Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

venerdì 30 marzo 2012

LEGGERE CHE PASSIONE!

Era Domenica pomeriggio. Avevo trascorso la giornata in un meritato riposo, finalmente. Sì,perchè non capita spesso di potersi rilassare, guardare i propri figli giocare e sorridere.
Tanto me l'ero presa comoda, che persino la Santa Messa delle 10 era andata persa. Così, pieni di buona volontà e appagati da una lunga giornata di tranquillità, io e la mia famiglia stavamo per varcare la soglia della Chiesa alle 18 in punto per assistere alla messa persa.
In genere, la domenica pomeriggio, la nostra parrrocchia è meno gremita del mattino e con gioia avevo avvistato un intero banco libero proprio li davanti all'altare: il primo. Chissà perchè nessuno vuole mai sedersi al primo! Forse per la famosa questione degli ultimi che saranno primi? e perciò i primi si vivono quella sgradevole sensazione di diventare ultimi? "Allora qui c'è aria di riti scaramantici"-mi dico-" ma che problema c'è a sedersi qua davanti?" seguito a domandarmi candida mentre prendo posto.
Ignara di tutto, faccio accomodare tutta la famiglia e ,con fare beato, mi alzo non appena entra il sacerdote.
Ci conosciamo bene col Parroco perchè fra catechismo, gruppi del Vangelo e simili, ci vediamo spesso. Infatti entrando dà una veloce occhiata al nostro banco.
Un brivido mi percorre la schiena, perchè mi sono improvvisamente ricordata che a quell'ora la messa non è animata da nessuno e i fedeli sono più che altro anziani con bastone e occhiali spessi quanto fondi di bottiglia, perciò..."chi legge?"
Mi sale l'ansia. Mi volto con fare indifferente e ho la conferma che l'età media si aggira attorno ai 70 anni con i miei figli inclusi che la abbassano notevolmente. Inoltre la metà di loro ha gli occhiali. Alcuni in fondo si sono portati il binocolo da teatro dell'opera e il bambino che sta col nonno avrebbe difficoltà a leggere a causa del ciuccio che comprometterebbe la dizione.
Mi rivolto verso l'altare e cerco di recuperare la beatitudine di poc'anzi. Resto seduta e mostro di attendere qualcuno che vada a leggere la prima lettura. Ma,ahimè, il sacerdote deve aver fatto rapidamente gli stessi miei calcoli e guardandomi mi fà un cenno imperativo molto chiaro con la testa che traduco in "Che fai? Non vai a leggere? E chi legge?"
Mi sento come se una meteora fosse caduta infuocata sul mio posto. Il cuore mi raggiunge velocemente i 300 battiti al minuto, che se fosse il motore di un'auto, sospetterei che fosse truccato. Le gambe si sono ammollate come se qualcuno ne avesse estratto la parte scheletrica, tanto che quando mi alzo riscontro una notevole difficoltà nel deambulare: è come muoversi su una gelatina!
I due gradini per raggiungere il leggio mi sembrano la scalinata di Piazza di Spagna e mi assale il terrore di inciampare. Invece tutto fila liscio e raggiungo la meta ansimando.
Naturalmente il mio self-control e anni di studio a Hollywood fanno sì che dal mio volto non trapeli nulla di quel che sta accadendo dentro e fino a quel momento sono anche riuscita a celare il fiatone che mi impedisce di ragionare con chiarezza.
Non appena inizio la lettura mi si pone un drammatico interrogativo: "Come è possibile leggere e respirare contemporaneamente?" Come mai non ho mai affrontato questo problema prima? Perchè tanta leggerezza nel mio modo di essere?Se solo mi fossi fatta prima certe domande, ora sarei capace di fare questa lettura alleviandomi con qualche boccata d'aria! Invece ora, ero costretta a compiere una scelta tragica: Leggere o Respirare!
