Che bello sapere che il nostro corpo sarà glorioso! Sano,
bello, eterno, luminoso, incorruttibile. Vale la pena far passare il corpo
mortale per questa vita complicata che sembra consumare l’elemento.
In realtà è come se portassimo dentro una stella che ora è
avvolta in un vaso scuro e opaco. La vita scortica il vaso fino a renderlo
sottile, crepato, quasi trasparente. In tal modo, da dentro, comincia a vedersi
la luce. Ed ecco che anche quel vaso logoro inizia ad assomigliare a un raro
cristallo che emana raggi di luce.
Quando alla fine il vaso si rompe, resta solo la luce,
libera di tornare alla Luce là in alto nel cielo.
Sembra quasi che quel vaso non ci sia più, invece un giorno
ci sarà ridato in forma di cristallo puro, ricco di sfaccettature capaci di
potenziare la luce e renderla più visibile ancora.
Sarà un cristallo infrangibile e ci faremo luce gli uni con
gli altri in una perfetta trasparenza. Nulla più sarà nascosto. Sarà facile
vedere l’anima dell’altro nel corpo glorioso.
L’elemento non si consuma, ma torna alla sua origine. Ora
come ora non possiamo essere così, perché non abbiamo ancora lacerato tutto ciò
che c’è di umano. Né possiamo vedere Gesù così glorioso com’è ora perché
probabilmente qualcuno di noi cercherebbe la morte per poter stare dove sta
lui.
E’ qui che serviamo ora: in questo vaso tutte crepe da dove
inizia a sfuggire la luce della stella.
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