Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

martedì 12 febbraio 2013

CONVERTITI AL BENE


                                        
Quando si trova scritto “convertitevi al Vangelo”, significa appunto: convertitevi. Cambiate strada. Cambiate modo di essere.Venite a sentire la Buona Notizia, a vedere il buono che c’è nelle persone. Cioè: non guardare o voler guardare sempre e solo al male.
Il male è una nostra tendenza, un’infezione nel sangue da tenere sempre sotto controllo, perciò non si deve fomentare negli altri, facendola notare. Facendo questo, tra l’altro, ci comportiamo da stupidi perché è come se dicessimo con schifo ad uno che già ha l’influenza: “Vedi? Tu hai la febbre!”…è la scoperta dell’acqua calda!Perchè noi tutti abbiamo questa febbre.
Se poi la nostra non è altro che una parola vuota senza azione d’aiuto,è come se a quell’uomo influenzato dicessimo: “Mi fai ribrezzo perché hai la febbre, perciò me ne vado.” Che senso ha? Se è davvero sofferente, non gli serve qualcuno che manifesti tutto il suo ribrezzo, ma gli sarà utile invece qualcuno che gli proponga un qualcosa per star meglio. Sta a noi fornire i mezzi per curarsi e guarire e dare dei lenitivi al male.Servirà un sorriso, dedizione, tempo, pazienza e un po’ di incoraggiamento: gli servirà una persona che guarda al bene, convertita al bene, e che gli porti il massimo Bene, quindi Gesù.
Qualcuno che con un medicinale in mano dica:” Ah, oggi mi sembri meno pallido!”Allora l’anima dell’ammalato smette di crogiolarsi nel male, abbandona i soliti pensieri negativi e prende in considerazione il bene, il sorriso, la possibilità di intraprendere il cammino della guarigione.
Quanto si può fare con tanto poco, con questo semplice voltare la propria anima verso il bene. Voltarsi verso il Vangelo. Allora cominci a mettere in conto che si può essere buoni se non addirittura santi con una manciata di buona volontà e quel mazzo di fiori d’amore che mi porta il fratello.
Convertirsi a vedere il buono negli altri, diventa a poco a poco un’abitudine sana.
So cosa si pensa…”E se poi gli altri mi prendono per ingenuo?E se divento troppo buono?” Ma cosa vuol dire “troppo buono”?ha forse l’aria di qualcosa che mi porterà all’inferno? Ammettiamo pure che io diventi un troppo buono, diciamo un “bord-line”in bilico sul precipizio del sembrare ingenuo e sciocco. Và bene. Ce lo vedete voi Dio nell’alto dei cieli che parlando di noi con un santo di passaggio, si mette a commentare: “Sai che ti dico? Quel figlio mio è troppo buono, ha amato troppo, e credo proprio che mi toccherà condannarlo!” Ce lo vedete?
Che colpa sarebbe essere troppo buoni? Dio non me ne farà una colpa ma piuttosto un merito. Dirà infatti:”Questi è stato talmente buono che ha commosso il mio cuore e voglio andare a preparargli un posto qua nei cieli.
Convertirsi infatti implica anche non girarsi più: guardare fisso verso la luce del bene e non occuparsi mai più di pensieri tenebrosi colmi di “e se poi” e “ma io..”
E’ un cammino in buona compagnia, col miglior amico e alleato possibile: Gesù. Ecco che allora i se e i ma non esistono più perché se ne occuperà Lui.


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