“Dal tuo stellato soglio, Signore ti volgi a
noi. Pietà dei figli tuoi, del popol tuo pietà”..Che bella musica, che
bella preghiera! Una preghiera che sgorga dal cuore sincero è musica per le
orecchie del Padre. E questa mi sembra tale.
Il Signore
si è davvero volto a noi perché ci ha dato suo Figlio: Gesù è Dio che lascia il
suo stellato soglio per occuparsi di noi. E’ la risposta alle nostre suppliche
quando il mondo ci asfissia con la sua aridità, o quando i mali del corpo ci
opprimono fino a non farci più sentire vivi.
Gesù s’è
alzato da un luogo di sogno quale era il Cielo per volgersi a noi. Non possiamo
mandarlo a dormire in una fredda grotta, cioè in un cuore senza calore. Lui che
viene a mettere luce al nostro buio.
Soprattutto
quando si sta male, il buio s’impossessa di noi perché stranamente troviamo più
rassicuranti i nostri pensieri pessimistici dell’abbandonarsi a pensieri
soprannaturali ricolmi di speranza. Come fosse un rito scaramantico il nostro.
In realtà è solo buio che oscura lo spirito e la mente. Se il Signore non si
volgesse a noi da dove sta, saremmo persi.
Alle volte
anche le parole dei fratelli ci tirano dentro il buio. Per esempio le critiche
sugli altri: ci istigano d’istinto a farne anche noi, cadendo nell’offesa e
perciò gettandoci in altro buio. Perché si sa che il buio attira il buio e
detesta la luce. Allora dovremmo tenere il pensiero volto a Chi si è volto a
noi per darci luce.
Non è poi
così difficile non rispondere alle offese o non farsi prendere dallo sconforto!
Basterebbe ricordarsi che “qui”, dentro il mio cuore è venuto ad abitare un Dio
che è sceso per me che sono meno di niente ed ha lasciato il luogo più bello
che si possa immaginare, solo per asciugare il mio pianto.
Come
potrebbe un Padre tanto buono non ascoltare le nostre preghiere?
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