Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

mercoledì 28 marzo 2012

ALLACCIATEVI LE CINTURE DI SALVEZZA


Sono in auto da 15 minuti e già mi sento come sotto a una raffica di bombe provenienti da non so quale nemico. Tengo il capo un po’ chino e scruto angosciata tutti gli specchietti che la mia auto possiede. Ad un incrocio, per scrupolo, chiedo a mia figlia seduta accanto, di controllare se arriva qualche auto…da sopra! Sono ormai fuori di me e penso a “CASA” come a una meta militare.
Sono già stata verbalmente aggredita da una vigilessa per essere passata col verde. Ho ancora negli occhi la scena e la sto ripercorrendo nel vano tentativo di individuare la causa del rimprovero tanto astioso. Con i miei cresciuti sensi di colpa che ora viaggiano con me nei sedili di dietro, deambulo ancora più cauta, chiedendomi in stato confusionale se il verde al semaforo significhi veramente che si può passare o sia solo un colore per richiamare le foglie degli alberi lungo la strada. Mentre faccio queste supposizioni, vengo sorpassata da un veicolo che evidentemente porta a bordo colui che deve annunciare all’umanità la data della fine del mondo, perché di fretta davvero ne ha tanta.
Mi accosto e lascio passare, ma, ahimè, il messaggero alato mi oltrepassa sgommando e dalla mimica arguisco che mi solleciti ad andare in paesi ameni. I miei sensi di colpa insinuano che io stia procedendo come una lumaca addormentata, ma, in effetti, la mia velocità è già la massima consentita: 70km/h. Che voleva dunque il gentil cavaliere di poc’anzi? Che io restassi a casa.
Cosa spinge alcune persone ad essere cosi’maldisposte alle 8: 30 del mattino? Qualche dispiacere? Una preoccupazione? O magari un’ingiustizia appena subita? Ma in questo modo si chiude un cerchio e diviene un circolo vizioso!
Vorremmo sentirci solo amati e ci sentiamo solo sopportati. E’ dolore per i figli di Dio. Le ingiustizie sul posto di lavoro, la stanchezza di una vita “di corsa” che leva il tempo anche a una carezza, ci ricolmano l’anima di grigiume.Per non parlare delle ferite più profonde che silenziosamente cerchiamo di trascinarci dietro giorno dopo giorno. Tutto ci appesantisce al punto da credere che per sopravvivere io debba essere aggressivo con gli altri come loro con me. Come se questo fosse una sorta di giustizia “fai da te”: per pareggiare i conti. Come se in questo modo io potessi liberarmi del male ricevuto, quando invece ne sto caricando altro in grembo come tante pietre.
Facilmente poi, accadrà che tirerò fuori una rispostaccia con chi non mi ha fatto nulla di male…e prima che venga sera sarò diventato un “ingiusto”. Non mi sentirò per nulla sollevato perché in cuore avrò ancora tutto il male capitato più quello compiuto. E’ davvero solo cosi’ che si può vivere?
Se per un prudente guidatore il primo gesto da fare è allacciarsi le cinture di sicurezza, per un figlio del Regno la prima cosa da fare è allacciare la propria anima stretta a Gesù. Appena alzati! Donare tutto a Lui, unire la mia giornata a Lui. Lui che sa trasformare le mie debolezze in potenza, Lui che ha già trasformato la morte in Resurrezione! Lo pensavate morto? Non cercatelo in un sepolcro perché Lui è vivo qui accanto a noi se lo chiamiamo e attende i nostri doni. Cambierà in oro le nostre piccole o grandi offerte: guarirà un’anima, asciugherà un pianto, farà nascere un fiore. Non importa cosa farà, né dove ciò accadrà, ma sarà meraviglioso.
In questo modo schiverò le pietre, non mi faranno più male perché sarò beata al pensiero dei Beni Preziosi che Gesù sta elaborando con la mia collaborazione.
Alla fine della giornata non sarà rimasta neanche una pietra ad appesantirmi, sarò leggera come avessi le ali e il mio cuore lieto, come fossi già in Paradiso e mi chiederò chissà quanta luce avrò portato restando nel mio posto legata…ad una Croce!E come per incanto mi sentirò felice nonostante il male ricevuto, mi sentirò viva nonostante la morte che mi porto dietro e mi accorgerò di essere fuori da quel circolo vizioso e dentro un Regno sconosciuto.
Legata alla mia croce sto già risorgendo!
Allora avrò ancora voglia di sorridere al signore che mi supera in preda a nevrosi: lo saluterò con la manina e chissà che un sorriso non scappi anche a lui.
Che augurarvi quindi? Di fare un ottimo viaggio su è giù per la vostra vita di tutti i giorni senza mai dimenticarvi di allacciare le Cinture di Salvezza!

Questo l'ho dipinto io!



Paola Buccheri

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