Così, mostrando il coraggio dei primi martiri gettati ai leoni, scelgo di Leggere! La prima frase fuoriesce totalmente in apnea e approfitto del punto per tirare un respiro così forte e rumoroso che anche il vecchietto là in fondo provvisto di apparecchio acustico, trasale e si alza in piedi fissandomi.
Mentre sto già cercando il coraggio di pronunciare la seconda frase: è troppo lunga, non vedo virgole, si sono mangiati i punti, chi è che scrive così senza punteggiatura?
Io ho bisogno di aria, anzi, mi sentirei più tranquilla con una bombola di ossigeno sulle spalle e la mascherina saldamente ferma fra naso e bocca!
Penso e il tempo passa; troppo tempo! Sto facendo una pausa troppo lunga. Nessuno crederà che ci fosse un punto così grande nella lettura di Isaia!
Il panico si sta facendo strada nella mia mente, il battito cardiaco sta salendo ancora: sono sulla soglia dell'infarto, me lo sento! Alzo lo sguardo che deve essere disperato e vedo l'intera assemblea come in un incubo: tutta distorta e mi sembra preoccupata.
Cerco allora di recuperare un pò di senso logico e mi convinco che non è il caso di morire sul leggio! Dove si è sentito mai? Sarei la prima donna a morire di agitazione durante la lettura della Bibbia. No, no, non devo fare così.
Finalmente scendono i battiti e riesco a terminare la lettura.
Sarà una mia sensazione, ma quando dico: "Parola di Dio"e l'assemblea risponde "Rendiamo grazie a Dio"..mi sembra di cogliere un tono sarcastico nella risposta. E' come se mi dicessero:" Menomale! Ma chi ti ha mandato a leggere? Ci hai fatto passare un supplizio terribile!".
In realtà mi aspettavo che qualcuno venisse in soccorso sostituendomi con gesto pietoso, ma quel giorno non si alzò nessuno. O erano tutti emotivi come me o impossibilitati dall'età e dalla vista, hanno voluto lasciare a me un tale piacere.
Quando tornai al banco, i miei figli mi accolsero come avessero ricevuto la grazia: la loro mamma era ancora in vita nonostante tutto!
Ebbene sì, avevo letto la prima lettura, il salmo e la seconda in quello stato e non ero nè svenuta battendo la testa nello spigolo dell'altare (come avevo più volte immaginato) nè avevo ceduto allo stress andandomene nel bel mezzo della lettura di san Paolo (come ero tentata di fare) visto che il Santo si era divertito a comporre uno sciogli-lingua!
Queste sono battaglie vinte!
Tornata da poco al mio posto mi assalì un sonno mortale forse per reazione all'accaduto; quindi alla gente sembrai rilassatissima,.....ma nessuno sa che Passione è per me leggere!

Paola Buccheri

(Racconto scritto nel 2006. Oggi leggo tranquillamente e tengo conferenze agli adulti: ecco come Dio ci cambia!!)

5 commenti:

  1. Risposte
    1. :D Sono contenta ti sia piaciuto!
      Grazie per aver lasciato un commento!

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  2. Come ti capisco!
    io al tuo posto divengo dura come il marmo..
    tu però sei stata fantastica..
    e quel sonno che ti rilassa è una benedizione di Dio..
    guidata forse dallo spirito santo che ti ha pervaso tutta.. quel giorno e quella lettura erano tuoi! un saluto Gabry

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    1. Si...il rigor legentis!
      So che vuol dire! Grazie per aver lasciato un commento. Se non c'era lo Spirito Santo davvero, non ce l'avrei fatta! Ciao Gabry! A presto!

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  3. cara sorella Paola, forse non ci crederai, ma per me era ed è oggi, anche se in forma meno drastica, la stessa tua sensazione il leggere anche la Bibbia davanti alla gente.
    Anch'io ho il batticuore, il respiro citico e gli attacchi improvvisi di panico. Ma, come ti dicevo, Dio è stato grande: oggi ho accettato la mia debolezza e Lui mi ha aiutato a crescere.

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