Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

giovedì 10 settembre 2015

POTTININI POTTINONI

"Pottinini, pottinoni..cosa fate nei portoni?"....mi risuona in testa questa simpatica frase di mio padre e la mente fà un viaggio all'indietro nel tempo.
Il mio papà era militare e faceva un trasferimento all'anno con tutta la famiglia dietro: non lo abbiamo mai lasciato.
Era faticoso e a tratti sconvolgente lasciare ogni anno una città, una scuola, gli amici, ma allo stesso momento era un continuo rinnovarsi che aumentava la mia capacità di adattamento.
Ai miei 5 anni ci trasferimmo da Civitavecchia a Firenze, ed essendo la mia coscienza di essere umano aumentata a causa dell'età, mi addolorò tantissimo vedere all'improvviso la casa tutta vuota e tutti che portavano via scatoloni con giocattoli e vestiti. Lasciavo anche una mia cara amichetta.
Perciò quel giorno mi ritrovai nel salone vuoto con due lacrime che scendevano sulle guance.
Mio padre, che correva avanti e indietro per casa con già la divisa addosso, si accorse di me e mi raggiunse sorridente. Mi prese in braccio facendomi fare un volo che a me divertiva tanto e poi con voce scherzosa, fissandomi buffo disse: "Pottinini pottinoni, cosa fate nei portoni?"...sapevo che parlava con le mie lacrime e capivo che i "portoni" erano i miei occhi che lui chiamava così per dire che erano molto grandi.
Subito mi misi a ridere e non risposi niente: la tristezza era volata via e papà mi cominciò a baciare il collo per farmi il solletico, sballottandomi un pò.
Il salone era irradiato del sole mattutino e si rifletteva sulle maioliche creando un fascio di luce accecante.
Magicamente non c'era più dolore..più nessun motivo per piangere. Il suo amore aveva sanato tutto.
Ecco ora mi sento così. 
Credo sia il mio papà che usando le braccia del Padre, mi abbia preso in braccio, sollevandomi da questa valle di lacrime e scherzosamente si sia messo a parlare col mio pianto e con i miei occhi solo per farmi ridere.
Sono su una nuvola dove l'unica cosa che vedo è il Sole e in controluce mi sembra di scorgere il sorriso di mio padre sotto i suoi baffetti.
Tutti mi guardano circospetti e non capiscono perchè sorrido.
Non posso spiegare che in braccio a Papà non c'è dolore, ma solo...estasi.
Il mio papà


Questo è quello che fà il Padre quando siamo nel dolore




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