Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

venerdì 26 ottobre 2012

ESSERCI


                                            
                    
Quante volte, mio Gesù, sei rimasto solo, incompreso e triste. Perché  mai non c’ero? Forse non avrei avuto parole giuste da dire. Forse non avrei saputo che fare e che volto avere affinchè il tuo dolore si potesse attenuare. Ma avrei ugualmente voluto esserci.
Probabilmente non sarei stata altro che una buona a nulla, ma forse ti avrebbe consolato un po’ sapere che c’ero.
Alle volte mi capita di piangere per motivi talmente difficili da spiegare che lascio di dirli a chiunque. E’ la stanchezza naturale di questa vita terrena esiliata dal cielo. Così piango e basta. Aspetto che il dolore scorra via attraverso gli occhi e che il pianto si fermi da sé per sfinimento fisico. Poi sono più serena.
Quando mi sento in questo modo, sovente mi capita di girare silenziosamente per casa e vedere i miei figli nella loro stanzetta, persi nei loro giochi innocenti e con i loro pensieri calmi e puliti. Subito sento il dolore placarsi. Come se Tu mi avessi posato una mano sul petto a calmare i singhiozzi e una mano sul capo a far sfumare i pensieri tristi. Loro, i miei bambini, non parlano, ma ci sono e so che mi amano. So che sono il segno che Tu mi ami. Ecco la mia consolazione!
Quando eri triste e non c’ero, era per questo motivo che avrei voluto esserci…per amarti  nel mio silenzio, nella mia impotenza, nella mia nullità.
Allora Gesù, se ti capita ancora di sentirti triste, passeggia per casa mia e mi troverai a cucinare, mentre penso a Te, a stirare, mentre sogno di Te, a far nulla, mentre ti serbo nel cuore.
Magari potrò essere la tua inutile figlia che vorrebbe solo amarti e che non è capace di niente, ma che “è” ed “è” solo per Te.





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