Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

lunedì 26 maggio 2014

LINGUE DI FUOCO

Riflettevo, mentre ascoltavo la messa del Papa, riguardo alla discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo. Si legge che lo Spirito discese su di loro dividendosi in lingue di fuoco.
Mi sono immaginata questa potenza di Dio che si distribuisce su ogni apostolo come un olio che va a colmare i vuoti e le voragini dell’essere umano e poi col vento del respiro di Dio accende in loro un linguaggio di fuoco! La capacità, cioè, di parlare di Dio con una forza che infiammi il cuore di chi ascolta. Il fuoco non può posarsi sull’essere umano senza fargli fare un salto e scuoterlo da dove si trova, costringendolo a spostarsi dalle sue abitudini comode e a spalancare gli occhi per vedere da dove arriva quella fiamma che brucia.
Immaginiamo, inoltre, come dovevano sentirsi gli apostoli in quel momento: erano spaventati dalla recente esecuzione di Gesù in croce; temevano per la loro vita e forse erano perseguitati dai loro stessi dubbi. Non dubbi su Gesù ma dubbi se sarebbero stati capaci di diventare degni imitatori Suoi. E’ facile immaginare, per esempio, che qualcuno di loro stesse tristemente pensando: “Sicuramente farò fare una brutta figura al mio Maestro santo! Chissà che combinerò e cosa dirò quando aprirò io la bocca!”
Mentre si sentivano così …è stato donato loro lo Spirito!
Proprio mentre si sentivano massimamente imperfetti e inadeguati, mentre tenevano a stento il loro scoraggiamento sotto controllo, mentre non trovavano le risposte giuste alle loro tormentate domande. Eppure erano li: tutti insieme, a pregare, riuniti nel Suo nome, nello sforzo di fare la Sua volontà.
Ecco perché scende lo Spirito anche su di noi oggi: perché ci presentiamo a Lui, così imperfetti e inadeguati come ci sentiamo e siamo realmente, con, però, tanta buona volontà di fare come lui ha detto. Presentiamo le nostre preghiere, le nostre lacune, i nostri fallimenti enormi.
Presentandoci come stracci intrisi delle nostre lacrime, Lui fa scendere su di noi quell’olio benedetto che guarisce le ferite e, va a colmare le nostre lacune e fa sì che appena apriamo bocca nel desiderio di parlare di Lui, ci trasformiamo in “lingue di fuoco” in grado d’infiammare d’amore i cuori dei fratelli.
Ma come? Noi? Quegli stracci appesantiti di umanità buoni a nulla? Sì…Dio fa questo! e più siamo vuoti e più può riempirci di Lui. Quando nonostante aver ricevuto lo Spirito, noi non infiammiamo i cuori di nessuno è solo perché non crediamo davvero in quest’assurdo prodigio e ci rifiutiamo di parlare. E’ difficile credere che ci sia qualcuno in questa vita che ci faccia un favore se non lo meritiamo o che ci regali qualcosa se siamo palesemente insignificanti. E’ vero, fratelli, ma dobbiamo mettere in conto che Dio non è un “qualcuno” qualsiasi e che i suoi pensieri sono diversi dai nostri pensieri. La sua logica diversa dalla nostra.
Dobbiamo tenere ben presente che il suo interesse principale è salvarci tutti facendoci scoprire che siamo amati e perciò può senz’altro trasformare ogni uomo di buona volontà in una “lingua di fuoco” che accenda il cuore del fratello e lo riporti nell’abbraccio del Padre.
Apriamo la bocca, allora, e lasciamo uscire questa potenza di Dio che si vada a dividere in lingue di fuoco!!

e il fuoco....incanta!!!






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