Com’è strana la nostra vita! Sembrerebbe quasi un insieme di
cose abitudinarie da svolgere, quando invece, ogni momento è un tesoro nascosto
tutto da scoprire. Proprio come Gesù che a molti ancora sembra un uomo
qualunque e invece è Dio che cammina fra noi, anche oggi, fra la gente che
incontriamo.
Proprio come l’acqua di un fiume che scorre quieta e col suo
soave scroscio continuo sta già cambiando la forma alle rocce del suo letto,
smussandone gli angoli, rendendo i sassi levigati.
Se ci s’immerge una mano, è come sentire la carezza del
Padre e allora vorresti prenderla, fermare l’istante, raccoglierne un po’ per
berla. L’acqua…elemento essenziale per la vita del corpo. Così inafferrabile,
così sfuggente. Eppure l’uomo ha un intelletto e si è costruito delle coppe,
dei vasi, dei bicchieri, tutto il necessario per prendere un po’ di questo bene
inestimabile e berlo!
Come si sarà sentito l’inventore del bicchiere? Quasi un
dio! Riuscire a prendere ciò che per me è vita e fermarlo in un contenitore
perché sia mio per un po’!
Che mistero la vita! L’acqua è vita, come l’amore. Tutte le
cose più importanti alla nostra esistenza sembrerebbero le più inafferrabili,
invisibili, eteree, come l’aria.
Eppure, sono le più concrete, quelle delle quali non
possiamo fare a meno; quelle che mandano avanti la nostra strana vita. Ma
l’uomo ha l’intelletto e anche uno spirito e può capire come “catturare”
l’amore! Bisogna farsi “vasi”: concavi, aperti in cima. Bisogna farsi vuoti,
umili, bisognosi di contenere la vita, molto più che contenitori di “cose”. E’
necessario essere aperti di mente, aperti di cuore e avere braccia disponibili
per farsi raccogliere da Dio. Dei vasi comodi che Dio possa riempire di tutto
l’amore che ci serve.
Ma i vasi devono servire anche per portare questa preziosa
sostanza vitale ai fratelli, si versano negli altri vasi che piangono perché
sono aridi, secchi, senza un goccio di amore.
Mentre si svuotano nel cuore del fratello, ecco che il Padre
li rimbocca fino all’orlo, in misura traboccante e abbondante…tanto da dover
subito riversarsi in ogni dove!
Questo è il miracolo dell’Amore. Si moltiplica per
divisione, a dispetto della matematica, come i pani e i pesci. Ogni giorno,
ogni minuto.
Siamo dei vasi di creta che contengono un tesoro
inestimabile. Fermiamoci a pensare alla bontà di Dio che versa questo tesoro in
noi e non si cura del fatto che siamo fragili come la creta! Perché? Chi lo sa!
Perché ci ama, perché l’amore è gratuito, corre dei rischi anche di essere
versato in terra, come il sangue di Gesù.
L’amore vuole solo darsi. Se nostro Padre è così generoso,
anche noi dovremmo cercare di esserlo con i fratelli e versarci a dismisura nel
cuore del prossimo non badando alla sua fragilità, ai suoi errori, perché è
proprio l’amore che guarisce e salva.
Allora la vita, per quanto monotona e strana ci possa
sembrare, diventerà un continuo scorrere di Vita Vera, anche qui…ora…e per
sempre. Che la nostra Quaresima sia un gioioso fare a gara per riempire il
cuore del fratello di speranza e amore, da bravi vasi!
Paola Buccheri
Un mio dipinto |
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