Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

mercoledì 17 ottobre 2012

LA MIA CONFERENZA AGLI SPOSI

(E' scritta in un linguaggio discorsivo perchè l'ho scritta per postarla, ma non la leggo...io parlo con i ragazzi guardandoli negli occhi)

                           LA FEDE: INCONTRO CON GESU’
Siete sicuri che il vostro partner si presenterà all’altare il giorno del matrimonio? Perché?
Ora è facile credere l’uno nell’altro perché c’è la conoscenza, o almeno sappiamo per grosse linee  ciò che l’altro non farebbe mai! Se sai che lei soffre di vertigini e qualcuno ti venisse a dire che sta facendo equilibrismo su un filo al circo, anche se non sai dove è in quel momento, potresti giurare che non è vero quel che ti hanno detto di lei! Occorrerà altra conoscenza più profonda per esserne assolutamente certi, ma puoi già azzardare delle ipotesi.
Ma prima? Quando non vi conoscevate bene?Come avete fatto? Lui non si è presentato al vostro primo appuntamento con un Curriculum vitae che garantisse per lui e neanche lei;eppure qualcosa  vi attaeva al punto di fare il primo grande salto di fede. Cosa vi ha fatto lasciar perdere tutti i SE e i MA che venivano in mente?...L’Innamoramento!Gli occhi, i capelli, il modo di parlare, la simpatia: tutto quanto insieme, tutto parte dell’amore. La fede nasce nell’Amore: vi è quasi contenuta dentro. Essa è una virtù teologale, cioè infusa da Dio: è un regalo di Dio per noi. Come dire che Dio Padre, prima di posarci sulla terra in questa vita, ci ha lasciato dentro la capacità di CREDERE e tramite questo, camminare per tornare a Lui. Non è perciò contrario alla nostra dignità di esseri umani , né alla nostra libertà, né all’intelligenza,credere nelle promesse degli altri o far credito a Dio…Lui ci ha reso il cuore capace di questo prodigio.Non è però un prepotente, per questo ci ha lasciato la possibilità di usarla o no: siamo liberi.
Ecco quindi che la mia fede può essere in forma PASSIVA o ATTIVA.
La fede non è, come spesso si pensa, credere che siccome il Padre mi ama, non mi potrà mai accadere nulla di male e perciò ora vi dimostrerò quanta fede ho mettendomi ferma in mezzo alla Via del Mare e nessuno mi investirà! “Nooo!” grida Dio da lassù con le mani fra i capelli”Ma che si è messo in testa questo figlio mio? Oltre alla fede l’avevo fornito di intelletto! Perché non usa né uno né l’altro?”
La fede non và divelta così brutalmente dall’intelligenza! Le due devono agire insieme. La fede è sapere che guidando a fari spenti nella notte è facile morire, perciò accenderò i fari e andrò dove devo andare accompagnato dal buon Dio che così avrà la vita più facile nell’arduo compito di custodirmi la vita.
Così la fede diviene un mezzo potentissimo di locomozione. C’è infatti un momento in cui la ragione non può spiegarmi tutto e subito, almeno non come vorrei io.  Come quando siete usciti insieme la prima volta: avete fatto un atto di fiducia, saltato un pezzo per andare a vedere se era vero quello che sospettavate e cioè che lui o lei valeva la pena. Non c’era un ragionamento mentale complicato che potesse fornirvi una risposta, né un logaritmo in base dieci che desse un risultato sicuro. C’erano solo supposizioni, dovute ad un’inizio d’amore. Allora siete volati sopra a tutti i ragionamenti e siete andati a incontrare l’AMATO per vedere se era vero. Non è esatto dire che avete lasciato perdere l’intelligenza, ma più corretto asserire che avete sospeso i calcoli perché eravate senza dati e poi siete tornati indietro con tutti i dati raccolti per concludere che l’altro vi amava.
La fede che ho dentro di me ( quella capacità a CREDERE, di cui si parlava prima) mi dice che è possibile che esiste un Dio, Padre buono, che mi ha creata per amarmi e che vuole il mio Bene con la B maiuscola.Quindi ora prenderò la mia bella macchina di Batman( la fede attiva) e volerò sopra a tutti i miei SE e MA e andrò a incontrare questo Dio per scoprire più cose.
Torniamo un attimo a voi. Quando eravate all’inizio della vostra conoscenza, era tutto magico, proprio per questa sete di informazioni che avevate l’uno dell’altro. Qualsiasi cosa lui dicesse era veramente interessante anche se lui vi spiegava nei minimi dettagli come funziona un motore a scoppio e lei vi illustrava la preparazione del timballo di carciofi. Voi eravate li, con la bocca aperta che pendevate dalle sue labbra. Tutto era interessantissimo( chiamasi Rincitrullimento da Innamorati), perché il cuore cercava ogni minimo indizio sull’altro e ogni nuova informazione era una gioia che andava a confermare i vostri piacevoli sospetti: MI AMA.
La fede diventa così uno sprone a conoscere l’altro nel segreto desiderio non solo di scoprire che l’altro ti ama, ma di scoprire che ti ama DI PIU’ di quel che pensavi.
Insomma gli elementi per conoscersi concretamente sono tre e valgono anche per Gesù: PARLARE_GUARDARE_TOCCARE.
