(Quel che si pensa appesi a una croce)
Quando si sta appesi alla croce, si è anche innalzati da
terra, perciò lì tutti ti vedono e ogni tanto ti guardano, pensando cose varie,
secondo il bene che ti vogliono e del loro cuore.
C’è chi pensa che stia lì perché te lo meriti, perché sei
stupido, oppure no. Miriadi di giudizi scorrono la sotto, nelle loro menti,
perché s’è fatto evidente il tuo soffrire. Tutti ti vedono, ma in fondo tu sei
solo.
Ti rincuora qualche volto, qualcuno che piange piano lì accostato
alla tua croce come per tenerti: il loro bene ti consola.
Il fatto è che a un certo punto, in quella posizione scomoda,
dove ogni minuto è un’eternità e hai molto tempo per il silenzio, ti accorgi di
essere più in alto di tutti e cominci a guardare lontano e a osservare il
Cielo.
Mentre le forze umane ti abbandonano, intravedi il Sole
dietro alle nuvole, anche se è parecchio nuvoloso e minaccia pioggia. Allora
pensi al “dopo”! Cosa c’è dopo? C’è il caldo del Sole, il calore dell’abbraccio
di Dio. L’Amore tanto aspettato, desiderato, sognato, cercato. Pare quasi di
vederlo già da lassù!
Riguardi i volti delle persone care e vedi quella stessa
luce, come se i loro occhi bagnati di lacrime, rivolti a te si facessero
specchio per rifletterti il Cielo. Costretti a guardare in alto per osservarti
vedi in loro riflessa la tua croce e il cielo che li circonda, mostrandoti
l’azzurro che ti fa nascere un sorriso da dentro il dolore. Ecco anche qui in
terra il lenimento al tuo soffrire: i tuoi cari come annuncio di Cielo. Ti
soffermi su loro e per un po’ si calma il male che hai ovunque.
Sei innalzato su un duro legno, è vero, ma solo per guardare
lontano. Per vedere il Cielo. Per scoprire dentro gli occhi, l’Amore. E allora
benedetta anche la croce che ti fa vedere dove prima non vedevi nulla.
Se però provassi a raccontare quel che vedi, non sarà facile
farsi capire, perché lì dove sei, non è Terra e non è Cielo. Sei fra terra e
cielo, innalzato sul dolore, sulla Croce, regno che non è del mondo perché ti
ci porta via a forza e non è ancora del Cielo. E’ il luogo, forse, dove si
scontano gli errori e si diventa migliori. Un limbo isolato…da dove si vede
l’amore….
Il Cielo negli occhi di chi ci guarda con amore |
....e tu, mamma sei stata li...spero solo d'essere stata per te un pò di Cielo...ti voglio bene Mamma!
RispondiEliminaPaola