sua
attesa materna: corriamo da Lei subito!
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