E’ buio. La finestra della stanza un po’ socchiusa . Le
tende ondeggiano piano per il venticello lieve. Una luce indaco lunare fa
intravedere sagome appena accennate di mobili e oggetti. C’è una strana quiete
mentre la mente vaga fra un pensiero e l’altro ed una preghiera smorzata dal
sonno che a tratti leva i sensi già intorpiditi.
Poi una Luce intensa,
tanto da appiattire ogni sagoma e trasformarla in bagliore accecante. Una voce
suadente calma il timore del cuore e un calore forte scende a scaldare dentro
ogni organo e il sangue che vi scorre.
Tutto in pochi minuti, neanche il tempo d’abituarsi alla
Luce e tornare a vedere qualcosa…e “l’Angelo partì da Lei”. Silenzio di nuovo e
una luce argentata sul viso. Rimangono i palpiti veloci del petto, una lacrima
che scorre e il sorriso di chi serba già in cuore una grande notizia.
Beata, beata! Tutte le generazioni La chiameranno beata! Ma
io che c’entro con Lei? Dove andrò a mettermi in questa stupenda storia di
santità e perfezione? Lei è beata e io no. Il Cielo è lassù nella sua luce
notturna argentata ma nessun bagliore mi visiterà, nessun calore per me che son
nulla. Gli angeli non mi vedono e niente avranno da dirmi…
Non è vero fratelli! Spesso nella notte buia dei nostri
problemi, che portano pensieri fumosi, offuscanti , pieni di dubbi e
negatività, basta provare a far silenzio e recuperare una preghiera sincera nel
profondo, ed ecco l’angelo di Dio arrivare con le sue Luci ad annunciare liete
novelle.. Che la vita non muore, ma è appena iniziata, che Gesù si è già calato
dentro di noi e si è fatto piccolino per non essere invadente. Che attende
alimento dalla mia fede e speranza per diventare un Uomo potente al mio fianco.
Mi si rischiarano i pensieri e mi si illumina l’intelletto. Finchè
all’improvviso l’angelo ispiratore se ne và, lasciandomi il sorriso, la
consapevolezza di portare in grembo il Figlio di Dio per metterlo in braccio a
chi incontro.
Come farò? Come dirò al resto del mondo addormentato che Dio
li ama e che Gesù è qui con noi? Non mi crederanno, penseranno che sono pazza e
che soffro di allucinazioni. E’ quello che Maria deve aver pensato quando
l’angelo partì da Lei, eppure in seguito
fece tutto bene e risolse ogni problema. Perché parlò direttamente col suo
piccolo Gesù, già perfettamente Dio dentro di sé. Ecco il suo primo tacito insegnamento: di fronte ai piccoli o grandi
problemi, possiamo sempre chiedere al vicinissimo Gesù e trovare risposta,
anche se l’Angelo se ne è già andato. Ma
c’è un’altra cosa che Maria fece immediatamente: premurarsi di farsi Lei
annuncio di Gesù! Ogni atto della sua vita, anche ora, volge a portare Gesù
agli altri in un’eterna Annunciazione.
Così, che sia notte, o sia giorno o un pomeriggio grigio
nella nostra vita e che la Luce di Dio ci rincuori in momenti felici o la
pioggia del pianto ci affligga momentaneamente, non smettiamo di sentirci “in
attesa”di Gesù. Grazie a questa speciale e dolcissima gravidanza, porteremo
sempre la Luce dell’Annunciazione al mondo anche quando noi saremo nella
penombra…e al “come fare” affidiamolo con amore, fede e speranza a Dio.
Questo farà di noi dei Beati… perché avremo creduto alle
promesse fatte da Dio.
Proprio come Maria: nostra
perenne Annunciazione.
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