Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

lunedì 26 novembre 2012

LATTE DIVINO


                                          
Essere o sentirsi cattivi è brutto perché è come non poter essere se stessi. Noi siamo, infatti, i figli di Dio e Dio è Bontà. La cattiveria si contrappone alla bontà. Per questo quando non resto fedele a questa bontà e seguo cattive aspirazioni e pessimi istinti, il primo a soffrirne sono io perché sto vivendo una forzatura, ciò che non sono, ciò per cui non sono nato.
Per essere veri figli di Dio basterebbe rispettare la propria indole, l’unica che ci realizza pienamente e ci fa sentire davvero felici: un soprannaturale istinto a essere buoni nonostante tutto, nonostante la cattiveria del mondo, nonostante le delusioni.
Mettere in atto la bontà ci dona una gioia eterna e non passeggera, in quanto ci colloca sul trono che ci spetta: da figli di Dio. E’ qualcosa che niente e nessuno ci può togliere.
Essa è come una bevanda dissetante e vitaminica che ci tiene in vita e che solo il Padre può darci da bere. Un po’ come il latte materno dato al neonato! Un latte insostituibile, ricco di anticorpi e sostanze nutritive appartenenti esclusivamente alla madre e importantissime per il figlio. Latte che trasmette al piccolo persino l’amore in una sorta di codice biologico.
Sostanze del Genitore che resteranno per sempre nel figlio e che risulteranno fondamentali per la sua vita futura.
Restare fedeli alla bontà significa saperla ritrovare dentro di sé, riscoprirne il gusto sulle labbra e rinfrancare il corpo con quell’antico e sempre caro sapore.
La Bontà non è altro che il latte divino datoci dal Padre per ritrovare la strada verso Lui. E’ la fonte della mia vita e l’origine di ogni mia gioia.

che buon latte Papà!!


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