Quando si
trova scritto “convertitevi al Vangelo”, significa appunto: convertitevi.
Cambiate strada. Cambiate modo di essere.Venite a sentire la Buona Notizia, a
vedere il buono che c’è nelle persone. Cioè: non guardare o voler guardare
sempre e solo al male.
Il male è
una nostra tendenza, un’infezione nel sangue da tenere sempre sotto controllo,
perciò non si deve fomentare negli altri, facendola notare. Facendo questo, tra
l’altro, ci comportiamo da stupidi perché è come se dicessimo con schifo ad uno
che già ha l’influenza: “Vedi? Tu hai la febbre!”…è la scoperta dell’acqua
calda!Perchè noi tutti abbiamo questa febbre.
Se poi la
nostra non è altro che una parola vuota senza azione d’aiuto,è come se a
quell’uomo influenzato dicessimo: “Mi fai ribrezzo perché hai la febbre, perciò
me ne vado.” Che senso ha? Se è davvero sofferente, non gli serve qualcuno che
manifesti tutto il suo ribrezzo, ma gli sarà utile invece qualcuno che gli
proponga un qualcosa per star meglio. Sta a noi fornire i mezzi per curarsi e
guarire e dare dei lenitivi al male.Servirà un sorriso, dedizione, tempo,
pazienza e un po’ di incoraggiamento: gli servirà una persona che guarda al
bene, convertita al bene, e che gli porti il massimo Bene, quindi Gesù.
Qualcuno che
con un medicinale in mano dica:” Ah, oggi mi sembri meno pallido!”Allora
l’anima dell’ammalato smette di crogiolarsi nel male, abbandona i soliti
pensieri negativi e prende in considerazione il bene, il sorriso, la
possibilità di intraprendere il cammino della guarigione.
Quanto si
può fare con tanto poco, con questo semplice voltare la propria anima verso il
bene. Voltarsi verso il Vangelo. Allora cominci a mettere in conto che si può
essere buoni se non addirittura santi con una manciata di buona volontà e quel
mazzo di fiori d’amore che mi porta il fratello.
Convertirsi
a vedere il buono negli altri, diventa a poco a poco un’abitudine sana.
So cosa si
pensa…”E se poi gli altri mi prendono per ingenuo?E se divento troppo buono?”
Ma cosa vuol dire “troppo buono”?ha forse l’aria di qualcosa che mi porterà
all’inferno? Ammettiamo pure che io diventi un troppo buono, diciamo un
“bord-line”in bilico sul precipizio del sembrare ingenuo e sciocco. Và bene. Ce
lo vedete voi Dio nell’alto dei cieli che parlando di noi con un santo di
passaggio, si mette a commentare: “Sai che ti dico? Quel figlio mio è troppo
buono, ha amato troppo, e credo proprio che mi toccherà condannarlo!” Ce lo
vedete?
Che colpa
sarebbe essere troppo buoni? Dio non me ne farà una colpa ma piuttosto un
merito. Dirà infatti:”Questi è stato talmente buono che ha commosso il mio
cuore e voglio andare a preparargli un posto qua nei cieli.
Convertirsi
infatti implica anche non girarsi più: guardare fisso verso la luce del bene e
non occuparsi mai più di pensieri tenebrosi colmi di “e se poi” e “ma io..”
E’ un
cammino in buona compagnia, col miglior amico e alleato possibile: Gesù. Ecco
che allora i se e i ma non esistono più perché se ne occuperà Lui.
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