Mi sono spesso chiesta perchè solo le cattive notizie facciano parlare tanto le persone...for

giovedì 19 luglio 2012

GIOCHIAMO? DAI!


Con il mio "lavoro", sto spesso a contatto con i ragazzi di età fra i 12 e i 35 anni e ultimamente ho notato una cosa alquanto significativa: non giocano più! Non come si giocava una volta. Ora ci sono molti giochini elettronici che ti sfidano personalmente in prontezza di riflessi e velocità, ma sembra in calo la capacità di giocare insieme a tante altre persone usando solo la corporalità, compresa la mente. Diciamo che si è un pò dimenticata la bellezza dello stare concretamente e fisicamente con l'altro.
Secondo me questo leva la spensieratezza tipica dei ragazzi. Gli fà perdere l'esperienza del gioco vero e proprio. Attraverso il gioco si raggiunge l'altro in maniera positiva e si coltiva la voglia di comunicare con lui sempre più profondamente.
Anche durante le feste fra giovani va al più presto ripristinato il momento del gioco! Vedo giovani fare feste che neanche i nonni sopporterebbero, perché non si fa niente a parte smangiucchiare qualcosa, fare qualche gavettone e girare per la stanza con aria frustata.
Poverini! Hanno ragione! Ci vuole un coraggioso che dica: "Giochiamo? dài!!"
Non è necessario organizzare cacce al tesoro complicatissime, basta un gioco di società dove tutti siano seduti a circolo (per potersi guardare negli occhi!)...ne propongo qualcuno: Il "cofare", il gioco del "se fosse", il gioco del "vocabolario", oppure quello dei cucchiai di legno e persino il vecchio e super usato gioco del telefono senza i fili!
Ve li descrivo velocemente:
Cofare: esce una persona dalla stanza e le altre decidono un verbo (per esempio Ballare); poi rientra il prescelto che a circolo chiederà a ognuno una cosa tipo "Cofi con le mani?"e a seconda delle risposte si farà un'idea di che verbo è. Dovrà dare la risposta entro la fine del giro, altrimenti si cambia persona.
"Se fosse": lo sanno tutti credo. Come il cofare, solo che si deve scegliere una persona del gruppo e colui che rientra chiederà cose tipo "Se fosse un animale cosa sarebbe?" o "Se fosse un mobile cosa sarebbe?". Questo gioco lo uso molto a catechismo perché aiuta a entrare in confidenza e comunione in maniera carina e soft.
"Il vocabolario": servono carta e penna per tutti e un vocabolario di italiano. A turno si sceglie una parola che nessuno conosce (vi assicuro che ce ne sono tantissime!!) e ognuno scrive sul suo pezzo di carta una definizione plausibile che potrebbe sembrare vera. Anche chi ha il vocabolario segna quella giusta sul suo pezzo di carta. Tutti consegnano i foglietti a chi è col vocabolario e questi si munisce di un'alta dose di buona recitazione e legge tutte le definizioni senza ridere. Gli altri votano quella che credono giusta. Se indovinano prendono 3 punti, se invece votano la definizione fasulla, è colui che l'ha scritta che prende 1 punto.
Si procede a circolo. Vince chi ottiene più punti. In questo gioco si ride da morire e si fa un notevole esercizio di fantasia!
"I cucchiai di legno": occorrono due cucchiai di legno da cucina e una benda. Sempre tutti in circolo. Uno si benda e deve tenere in mano i cucchiai usandoli come mani (con cautela!!!). Verrà portato al centro del cerchio e fatto girare su se stesso per confondersi le idee e non capire più dove sta (altrimenti potrebbe ricordare la disposizione delle persone).
A questo punto deve avvicinarsi alla prima persona seduta (silenziosa!) e toccarla con i cucchiai cercando di capire chi è. Appena indovina una, quella scoperta dovrà essere bendata. E' divertente e scioglie molto il ghiaccio!
Mi direte che sono troppo infantili, ma io vi dico che ognuno di noi è ancora bambino dentro e il gioco è necessario come il pane! Riporta il sorriso ed è un canale per imparare ad amare. Un canale poco conosciuto dai grandi eppure tanto efficace!
Perché escluderlo?
Ho 46 anni, mia sorella 50, eppure quando ci vediamo c'è sempre un momento in cui giochiamo a qualcosa. L'ultima volta abbiamo fatto "Tabù" (che ve lo consiglio proprio: divertente e interessante se avete un grande affiatamento con qualcuno) e poi abbiamo cantato imitando gli strumenti.
Si deve poter giocare a ogni età! Crea un clima di confidenza serena e porta ad aprire il cuore all'altro. Dopo il gioco, vi troverete a parlare di cose profondissime e edificanti.
Giochiamo? Eddai!!!

Dentro siamo proprio così!


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