Quanto è
bello, Gesù, alzarsi presto la mattina e stare con te in questo silenzio e in
quest’aria ripulita dalla notte.
La notte,
come anche quella dell’anima, consente di macinare tutte le colpe nello
struggente desiderio di riveder la luce. E quando questa sorge, l’anima è
stanca per il sano lottare contro le sue brutture, magari sfinita, ma in un’indescrivibile
pace.
Quando la
luce si affaccia, pur sfinita questa balza in piedi per ammirarla e godersi lo
spettacolo dei colori che tornano a rallegrare la vista, e per respirarne
l’aria fresca non ancora contaminata da pensieri fumosi.
Dovrei
essere sempre un’alba. Camminare in punta di piedi, per non disturbare la pace,
il silenzio che riposa, l’umile bellezza. Vorrei essere alba anche per le
persone, perché abbiano un punto dove guardare e ristorarsi.
Nel
tribolare si trova la pace, si scopre l’alba, in misura crescente rispetto a
quanto ci è mancata la luce. Questo se si soffre senza rancore per Dio, senza
crederLo responsabile di quel nostro dolore. E se così è, il nostro amore per
la luce è tale che la cercheremo insistentemente come la terra che gira intorno
al sole per inseguirne il calore.
Per
ritrovare il sole, infatti, la terra oltre a ruotargli attorno, deve compiere
una rivoluzione su se stessa: deve rivoltare tutta se stessa, centimetro per
centimetro. Deve spostare la sua enorme e pesante massa terrena per ottenere di
riveder la luce. Dio le imprime la fede: la forza per farlo. Così nel suo
convertirsi è proprio la fede che le consente di rivoluzionare se stessa, ogni
giorno, in continuazione, senza tregua e pazientemente. Se solo si fermasse,
tutti cadrebbero dalla terra e la vita si trasformerebbe in morte.
Ecco che
anche la terra trae la sua forza dalle sue debolezze.
Dalla
debolezza della mia notte, nasce il desiderio della luce che mi costringe a
cercarla anche a costo di rivoluzionare le mie idee e il mio modo di essere: e
scopro la mia forza.
Forza che
lentamente mi converte e mi conduce a una serena, meravigliosa alba.
La sabbia fresca a piedi nudi... |
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