Con il mio "lavoro", sto spesso a contatto
con i ragazzi di età fra i 12 e i 35 anni e ultimamente ho notato una cosa
alquanto significativa: non giocano più! Non come si giocava una volta. Ora ci
sono molti giochini elettronici che ti sfidano personalmente in prontezza di
riflessi e velocità, ma sembra in calo la capacità di giocare insieme a tante
altre persone usando solo la corporalità, compresa la mente. Diciamo che
si è un pò dimenticata la bellezza dello stare concretamente e fisicamente con
l'altro.
Secondo me questo leva la spensieratezza tipica dei
ragazzi. Gli fà perdere l'esperienza del gioco vero e proprio. Attraverso il gioco si raggiunge l'altro in maniera positiva e si coltiva la voglia di comunicare con lui sempre più profondamente.
Anche durante le feste fra giovani va al più presto ripristinato il momento del gioco! Vedo giovani fare feste che neanche i nonni sopporterebbero, perché non si fa niente a parte smangiucchiare qualcosa, fare qualche gavettone e girare per la stanza con aria frustata.
Poverini! Hanno ragione! Ci vuole un coraggioso che dica: "Giochiamo? dài!!"
Non è necessario organizzare cacce al tesoro
complicatissime, basta un gioco di società dove tutti siano seduti a circolo
(per potersi guardare negli occhi!)...ne propongo qualcuno: Il
"cofare", il gioco del "se fosse", il gioco del "vocabolario",
oppure quello dei cucchiai di legno e persino il vecchio e super usato gioco
del telefono senza i fili!
Ve li descrivo velocemente:
Cofare: esce una persona dalla stanza e le altre
decidono un verbo (per esempio Ballare); poi rientra il prescelto che a circolo
chiederà a ognuno una cosa tipo "Cofi con le mani?"e a seconda delle
risposte si farà un'idea di che verbo è. Dovrà dare la risposta entro la fine
del giro, altrimenti si cambia persona.
"Se fosse": lo sanno tutti credo. Come il
cofare, solo che si deve scegliere una persona del gruppo e colui che rientra
chiederà cose tipo "Se fosse un animale cosa sarebbe?" o "Se
fosse un mobile cosa sarebbe?". Questo gioco lo uso molto a catechismo
perché aiuta a entrare in confidenza e comunione in maniera carina e soft.
"Il vocabolario": servono carta e penna per
tutti e un vocabolario di italiano. A turno si sceglie una parola che nessuno
conosce (vi assicuro che ce ne sono tantissime!!) e ognuno scrive sul suo pezzo
di carta una definizione plausibile che potrebbe sembrare vera. Anche chi ha il
vocabolario segna quella giusta sul suo pezzo di carta. Tutti consegnano i
foglietti a chi è col vocabolario e questi si munisce di un'alta dose di buona
recitazione e legge tutte le definizioni senza ridere. Gli altri votano quella
che credono giusta. Se indovinano prendono 3 punti, se invece votano la
definizione fasulla, è colui che l'ha scritta che prende 1 punto.
Si procede a circolo. Vince chi ottiene più punti. In
questo gioco si ride da morire e si fa un notevole esercizio di fantasia!
"I cucchiai di legno": occorrono due
cucchiai di legno da cucina e una benda. Sempre tutti in circolo. Uno si benda
e deve tenere in mano i cucchiai usandoli come mani (con cautela!!!). Verrà
portato al centro del cerchio e fatto girare su se stesso per confondersi le
idee e non capire più dove sta (altrimenti potrebbe ricordare la disposizione
delle persone).
A questo punto deve avvicinarsi alla prima persona
seduta (silenziosa!) e toccarla con i cucchiai cercando di capire chi è. Appena
indovina una, quella scoperta dovrà essere bendata. E' divertente e scioglie
molto il ghiaccio!
Mi direte che sono troppo infantili, ma io vi dico che
ognuno di noi è ancora bambino dentro e il gioco è necessario come il pane!
Riporta il sorriso ed è un canale per imparare ad amare. Un canale poco
conosciuto dai grandi eppure tanto efficace!
Perché escluderlo?
Ho 46 anni, mia sorella 50, eppure quando ci vediamo
c'è sempre un momento in cui giochiamo a qualcosa. L'ultima volta abbiamo fatto
"Tabù" (che ve lo consiglio proprio: divertente e interessante se
avete un grande affiatamento con qualcuno) e poi abbiamo cantato imitando gli
strumenti.
Si deve poter giocare a ogni età! Crea un clima di
confidenza serena e porta ad aprire il cuore all'altro. Dopo il gioco, vi
troverete a parlare di cose profondissime e edificanti.
Giochiamo? Eddai!!!
Dentro siamo proprio così! |
Nessun commento:
Posta un commento