Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

martedì 5 febbraio 2013

MOLTIPLICAZIONI E DIVISIONI

Nel capitolo 14 del Vangelo di Matteo si narra di Gesù che, subito dopo aver appreso la notizia della morte di suo cugino, si trova attorniato da una folla che vuole da Lui miracoli, ha richieste di ogni genere e si trova anche ad accusare un bel pò di appetito perchè stanno tutti in una zona deserta. Allora Gesù dice ai suoi discepoli di dar loro stessi da mangiare a quei poveretti, ma i discepoli lo guardano come fosse impazzito(erano circa 5000 uomini). Quindi esorta a portagli il cibo che c'è: 5 pani e 2 pesci! Li benedice, e il cibo basta per tutti,  e addirittura avanza! Tanto che Gesù fà ritirare gli avanzi e si ritrova con 12 ceste di pani avanzati.
Questa è la storia. Andiamo a vaderla bene facendo alcune osservazioni:
Gesù è in lutto: è appena morto suo cugino Giovanni Battista, eppure pensa prima a coloro che ha intorno e si preoccupa di guarirli (quindi che stiano bene) e che abbiano da mangiare.
La nostra bontà per l'altro che ha bisogno di noi, non deve decadere non appena abbiamo un dolore dentro.
Perchè Gesù non si ferma? Perché sa che Dio Padre si sta già occupando di Lui e perché occuparsi degli altri e far loro del bene è terapeutico: sana la nostra anima...torna su di noi il bene dato.
Gesù dice"Date loro voi stessi da mangiare": Lui vuole che ci attiviamo, non che restiamo ad aspettare la famosa Manna dal Cielo. Una volta attivati arriva anche questo splendido aiuto divino rappresentato concretamente nell'Eucarestia. Anche questa passa attraverso le mani imperfette dell'uomo, eppure resta Santa, non finisce mai e ci permette di non morire davvero. Significa anche proprio "dare noi stessi in cibo agli altri"..in forma d'amore, di tempo, di disponibilità...penserà Lui a moltiplicare questo tempo.
5 pani e 2 pesci: Veramente poco! eppure 5+2 fà 7 e questo numero significa la totalità delle cose...tutto il necessario insomma. E dobbiamo portarlo a Lui, che dividendolo con i fratelli lo moltiplicherà per quanti ce ne sono. 
Cioè? significa che quel poco che ho da dare al prossimo, offerto a Lui che lo benedice, pur condiviso, diviene sufficiente per tutti i presenti!
Luogo deserto: Dove stanno loro non è il deserto, ma semplicemente un luogo dove non puoi vivere, non puoi procurarti il cibo per andare avanti.
Alle volte la vita è questo deserto. C'è una canzone di Neffa "Nessuno" che racconta questo particolare stato d'animo "Qui non c'è nessuno che vuole sentirti gridare più forte, qui non c'è nessuno che vuole vederti volare nella notte...non è tempo di fuggire, è tempo di tornare a vivere...e ti troverai nell'istante in cui ogni sguardo sarà spento e gelido e ti sembrerà che davvero tu sbagli sognando; c'è una sola direzione per uscire da qui ed è arrendersi incondizionatamente all'amore e dire sì"
Tutto per dire che ciò che viviamo è spesso una zona deserta. In quello stato (anche di lutto), Gesù fà vedere come con poco dà cibo a molti! Occorre arrendersi incondizionatamente all'amore come Cristo.
Gli avanzi: Quello che alcuni non vogliono, Gesù lo recupera e lo userà quando vorrà Lui per darlo a chi avrà fame. Quindi nulla di ciò che condivido moltiplicandolo per gli altri, andrà perso.
Solo a pregare: Infine, dopo aver aiutato e sfamato tutti, si ritira in preghiera, forse per piangere sul cuore del Padre il parente morto e trovare ristoro e ricarica in Lui. O anche per decidere il da farsi l'indomani. Così dovremmo fare noi! Non trascurare che nella preghiera troviamo risposte, ristoro..per poi ripartire ed agire concretamente.





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