(Questa è solo metà conferenza. Scritta sempre in forma di dialogo, così come la dico, più o meno)
Mangiare
un alimento, significa assumere le sostanze di quell’alimento, che andranno nel
nostro sangue, il quale andrà a nutrire tutti gli organi e i tessuti del corpo.
Da un buon sangue deriverà un buon stato di vita.
Prendiamo
il pane: contiene amidi, che sono zuccheri. L’amido è essenziale perché si
brucia facilmente, si traduce subito in energia e movimento. Il pane è la mia
benzina. Assumendolo io non diventerò un pezzo di pane, ma diventerò ciò che il
pane apporta: Energia.
L’Ostia
è pane celeste, è Gesù in carne ed ossa. Questo pane non segue lo stesso
percorso dell’altro pane, ma ugualmente, và a fare buon sangue nella mia anima.
Cosi’ come il pane alimenta il corpo, il pane celeste si trasforma in
nutrimento per l’anima. Ma la forma completa dell’Eucarestia comprende anche il
vino. Questo rappresenta la gioia: bere un po’ di vino, ci porta distensione e
allegria. Il cristiano è sereno perché sa di non essere mai solo, ed è gioioso
perché sa che la vita non muore.
Assumere
Gesù, significa assumere tutta la vita di Gesù e quindi essere in grado di
viverla.
Quando
prendiamo l’Ostia si potrebbe dire che è Gesù a mangiarci, a portare via quelle
parti di noi che ci impediscono di essere come Lui chiede. Lui sa che da soli
non andiamo molto lontani. E’ come una ricetta senza un ingrediente: per essere
come Dio vuole occorre Gesù e la nostra buona volontà, tolto uno dei due, la
torta non viene buona. Dio non è un Deus ex macchina che risolve le cose
modello Mago Merlino, ed io non sono tanto potente da fare tutto da sola! Per
quanto in gamba io sia!Sarebbe, per me, come portare una casa sulle spalle e
cercare di camminare: e chi resiste? Ma qui non ci sono gare di resistenza. Qui
c’è un Padre che vuole stare con i suoi figli, vuole renderli veramente felici,
in un modo eterno.
Torniamo
al nostro pane celeste: con Lui in noi, che ci nutre e trasforma in vera
energia le nostre debolezze, possiamo anche perdonare ed imparare ad amare.
Mangiando
Gesù, la mia anima impara da Lui, in modo tanto misterioso come il pane che si
trasforma in energia, impara come vivere da Figlio di Dio. E come per tutte le
cose, bisogna voler imparare, voler ascoltare, perciò occorre la mia buona
volontà, cioè la mia disponibilità ad ubbidire agli eventuali suggerimenti
divini.
Per
strano che sembri, la santità dipende da quanto io mi saprò far docile alla
mano di Dio che mi guida.
Amarsi,
significa anche imparare a perdonare (altro dramma umano!), e forse in questo
caso più di prima ci rendiamo conto che ci servono aiuti potenti!
Se
io mangio Gesù, mi trasformo in Lui e nella sua potenza. Se tu mangi Gesù, ti
trasformi in Lui e nella sua potenza. Allora io e te ci somiglieremo di più, ci
capiremo di più perché da dentro l’anima ci verranno gli stessi suggerimenti
santi. Non con le stesse parole, ma lo stesso comando.
L’Eucarestia,
non a caso, viene anche chiamata Comunione: mette in comunione le persone fra
di loro, meglio di qualsiasi altra cosa o stratagemma umano. Avere Gesù in noi
comporta il conoscerlo un po’ meglio, e quando si comincia a conoscere una
persona, se ne scoprono i gusti, le abitudini, al punto di indovinarne quasi il
pensiero. Piano piano ci si innamora di Gesù e per questo il nostro cuore tende
a volerlo rallegrare e accontentare, proprio come ci viene spontaneo fare con i
nostri amati, solo perché ciò ci dona una felicità che non è di questo mondo,
non è descrivibile, ma è potentissima. Siamo già nell’anticamera del Regno di
Dio.
Gesù
dice infatti: “il Regno di Dio è già in mezzo a voi” E’ quella strana sensazione
di quando siamo innamorati: che quello che succede attorno non ci sembra grave
neanche se cadono le bombe. Non si tratta di menefreghismo, ma della scoperta
della felicità che supera persino la paura della morte corporale.
Alle
volte, per far funzionare le cose occorre imparare da Gesù il lasciarsi
masticare, come Gesù fa nell’ostia. Lasciarsi masticare per amore, per far
uscire questo sangue di Gesù che redime, che mi dà vita e la da anche
all’altro. Dà la vita come una mamma che partorisce e deve rinunciare a sé
stessa per far venire al mondo un bimbo, una nuova vita. Anche lei si lascia
masticare e i risultati sono sempre gli stessi: una vita nuova. Cosi’ noi,
siamo dèi e possiamo fare ciò che Gesù ha fatto e seguita a fare per noi.
Dio
prega. Ci supplica di amare, di lasciarci amare da Lui per rendere il nostro
amore e la nostra vita Eterni. Pensate: Gesù passa tutta la nostra vita al
nostro servizio, in supplica perché lo amiamo. Come si fa a non amare una
Persona cosi’?
Noi
abbiamo in bocca sempre mille rimbrotti e brontolii: E non si può… e che mi
chiedi…e non ce la faccio…è inutile…è impossibile. Mentre Lui paziente ripete
ogni domenica: “Ecco, prendete, questo è il mio corpo, questo è il mio sangue,
versato per voi in remissione dei peccati. Mangiatene tutti!”
Non
mi conosci? Mangiami.
Sei
imperfetto? Mangiami
Non
ti senti capace? Mangiami.
Ma
che cosa stiamo aspettando ancora? Procuriamoci l’amico, l’alleato più grande
della nostra vita: Gesù, in carne ed ossa. L’Eucarestia.
"Mangiami!" |
Il prendere l' eucaristia è un dono..
RispondiEliminache tutti dovrebbero accogliere come salvezza...
Gesù e giunto a noi per i più deboli i ogni senso.. per gli imperfetti peccatori e non!
egli chiede di esser amato, e ci dice Credete i me,
egli ci nutre del suo amore, e non chiede che amore stesso, con tutti i difetti, con tutte le nostre incapacità, e le nostre umane debolezze...
egli dice: Mangiami!
Bellissimo ciò che hai scritto.. straordinario passare a trovarti, una buonissima serata..Gabry
EliminaCiao Gabry!!! Grazie! è esattamente come dici tu!! Gesù vuole solo amare ed essere amato...èchiaro come il sole che siamo a immagine e somiglianza Sua!! :)
Un bacio!! A presto