PARLARE: ho bisogno io di parlare con Gesù ed ho bisogno delle sue parole. Preghiera verbale mia durante la quale Lui resta in silenzio. Per avere le sue parole leggo il Vangelo che contiene TUTTE le parole divine e le medito: cerco di fermarmi a riflettere sul significato delle parole stesse, dopodichè entro in contemplazione: creo silenzio dei miei pensieri e preoccupazioni, cerco di non pensare alle varie cose che mi girano in testa e mi metto alla presenza di Dio in un silenzio che non è solo l’assenza della mia parola, ma un atteggiamento di ascolto amorevole della persona cara. E voi sapete meglio di chiunque altro che in presenza dell’AMATO alle volte non occorre parlare perché i silenzi non sono vuoti, ma sono ristoro e riposo in quanto c’è li accanto chi vi ama. Anche non dicesse nulla, ne ricavo giovamento. Non si tratta di sentire voci nell’etere, si tratta di abbandonare i miei problemi nel grembo di Gesù e godere del suo silenzio ristoratore e illuminatore perché misteriosamente, nella sua pace si trovano le risposte per noi. E’ come una metabolizzazione della Parola di Gesù letta e meditata.
Le parole di Gesù le ascolto anche meditate da un fratello in Chiesa nel corso della Messa domenicale e le riconosco in tutti i miei istinti a fare il bene.Inoltre devo tener presente che la voce del Padre è come un rumore genetico che mi porto dentro fin dall’inizio della mia esistenza, un po’ come la voce della madre o del padre che il bimbo ascolta fin dal grembo materno e che riconosce venendo al mondo e lo rassicura. Possiamo riconoscere la voce di Gesù dentro di noi. Si tratta solo di far silenzio perché Gesù è un cavaliere vecchio stampo e non parla se io sto già parlando: è educato!
GUARDARE:volete vedere Gesù ora? Bene. Guardatevi fra di voi. Voltatevi uno verso l’altro. Quello è Gesù.Non vi prendo in giro. Alle volte è stanco…ebbene dategli riposo. Altre volte è allegro..ridete con lui. Altre ancora è triste…ascoltate il suo sfogo e abbracciatelo così troverà conforto. In alcuni è facile vedere Gesù perché ha un bel volto come quello dei vostri cari, altre volte è più difficile perché è un collega di lavoro col quale proprio non si riesce a mettersi d’accordo: li Gesù è chiuso da qualche parte, ma c’è ed aspetta che la pietra del sepolcro venga spostata..magari da uno come te che ha ancora il coraggio di parlarti e cercare un accordo.Altre volte è addirittura sfigurato nell’esistenza di un assassino, ma è dentro di noi. Ed io? Io sono il canale della bontà di Dio:senza le mie mani Dio non può soccorrere i suoi figli. Nel Vangelo Gesù dice “Qualunque cosa avrete fatto ad uno di questi piccoli, l’avrete fatta a me”.
L’atteggiamento dell’innamorato è quello di mantenere il contatto visivo con l’amato è in adorazione della sua bellezza: la persona che ama assomiglia di più a Dio che è bello in modo sublime e noi siamo attratti dalla bellezza perché caratteristica di Dio. Il massimo della bellezza è appunto questo: scoprire che uno bello è anche buono! Che gioia! E in fondo guardiamo l’amato per questo.
TOCCARE: e questa è difficile eh?!Il contatto fisico per una conoscenza dell’altro è importante. Avete mai pensato perché vi tenete per mano?paura di cadere? Paura di perderlo? Non sapete dove mettere le mani quando camminate?no. E’ la volontà di essere una persona sola e di mantenere un contatto fisico che ci confermi la presenza dell’altro. I bambini di pochi mesi in braccio alla mamma sono tutto un toccare la stessa: tirare i capelli, appoggiare la bocca alla guancia..perchè? per un desiderio di inglobare la mamma dentro di sé per non perderla. Vorrebbero proprio mangiarsela. E i baci fra innamorati sono un po’ questo: un tentativo di mangiare l’altro per catturarlo in sé. Con questo non voglio sembrare una che istiga al cannibalismo, sto solo dicendo quanto sia radicato in noi il bisogno di un forte contatto fisico per conoscere e amare l’altro. Gesù sapeva bene di tutte queste nostre esigenze:lui è vero uomo e vero Dio. Lui è l’unico che ha potuto fare quello che ha fatto per noi. Ha detto: MANGIAMI!
Il suo più grande miracolo è stato questo:l’Eucarestia. Con questa Gesù si lascia mangiare da noi per essere una persona sola con Lui, così non lo perdiamo e lo inglobiamo in noi. Questo è il modo sublime che ha scelto per farsi conoscere da noi: ci parla da dentro, non ci lascia mai soli.
In conclusione: non c’è un momento in cui puoi dire di conoscere Gesù completamente perché Lui è Dio e c’è sempre da scoprire cose nuove di lui e della mia vita. Il percorso della mia fede inizia alla mia nascita e andrà avanti finchè non sarò davanti a lui. Ma una cosa la scopro presto: che Gesù è quel DI PIU’ che il mio cuore andava cercando e trovo pace e gioia in questa scoperta che ognuno di voi deve fare personalmente altrimenti non si può spiegare.
Una delle mie ultime scoperte è che Dio ricava il BENE da tutto il MALE che capita (fare un esempio se è il caso) e che le prove della vita sono la forgiatura della fede che ne esce più forte e sicura.
In fine: A che serve la fede?...per tornare a Dio
             Perché tornare?....per avere la Vita Eterna.
Perché vi sposate?Per avere qualche anno di benessere o per invece avere Amore Eterno?Certamente per avere AMORE ETERNO e FELICITA’ ETERNA. Bene…la fede porta all’incontro d’amore che promette fin d’ora FELICITA’ ETERNA .
Vi auguro di raggiungerla insieme.

La nostra dimora

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