Vivere ogni giorno nella consapevolezza che domani potrebbe
esserci la fine del mondo, non è un vivere da depravati, né da depressi. Per il
semplice motivo che per un cristiano, la fine del mondo, è solo la fine di
“questo” mondo e l’inizio della vita eterna. Dovrebbe essere come vivere
nell’attesa di una grande e meravigliosa festa!
Cerchiamo di
meritarcela regalando sorrisi, amore, speranza, comprensione, tempo: tutte le
nostre preziose ricchezze. Trascorriamo il tempo che rimane raccomandando gli altri,
a essere buoni e meritarsela anche loro. Trattiamo tutto con rispetto,
attenzione, accortezza.
Finisce il mondo ma non finisce chi l’ha creato! Anzi, verrà
a dare un’occhiata a ciò che ho fatto del suo mondo, delle cose sue che aveva
affidato alla cura delle mie mani. Verrà a vedere se ho saputo apprezzare i
doni che mi ha fatto, gli agi che mi ha concesso nel corso della mia esistenza
e come ho trattato il mio corpo.
Vivere come se domani finisse il mondo dovrebbe significare
vivere nell’allegria, svuotando sempre tutto il sacco di amore che ho, come se
appunto domani non servisse più perché un domani non verrà. Infatti,
miracolosamente, se ci sarà quel domani, il sacco al mattino sarà più colmo di
oggi. Ecco perché non ha alcun senso far parsimonia oggi.
E’ bello andare a letto stanchi del tanto dare. Sfiniti come
dei sacchi vuoti. Così tanto da poter dire al Padre: “Ho dato tutto quello che
avevo, ora lasciami riposare ai tuoi piedi!”
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Ognuno è pieno di cose belle da dare!! |
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